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Sintesi storica - Dott. Faustino Nazzi

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l’incoerenza del popolo. Vi lamentate della mancanza del vicario quando siete stati voi a farlo<br />

fuggire per fame. La situazione denuncia uno scollamento nella tenuta del popolo di fronte<br />

alla trafila giudiziaria sempre più dispendiosa.<br />

(11) Pre Antonio Penuria (1565-1568) ♣ Il capitolo rimuove formalmente pre Biagio e<br />

nomina pre Antonio Penuria, presente, "idoneo reperto" (AMC Proc giur sabato 10-2-1565, p.<br />

385). Il nuovo vicario viene da San Leonardo e già da cappellano di Santa Maria del Monte<br />

aveva tentato di concorrere per San Pietro. Sarà una scelta buona.<br />

Ma ai sampietrini non piaceva neppure pre Antonio Penuria: "Si lamenta che, sebbene<br />

faccia il suo dovere, il popolo non lo paga come deve e secondo tradizione. È sobillato da<br />

alcuni caporioni che vogliono gravarlo di spese inutili, per cui non ce la fa a vivere.<br />

Intendono fargli abbandonare la cura in nome di un loro presunto giuspatronato ed hanno<br />

fatto lo stesso anche con il suo predecessore, contro il parere dello stesso tribunale supremo<br />

veneto. I capitolari, capito che i vicini sono dominati da uno spirito maligno e permangono<br />

nella loro testardaggine, decidono di proseguire la causa a Venezia e d’informare il vicario<br />

patriarcale" (AMC Def n. 29, 6-4-1565, p. 243v e AMC Proc giur 6-4-1565, p. 395). La controversia è<br />

ormai questione di alcuni caporioni. Ancora: "Comparve e si lamentò grandemente, perché<br />

sebbene sia il vicario legittimo eletto dal capitolo ed abbia fatto in pieno il suo dovere con<br />

fatica andando e venendo per quelle montagne scabrose e innevate, tuttavia non lo pagano<br />

secondo prassi antica e ciò che è peggio, avendo celebrato il giorno di santa Croce a<br />

Montemaggiore ed essendo fatte delle offerte di formaggio secondo la consuetudine della<br />

gente del posto, un certo Juvan Marcich del posto con violenza e sfacciatamente portò via le<br />

offerte dall’altare, deridendo il prete e profanando la chiesa. Inoltre un certo Lazzaro ed<br />

alcuni paesani seducono gli altri e li sobillano a litigare con il capitolo contro ogni diritto e<br />

contro la sentenza del Provveditore stesso, portavoce del Dominio Veneto. Per cui prega il<br />

capitolo di provvedere perché i sampietrini, non potendo nominare chi vogliono, non fanno<br />

che perturbare ogni cosa, negando al prete ogni contributo e costringendolo ad andarsene. Il<br />

capitolo decide di avvertire il Provveditore e di procedere in sede giudiziaria a Venezia"<br />

(AMC Def n. 29, Sabato 5-5-1565, p 250v).<br />

A parte gli agitatori di professione, bisogna riconoscere che in questa tornata <strong>storica</strong> era in<br />

gioco qualcosa di più importante di un vezzo litigioso. Il popolo non è stato riconosciuto<br />

come interlocutore in nome di una sua più estesa responsabilità, non astratta magari morale e<br />

spirituale, ma concreta come la cogestione materiale e spirituale del proprio destino storico. Il<br />

difetto della gerarchia in ogni tempo è stato quello di intendersela direttamente con Dio,<br />

disdegnando di ascoltare le comunità: è l'eresia della gerarchia cattolica, denunciata dal<br />

Concilio Vaticano II con la "patetica" riproposizione dell'idea di chiesa come Popolo di Dio.<br />

Era in grado di gestirlo? Se lo rivendicava voleva dire che le premesse c’erano, ma i padri non<br />

sono stati all’altezza dei figli.<br />

Scade l'ora anche per pre Antonio. "Si presenta in capitolo... e dopo aver già dato le<br />

dimissioni precedentemente allo stesso capitolo, ma non per iscritto, ora rinnovò le<br />

dimissioni nella mani dei signori canonici dalla cura d'anime che gli era stata affidata e che<br />

lui esercitava nella chiesa e nella pieve di San Pietro degli Slavi... Le dimissioni furono<br />

accolte" (AMC Def n. 52, 12-2-1568, p. 21v). Pre Antonio se ne va anche se in seguito si<br />

ripresenterà, per nostalgia.<br />

(12) Pre Cristoforo Srania (Sdraunia) (1568-1573) ♣ Concorso: "Fu affidata la cura<br />

d'anime e la pieve di San Pietro degli Slavi a pre Cristoforo Sdrania, premesso l'esame di<br />

idoneità nel quale è risultato sufficiente a discrezione dello stesso capitolo ed investito della<br />

cura attraverso l'imposizione del quadrato; in ginocchio prestò giuramento di fedeltà ed<br />

obbedienza in mano del rev.do decano secondo la formalità tradizionale". Si ordina ai fedeli<br />

"che gli paghino tutti gli affitti ed i redditi, proventi ed emolumenti di ogni genere che si usa<br />

al vicario della suddetta chiesa secondo le antiche tradizioni finora rispettate sotto la<br />

minaccia delle pene e delle censure ecclesiastiche" (AMC Def n. 52, 22-2-1568, p. 23). Era<br />

l'ennesima vittima dello sciopero contributivo dei parrocchiani e mandare un altro senza<br />

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