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Il centro commerciale “Montefiore” CESENA. Rocambolesco assalto notturno al centro commerciale “Montefiore” da parte di una banda di ladri funambolici. Prima si sono dimostrati abili come ragni, calan- Il colpo è stato messo a segno prima delle 3 della notte tra martedì e mercoledì. Dopo che è scattato l’allarme antifurto, il capo-negozio Alfredo Costagliola si è precipitato da San Tomaso, dove stava dormendo, al “Montefiore”. E’ arrivato sul posto nel giro di 10 minuti, ma i ladri erano già fuggiti. Appena ha dato un’occhiata, è rimasto sconcertato da quello che ha visto: in tutta la sua esperienza lavorativa non si era mai trovato di fronte a scene così insolite. Due o tre malviventi erano saliti con una scala sul tetto, nella zona dove si trova la Oviesse. Poi avevano rotto il lucernaio sopra il superstore Conad e si erano calati giù, dopo avere legato delle manichette antincendio TELEFONO 0547 611900 FAX 0547 610350 EMAIL: cesena@corr iereromagna.it E PROVINCIA dosi dall’alto, e poi si sono trasformati in talpe, avanzando faticosamente attraverso un passaggio stretto, fino a raggiungere la loro meta. 11 G I OV E D Ì 14 GIUGNO 2012 ASSALTO NOTTURNO AL “MONTEFIORE” Ladri un po’Uomo Ragno e un po’Lupin Si calano giù dal tetto e poi passano dalle tubature che avevano rubato in centro. Per non essere individuati dal sistema di videosorveglianza, hanno avuto l’accortezza di coprire le telecamere con dei cartoni. Ma la mossa degna di Arsenio Lupin l’hanno fatta quando dal controsoffitto si sono in- filati nei cunicoli dell’aria condizionata, attraverso cui hanno raggiunto l’ufficio amministrativo. Qui hanno aperto la cassaforte che si trova all ’interno usando un flessibile, e facendo scattare, oltre all’allarme antifurto, quello antincendio. Hanno ripulito an- Sopra, la zona della Conad da cui i ladri sono poi penetrati fino agli uffici amministrativi. A sinistra, lo squarcio aperto nel tetto, da cui penzola la manichetta antincendio usata per calarsi giù che i cassetti blindati, pieni di monete e di banconote di piccola taglia, che servono alle cassiere per dare il resto. A conti fatti, il bottino arraffato non è granché: circa 10 mila euro. Probabilmente è maggiore il danno che hanno causato sulla struttura, per pene- trare all’interno e poi per mettere le mani sul denaro. Il “Montefiore”, tra l’altro, è dotato di posta pneumatica, attraverso cui, più volte al giorno, viene trasferito alle banche il denaro incassato. Un sistema per scongiurare il pericolo che qualcuno possa portarsi via una refurtiva particolarmente ricca. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri di Cesena. Ma dai primi riscontri sembrano pochi gli appigli a disposizione degli inquirenti per cercare di identificare i colpevoli.
FORLÌwww.ilrestodelcarlino.it/forli e-mail: cronaca.forli@ilcarlino.net spe.forli@speweb.it Giovedì 14 giugno 2012 Redazione: via G.Regnoli 88, 47100 Forlì - Tel. 0543 453211 - Fax 0543 453217 · Pubblicità: S.P.E. - Centro Comm.le Stadium - P.zza Falcone Borsellino 21, - Tel. 0543 60233 - Fax 0543 60373 IL COMMENTO di RITA BARTOLOMEI QUEI VENTI MILIONI VENTI NELLA vicenda di Pierino Isoldi c’è un numero che ricorre continuamente: venti milioni. Nell’ordine: il villone sui colli di Bertinoro — lussuoso ma anche piuttosto kitsch, visto da vicino — varrebbe appunto quella bella sommetta. In un primo momento si era detto (e scritto) quindici milioni. Poi la cifra è lievitata, non di poco. È il conto degli assegni, in attesa di una stima ‘tecnica’. E sempre venti milioni sono stati prestati dalle banche cittadine (non solo cittadine) all’imprenditore per tenere su l’impero immobiliare. Infine la moglie di Isoldi, Sandra Santini, per il divorzio da Pierino che l’ha tradita e umiliata ha chiesto venti milioni. Udienza in tribunale appena pochi giorni fa. In sintesi: se il quadro non fosse drammatico sarebbe quasi un numero da giocare al lotto. Restano tante domande. Ad esempio da rivolgere agli istituti di credito. Che sarebbero pronti — i condizionali in questa storia si sprecano — a defenestrare Pierino. Nessuno parla, chiaro. Accetta di rispondere a qualche domanda Domenico Ravaglioli, presidente della banca di Forlì. Ma solo perché Isoldi non è mai stato tra i suoi clienti. A proposito: che fine farà la reggia di Bertinoro? In caso di condanna sarebbe confiscata e magari finirebbe al Comune. Lo stesso che l’ha vista ‘crescere’, in questi sette anni. Negli ultimi giorni abbiamo intervistato un sindaco via l’altro e le risposte rimandano sempre a qualcuno che governava prima. Nevio Zaccarelli ha cambiato le regole e oggi almeno una roba così nessuno avrebbe il coraggio di chiamarla «casa colonica». Ariana Bocchini che l’ha preceduto fa sapere di aver trovato il piano regolatore della giunta precedente. La presidente di Romagna acque ricorda anche: le concessioni edilizie durano tre anni e vanno rinnovate. La prima è stata nel 2004. Quindi... Rebus Isoldi: la villa in caso di condanna andrebbe al Comune. Le banche pronte a defenestrare Pierino Galeata Deo disarcionata: a Galeata arriva il commissario BANDINI·Apagina 15 DAL GIUDICE Scena muta all’interrogatorio Isoldi si avvale della facoltà di non rispondere: «Chiarirò la prossima settimana» DA CONFISCA COLAZIONI - APERITIVI dalle 5.30 in poi... Forlì - Via Bertini, 199 - Chiuso Domenica BURNACCI·Alle pagine 3, 4, 5, e in Nazionale OGGI SU www.ilrestodelcarlino.it/forli FOTOGALLERY 1 Guarda le immagini della villa di Isoldi FOTOGALLERY 2 Galeata, il consiglio della resa dei conti SONDAGGIO Guido da Montefeltro, parcheggio da demolire? La Notte celeste A Fratta e Castrocaro terme aperte fino all’una MICCOLI· A pagina 7 Forlimpopoli Artusiana, tutto pronto per 9 giorni di cibo e note FANTINI· A pagina 17 Inchiesta antiterrorismo Santa Sofia, blitz nel casolare di un anarchico · A pagina 9
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