IL PROGETTO PERSONALE DI VIT A - Saveriani
IL PROGETTO PERSONALE DI VIT A - Saveriani
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Grazia di sentire parlare o di ascoltare Lui. Cristo quindi sarà sempre<br />
presente non solo nel cuore, ma in ogni discorso del Vescovo<br />
Conforti ai suoi fedeli, ai suoi sacerdoti e ai suoi figli missionari. E’<br />
solo Cristo che Egli vuole annunciare, sul quale vuole tirare l’attenzione.<br />
Cristo sarà presentato come modello supremo a tutti i fedeli<br />
delle due diocesi, che il Signore ha affidato alle sue cure pastorali. A<br />
tutti i suoi Sacerdoti e in particolare ai suoi figli missionari non farà<br />
altro che indicare Lui, Cristo, come modello supremo da imitare e da<br />
amare per poterne continuare la missione. Cristo è il “progetto”<br />
unico ed esclusivo del Beato. Noi cercheremo di inserire il contenuto<br />
del progetto personale di vita del Conforti nello schema che abbiamo<br />
presentato sopra, sicuri che anche noi oggi possiamo seguire<br />
l’esempio del nostro Padre in un serio cammino di realizzazione personale<br />
nella fedeltà alla chiamata di Dio, per ciascuno di noi, alla<br />
santità.<br />
Il Conforti non era certo originale o fuori dal suo tempo quando<br />
costruiva il suo piano di vita e lo metteva per iscritto. Seguiva una<br />
precisa indicazione del suo padre spirituale in seminario che era un<br />
gesuita e che viveva e trasmetteva la spiritualità ignaziana. “L’arte<br />
di discernere e decidere” è il sottotitolo di un libro di Fausti, “Occasione<br />
o tentazione?”, che ripropone il metodo di S. Ignazio circa il<br />
discernimento e il piano di vita come stimolante ed attuale anche ai<br />
nostri giorni. 14 Nelle note precedenti sul PPV, si è fatto notare che<br />
effettivamente il Progetto personale è soprattutto Progetto di Gesù<br />
14 Fausti S., Occasione o tentazione? (arte di discernere e decidere), Ancora, 1997. Si<br />
ripropongono alcune righe dalle due pagine di “Conclusione”, che sembrano significative<br />
per il cammino di crescita che nel libro è stato suggerito: “Se hai imparato a entrare in te<br />
stesso, a guardare e leggere dentro di te; se ti sei addestrato a usare per il tuo cammino i tuoi<br />
punti di attrito; se ti sei abituato a riconoscere l’azione di Dio che opera in te; se ti sei<br />
esercitato ad avvertire, conoscere e accogliere ciò che viene da lui, distinguendolo e dissociandoti<br />
da ciò che viene da altra fonte; se, in una parola, hai imparato a discernere, allora<br />
puoi decidere con libertà e responsabilità. ... Non sei più sotto il dominio della legge, ma<br />
consegnato alla tua libertà. Conosci il mistero divino che essa racchiude; e hai visto che la<br />
gioia del cuore accordato al “tuo” canto è criterio ultimo per distinguere tra ciò che realizza<br />
e ciò che ti perde, tra occasione e tentazione, tra ciò che è da odiare e ciò che è da amare: tra<br />
bene e male”(pp.149-150). Questo stesso lavoro di Fausti ci presenta una sintesi di regole,<br />
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