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Sintesi storica - Dott. Faustino Nazzi

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Sorzento capp. festivo (252 ab.), terza messa di San Pietro (429 ab.), Tercimonte capp. stabile<br />

(1.056 ab.), Montemaggiore capp. stabile (552 ab.), Rodda capp. stabile (579 ab.), Mersino<br />

capp. stabile (534 ab.), Brischis capp. stabile (426 ab.), Antro capp. stabile (714 ab.), Biacis<br />

capp. festivo (135 ab.), Pegliano capp. festivo (229 ab.), Lasiz capp. quasi stabile (260 ab.),<br />

Erbezzo-Montefosca capp. stabile (879 ab.). Totale pop. 7.835; di comunione 5.636, non<br />

comunione 2.199.<br />

Dei 20 preti si valuta la scienza: buona n. 3; sufficiente n. 4, scadente n. 6. La condotta:<br />

buona n. 7, sufficiente n. 8, scadente 4. Durante la visita l'arcivescovo assiste all'esame della<br />

<strong>Dott</strong>rina cristiana dei fanciulli e delle fanciulle "in lingua slava. E siccome il Prelato non<br />

conosce quella lingua, fu presente anche il canonico convisitatore mons. Musoni, il quale<br />

assicurò che quei ragazzi erano bene istruiti nelle cose della fede e che risposero assai bene<br />

alle interrogazioni che loro andava facendo il parroco locale ed i cappellani delle rispettive<br />

filiali". I sacerdoti della parrocchia sono n. 20. Il popolo viene ad incontrare il vescovo<br />

all'inizio del paese e orna di archi tutto in modo "che era assai belle a vedere". La parrocchia<br />

conta 29 chiese, undici delle quali sono sacramentali. Il vescovo delega il convisitatore can.<br />

Musoni a visitare le altre chiese "che per la ristrettezza del tempo il prelato non può<br />

eseguire". Il Musoni avverte il vescovo "che gli avvenne più volte di vedere alcuni sacerdoti a<br />

confessare donne in sagrestia ed anche senza il riparo della grata". Bisogna provvedere<br />

(ACAU San Pietro Vis past 26-4-1873).<br />

L'arciv. A. Casasola, di origine friulana, così descrive la sua complessa diocesi nella visita<br />

ad limina nel 1875: "Quivi convivono tre linguaggi: l'italiano, lo slavo ed il tedesco. Nessuno<br />

di essi tuttavia è parlato così come è scritto; si tratta piuttosto di vari dialetti friulani, slavi e<br />

tedeschi". Quando assunse la direzione della diocesi "più o meno tutti avevano un vestire<br />

variegato". In genere la condotta dei preti è buona. C'è solo un professore di Liceo apostata,<br />

sospeso che scrive eresie ecc. ed indossa pure la veste talare (RINALDI 1971, p. 103).<br />

L'Arcivescovo si riferisce a don Giovanni Vogrig che proprio dal 1874 aveva dato vita al<br />

periodico Esaminatore Friulano che aveva come obiettivo proprio la critica alla sua figura e<br />

al suo operato in vista del "la necessità di un radicale mutamento nell'atteggiamento della<br />

gerarchia cattolica nei confronti del governo italiano, di un ritorno della Chiesa alla purezza<br />

originaria, libera da vincoli mondani, che condizionino la genuinità del messaggio<br />

evangelico" (ASV Congr. del Conc. fasc. Udine, Relatio 1875). I rilievi dell'arcivescovo friulano<br />

toccano la novità dell'emigrazione e le sue conseguenze. Il fenomeno interessa anche le valli,<br />

sia pure in tono minore.<br />

Don Luigi Faidutti da Scrutto scrive al parroco don Muzzigh per i catechismi sloveni<br />

stampati a Gorizia e spediti da padre Tommasetig: "Ci si aspettava 400-500 copie, ma poi<br />

giunsero 78 sole di catechismi sloveni" (ACAU San Pietro, 13-6-1884).<br />

(30) Pre Antonio Guion (1889+1917) ♣ Nel 1888 don Michele Muzzigh si ritira "per lo<br />

stato ogni giorno deteriore della mia salute" e muore nel 1889 (ACAU Sac def don Michele<br />

Muzzigh, 30-7-1888 / + 9-5-1889). Al concorso riesce don Antonio Guion da Mersino, capp. cur.<br />

di Drenchia e di nuovo, in età contemporanea, "ad Natisonem" sostituisce il "de Sclabonibus"<br />

per San Pietro (ACC Def IX, 9-5-1889).<br />

Per la visita pastorale del 1899 il neo parroco invia la solita relazione sulla sua pieve. Stato<br />

morale: "1- Il numero delle anime è di circa 8.800, con 5.000 di comunione come risulta dai<br />

biglietti pasquali. Sarebbe invece impossibile calcolare le comunioni annuali: soltanto noto<br />

che diversi uomini, specialmente a San Pietro, non fanno Pasqua; negli altri villaggi, e<br />

massime in montagna, sono pochi nel brutto numero. Una quantità di uomini si comunica<br />

soltanto a Pasqua; una maggior quantità si comunica a Pasqua ed in Avvento; e in fine una<br />

massima quantità riceve i sacramenti più volte all'anno; le donne ed i ragazzi si comunicano<br />

più spesso e molti con lodevole frequenza. 2- Sempre, come di sopra, c'è qualcuno che salta<br />

la Pasqua; si ammette ogni anno di comunione un gran numero di fanciulli, dai 200 ai 260.<br />

Riguardo al matrimonio, sono quattro mogli divise dal marito, senza che dal giudice<br />

ecclesiastico fosse decretata qualche separazione. Vi è un solo matrimonio civile senza<br />

l'ecclesiastico; due figli illegittimi furono nel 1898. Nel tempo delle funzioni sono aperte le<br />

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