IL PROGETTO PERSONALE DI VIT A - Saveriani

a Dio nella preghiera, non abbandonerò il mio spirito né alla sonnolenza,
ne alla divagazione; qualunque sia il soggetto della mia
meditazione, riporterò l’attenzione sullo scopo che mi sono prefisso
e riunirò in un sol fascio tutte le risorse della mia volontà per
esprimere a Dio la risoluzione di non lasciarmi vincere dalla mia
inclinazione. 32
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+ “Avendo ne’ Santi esercizi conosciuto essere miei principali difetti:
I la vana compiacenza, II l’impazienza, III la dissipazione,
faccio fermo proposito di fare su questi tre punti l’esame particolare
due volte al giorno, sovra tutto procurando col divino aiuto di
acquistare un’abituale unione con Dio”. 33
Le virtù cardinali sono pure regole di vita. Il Conforti scende a dettagli
preziosi nelle sue conferenze ai novizi durante il primo anno
canonico nel 1921
La prudenza
Convinzioni-Orientamenti di vita
“In quella guisa che dai sette vizi capitali derivano, come da malnata
radice tutti gli altri vizi, così da queste virtù prendono vita ed alimento
tutte le altre virtù morali.
Che cosa è la prudenza? Secondo gli antichi: l’abilità dell’uomo nel
conoscere quanto giova e quanto nuoce al nostro interesse individuale,
alla nostra felicità presente... La prudenza cristiana invece è quella
tendenza che ci fa conoscere, che ci fa distinguere quali atti convengano
e quali no per conseguire l’ultimo nostro fine. Per cui S. Agostino
la definisce: rerum agendarum et fugendarum scientia. Questa virtù
quindi deve accompagnare tutti gli atti nostri. ... Gli antichi compendiavano
le regole della prudenza in tre verbi: cognosce, elige, matura.
32 FCT 20°, 182, s.d.
33 12 Sett. 1885. Propositi
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