IL PROGETTO PERSONALE DI VIT A - Saveriani

su ciascuno di noi, perché noi partecipiamo della sua vita e dobbiamo
guardare a lui come modello in tutto. Allora il discernimento,
che è sempre a base del progetto del Conforti ed è di stampo ignaziano,
dovrà essere la base di qualsiasi progetto cristiano e in particolare
dovrà essere il progetto di uno che si è consacrato completamente a
Dio, come nel caso del Conforti e nostro. Il progetto personale nasce
da convinzioni profonde e orientamenti di vita. Nel presentare il
Progetto personale di vita del nostro Fondatore per ogni tematica
partirò quindi dalle “convinzioni-orientamenti di vita” per passare
poi agli “orientamenti operativi” come vengono presentati dal Conforti
stesso nei suoi propositi. Il testo principale di riferimento rimane
il progetto di vita del Beato in occasione del venticinquesimo di
episcopato, rifatto e riorganizzato, dopo la scomparsa del quaderno
precedente dei propositi, e confermato poi anche negli anni successivi.
Se ritenuto opportuno richiamerò i propositi precedenti per
evidenziare che il progetto personale l’ha accompagnato tutta la vita,
dall’inizio della sua formazione nel seminario di Parma.
In corsivo saranno eventuali note che possono aiutare la comprensione.
Le citazioni di testi del Conforti potranno non essere le migliori,
ma intendono comunque essere significative. Altri comunque
avrebbero potuto fare riferimenti diversi.
Tentiamo ora di delineare il PPV del Beato.
lasciate da S. Ignazio nel libro degli Esercizi, che “servono per avvertire e conoscere in qualche
modo i vari moti che avvengono nel cuore: per trattenere quelli buoni e per respingere
quelli cattivi”(p.153). Rimandiamo a queste regole come riportate dal testo di Fausti, 153-158.
Le pagine che seguono fanno riferimento soprattutto al volume 20° delle FCT dal titolo.
“L’anima del Beato Guido Maria Conforti”(in Esercizi, Propositi, Ritiri in Italia e Cina),
Libreria Editrice Vaticana, 1997
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