IL PROGETTO PERSONALE DI VIT A - Saveriani
IL PROGETTO PERSONALE DI VIT A - Saveriani
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+ “Ogni missionario deve vivere della vita della Società partecipando<br />
a tutte le sue gioie e a tutti i suoi dolori, considerandola qual madre<br />
amorosa, sollecita sempre del suo bene morale e materiale. Non<br />
abbia preoccupazioni sul proprio avvenire, perché essa si prenderà<br />
sempre cura di chi le rimane fedele e quando pure per infermità o età<br />
avanzata più non potesse attendere alle fatiche dell’apostolato, non<br />
solo non l’abbandonerà, ma raddoppierà le attenzioni e l’affetto in<br />
proporzione del bisogno finché giunga il giorno della retribuzione<br />
riservata da Dio al servo fedele che ha fornito il lavoro della giornata”.<br />
130<br />
*<br />
+ “L’intesa è sempre facile quando la carità di Cristo ispira e muove.<br />
Io sono pronto a far sacrificio di ogni cosa per la concordia e la pace<br />
degli animi che devono continuare a regnare fra di noi, formandone,<br />
non dico una sola famiglia, ma un cuor solo ed un’anima sola”. 131<br />
*<br />
+ “Abbiate inoltre la carità scambievole; questa leghi strettamente<br />
fra di loro i vostri cuori e faccia di voi come un cuor solo ed un’anima<br />
sola, per guisa che siano sempre comuni le gioie ed i dolori. Formerete<br />
così una forza invincibile, contro della quale dovranno infrangersi<br />
tutti i tentativi dei vostri nemici”. 132<br />
*<br />
+ “In particolare modo poi dimostrino carità fraterna nel caso di<br />
infermità di un confratello, a cui prodigheranno le cure più premurose<br />
ed affettuose; il Superiore locale procuri, a costo pure di spese<br />
e sacrifici, che all’infermo nulla manchi di quanto potesse occorrergli”.<br />
133<br />
*<br />
+ “Dei compagni di vocazione abbiano affetto fraterno, evitino lo<br />
130 RF (Regola fondamentale), 45<br />
131 25 Luglio 1927. Lettera a P. Giovanni Gazza in Cina<br />
132 11 marzo 1928. Discorso ai partenti<br />
133 Regola Fondamentale, 47<br />
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