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le esternalizzazioni “relazionali” - Fondazione Prof. Massimo D'Antona

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Integrazione contrattua<strong>le</strong> tra imprese: ricognizione dei modelli<br />

economico, il diritto del lavoro tratta <strong>le</strong> due fattispecie in modo estremamente<br />

differenziato, sì da ricondurre l’una alla fisiologia dello schema triangolare, l’altra alla<br />

patologia del modello interpositorio. Quantunque con la disciplina del 2003 sia mutata la<br />

dizione nominalistica di alcune del<strong>le</strong> manifestazioni ascrivibili alla fenomenologia<br />

interpositoria – per modo che oggi appare più adeguato utilizzare nozioni quali<br />

somministrazione irregolare, pseudo-appalto, pseudo-distacco, anziché richiamarsi al<br />

concetto di interposizione di lavoro – ciò non ha modificato nella sostanza la persistenza<br />

nell’ordinamento di un genera<strong>le</strong> divieto di interposizione 108 .<br />

Tra <strong>le</strong> ipotesi di esternalizzazione gerarchica o vertica<strong>le</strong> va menzionata la vicenda della<br />

previa esternalizzazione di un servizio 109 mediante cessione di ramo d’azienda, con sua<br />

successiva re-internalizzazione attraverso la stipula di un contratto di appalto tra il cedente-<br />

appaltante ed il cessionario-appaltatore 110 . L’esecuzione del servizio per conto dell’impresa<br />

appaltante, magari all’interno dei locali di lavorazione del principal, ad opera di prestatori di<br />

opere un tempo al<strong>le</strong> sue dipendenze, non appare e<strong>le</strong>mento del tutto trascurabi<strong>le</strong> al fine di<br />

qualificare la fattispecie concreta. Invero, simi<strong>le</strong> eventualità presuppone una precipua<br />

caratterizzazione del rapporto di potere tra gli attori coinvolti nello schema della<br />

triangolazione. Il più recente contenzioso giudiziario rivela che non sono rare <strong>le</strong> ipotesi in<br />

cui il trasferimento di ramo con successiva riacquisizione del servizio mediante appalto<br />

costituisce una vera e propria «interposizione in uscita» 111 : la frapposizione della cessionaria<br />

nel rapporto bilatera<strong>le</strong> impresa principa<strong>le</strong>/lavoratori agisce da corporate veil funziona<strong>le</strong> a<br />

garantire al soggetto esternalizzante una continuità nel controllo dell’operazione economica<br />

comp<strong>le</strong>ssiva, ancorché a fronte della riduzione dei costi e del<strong>le</strong> responsabilità giuridiche.<br />

Sempre nel novero del decentramento gerarchico o vertica<strong>le</strong> di attività dell’impresa,<br />

occorre citare il caso di un’impresa decentrata che concentra i propri investimenti<br />

esclusivamente o preva<strong>le</strong>ntemente nell’ambito della commessa intrattenuta con unico<br />

cliente. Una ta<strong>le</strong> vicenda pone oggettivamente l’impresa esternalizzata in una condizione di<br />

dipendenza economica verso il committente, in quanto gli investimenti unidirezionali non<br />

sono facilmente riconvertibili in altre commesse 112 , e tenuto conto altresì che la dipendenza<br />

economica è da valutarsi proprio in relazione alla «rea<strong>le</strong> possibilità […] di reperire sul<br />

mercato alternative soddisfacenti» (art. 9, L. n. 192/’98). Ebbene, premesso che alla<br />

dipendenza economica del soggetto decentrato fa da logico contraltare la supremazia<br />

108 Per maggiori approfondimenti e per gli opportuni riferimenti bibliografici, v. infra, Cap. 2, § 1.1.<br />

109 Esemplificativi al riguardo sono i servizi di mensa, facchinaggio, pulizia, guardiania, etc.<br />

110 L’attua<strong>le</strong> comma 6 dell’art. 2112 cod. civ. statuisce che “nel caso in cui l’alienante stipuli con l’acquirente<br />

un contratto di appalto la cui esecuzione avviene utilizzando il ramo d’azienda oggetto di cessione, tra<br />

appaltante e appaltatore opera un regime di solidarietà di cui all’articolo 29, comma 2, del decreto <strong>le</strong>gislativo<br />

10 settembre 2003, n. 276”.<br />

111 L’espressione è di LO FARO A., Processi di outsourcing e rapporti di lavoro, cit., p. 155.<br />

112 V. CORAZZA L., Contractual integration e rapporti di lavoro, cit., p. 86 ss.<br />

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