PRODOTTI TIPICI LARIANI - Camere di Commercio
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PICCOLI FRUTTI<br />
Con il termine “F R U T T I D I B O S C O” si fa riferimento ad un gruppo eterogeneo sia per specie che per tipologia <strong>di</strong> frutta, oggi in<strong>di</strong>cata con altri sinonimi<br />
come “piccoli frutti” o “frutti minori”. Queste <strong>di</strong>citure traggono origine, oltre che dalla naturale provenienza da piante spontanee <strong>di</strong> sottobosco, dalle<br />
<strong>di</strong>mensioni ridotte dei frutti e da un'attribuzione <strong>di</strong> importanza commerciale minore rispetto ad altri prodotti coltivati come mele, pere, pesche, ecc.<br />
Sebbene le proporzioni della frutta in commercio <strong>di</strong>fficilmente subiranno profonde variazioni, le circostanze sociali mostrano che il consumatore ricerca sempre<br />
più la valorizzazione <strong>di</strong> sapori legati alla nostra storia e riconducibili a momenti <strong>di</strong> genuinità rurale. Sono presupposti che hanno aperto spazi mercantili interessanti<br />
e hanno stimolato un intresse specifico nella coltivazione dei piccoli frutti.<br />
Fragola, fragolina <strong>di</strong> bosco, mirtillo, lampone, rovo, ribes, uva spina, sono tutte specie caratterizzate da elevata rusticità; ciò permette loro <strong>di</strong> adattarsi e produrre<br />
in ambienti <strong>di</strong> coltivazione <strong>di</strong>fferenti per clima e con<strong>di</strong>zioni pedologiche. Anche l'andamento climatico del nostro territorio risulta favorevole sia per le temperature<br />
che per la piovosità. Nonostante la rusticità delle specie, è però opportuno evitare impianti a quote troppo elevate poiché si potrebbero verificare problemi<br />
della maturazione e moria <strong>di</strong> piante per abbassamenti termici eccessivi soprattutto in primavera e al risveglio vegetativo. Il limite massimo <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne si<br />
aggira intorno agli 800 metri s.l.m, anche se per fragola e lampone ci si può spingere fino a 1200-1500 metri s.l.m.. È comunque sempre raccomandabile<br />
scegliere zone ben esposte, al riparo da forti venti e da gelate tar<strong>di</strong>ve.<br />
I piccoli frutti sono un'opportunità <strong>di</strong> apertura verso nuove prospettive per l'agricoltura che, inevitabilmente e in modo consapevole, si avvicina a modelli<br />
produttivi più integrati con l'ambiente, il paesaggio e le mutate con<strong>di</strong>zioni socio economiche.<br />
I frutti <strong>di</strong> bosco rappresentano un'augurabile prospettiva <strong>di</strong> caratterizzazione dell'impresa agricola, per l'affermazione in un settore che, oltre alla componente<br />
produttiva, si affaccia ad interessi turistico-ricreativi e dove pare opportuno suggerire la <strong>di</strong>versificazione degli in<strong>di</strong>rizzi aziendali.<br />
Dopo anni <strong>di</strong> osservazione sull'adattabilità e sulla produttività dei frutti <strong>di</strong> bosco alle con<strong>di</strong>zioni pedoclimatiche, è possibile affermarne la vali<strong>di</strong>tà come alternativa<br />
alle tra<strong>di</strong>zionali coltivazioni locali: ottimi infatti sono apparsi i risultati nella fase sperimentale delle coltivazioni.<br />
La maggiore concentrazione <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi è localizzata nelle zone pedemontane, in piccole aziende a conduzione familiare, dove il prodotto viene<br />
raccolto a mano e conferito in strutture cooperative. Alternativa comune è la ven<strong>di</strong>ta al dettaglio dei frutti <strong>di</strong> bosco che sono così destinati al consumo<br />
fresco. L'industria ha saputo inoltre valorizzare il piacevole sapore <strong>di</strong> questi prodotti con confetture, dolci, gelatine ed anche succhi, sciroppi e yogurth.<br />
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