Tito Livio. Gli ab urbe condita libri - Facoltà di Lettere e Filosofia
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Letteratura latina B a.a. 2008-2009 mod. 2. Appunti delle lezioni 28<br />
Complementare all’esaltazione della frugalitas è la <strong>di</strong>mostrazione che vita agiata e<br />
lusso hanno conseguenze <strong>di</strong>sastrose: è il caso dei famosi ozi <strong>di</strong> Capua <strong>di</strong> Annibale.<br />
Condotti a svernare, dopo Canne, in una città minime salubris militari <strong>di</strong>sciplinae, i<br />
soldati <strong>di</strong> Annibale si <strong>ab</strong>ituano alla pigrizia, ai banchetti, all’ubriachezza, alla compagnia<br />
<strong>di</strong> meretrici: in questo errore va in<strong>di</strong>viduata ad<strong>di</strong>rittura la causa principale della sconfitta<br />
<strong>di</strong> Annibale, che da Capua uscì con un esercito trasformato, che aveva perduto la<br />
<strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> un tempo27. Il pregiu<strong>di</strong>zio patriottico induce <strong>Livio</strong> a presupporre che devozione religiosa, lealtà,<br />
valore in guerra, giustizia, amor <strong>di</strong> patria, <strong>di</strong>sciplina dei soldati e saggezza <strong>di</strong> uomini<br />
politici e generali, moderazione e sobrietà nei costumi <strong>di</strong> vita privati siano doti proprie dei<br />
Romani, soprattutto <strong>di</strong> quelli antichi; ma le virtù sono esaltate come valori autonomi,<br />
non perché possedute dai Romani: lo storico non manca talvolta <strong>di</strong> biasimare quei<br />
Romani che non vi si adeguano, e <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care positivamente i non Romani che si<br />
avvicinano a questo ideale.<br />
In generale egli interpreta i fatti, i successi e gli insuccessi militari e politici,<br />
facendo sempre riferimento a qualità morali, che costituiscono il criterio <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
fondamentale.<br />
27 3,18,11-16. I periti artium militarium, sostiene <strong>Livio</strong>, ritennero che in quell’occasione Annibale<br />
avesse commesso un errore più grave <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> non aver subito marciato su Roma dopo Canne:<br />
illa enim cunctatio <strong>di</strong>stulisse modo victoriam videri potuit, hic error vires ademisse ad vincendum. Lo<br />
storico attribuisce certo un peso eccessivo a questi famosi ozi: come infatti risulta dal suo<br />
racconto stesso, in quel medesimo inverno 216-215 i Cartaginesi asse<strong>di</strong>arono e conquistarono<br />
Casilino (23,19 e 22), e ciò avvenne prima del consolato <strong>di</strong> Gracco, che entrò in carica a marzo<br />
(23,24): la bella vita dell’esercito cartaginese a Capua non dovette dunque durare molto.