Aprile Vol.2 N° 1 - 2006 - Salute per tutti
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14<br />
F. Bruno<br />
Da quando Frumes e Lewis nel 1957 definivano<br />
la DP “light sensitive seborrheid” e Steigler e<br />
Strempel nel 1968 “rosacea-like dermatitis”, si<br />
sono susseguite una miriade di diverse teorie<br />
patogenetiche con, a volte, fantasiosi ed erronei<br />
tentativi di forzate appartenenze.<br />
La più clamorosa è un legame con l’acne, ma la<br />
completa assenza di comedoni nella DP, ha fatto<br />
presto abbandonare questa teoria.<br />
La dermatosi colpisce prevalentemente le<br />
donne di età compresa fra i 15 e i 50 anni. La<br />
sede tipica è attorno alla bocca, la disposizione<br />
è simmetrica. A volte può essere coinvolta la<br />
zona <strong>per</strong>iorbitaria (3, 4).<br />
Le teorie etiopatogenetiche che si sono susseguite<br />
negli anni, sono innumerevoli: il malassorbimento<br />
intestinale, l’infezione da candida,<br />
l’assunzione di estroprogestinici, l’esposizione<br />
solare, l’uso e l’abuso di corticosteroidi topici.<br />
Modernamente, la causa più accettata, è da<br />
ricercare nell’uso di cosmetici. Quasi la totalità<br />
delle donne affette da DP ha una storia positiva,<br />
<strong>per</strong> un uso particolarmente intenso di creme<br />
idratanti e trucchi. Gioca un ruolo importante<br />
l’iso-propil miristato, sostanza contenuta in<br />
cosmetici (creme idratanti) e farmaci topici<br />
(corticosteroidi-antimicotici) (5-7).<br />
I corticosteroidi topici quindi giocano un triplo<br />
ruolo patogenetico: 1) nel principio attivo;<br />
2) nel veicolo; 3) nell’azione sinergica con<br />
i cosmetici. Nella pratica, sono coinvolti<br />
diversi fattori associati che agiscono spesso in<br />
modo sinergico; ad esempio l’associazione di<br />
diversi detergenti troppo aggressivi o “abrasivi”.<br />
Raccogliendo un’accurata anamnesi, si<br />
potrà notare come la maggior parte delle<br />
pazienti affette da DP, dichiara di avere una<br />
pelle molto “sensibile”. Possiamo dunque<br />
definire due tipi diversi di sinergie: una fra gli<br />
stessi cosmetici ed un’altra fra i cosmetici ed i<br />
corticosteroidi.<br />
È necessario altresì, distinguere dei fattori esogeni:<br />
cosmetici, corticosteroidi topici, e dei fattori<br />
endogeni: diatesi atopica e barriera cutanea.<br />
La chiave di lettura, dal punto di vista patogenetico,<br />
è rappresentata dall’incontro di queste<br />
due componenti.<br />
attori esogeni<br />
F<br />
L’iso-propilmiristato<br />
Al primo posto vi sono sicuramente i cosmetici:<br />
creme idratanti, scrub, detergenti, trucchi.<br />
Journal of Plastic Dermatology <strong>2006</strong>; 2, 1<br />
Figura 1. Figura 2.<br />
La dimostrazione pratica della loro importanza<br />
dal punto di vista etiopatogenetico è che la<br />
loro totale sospensione comporta, in quasi il<br />
cento <strong>per</strong> cento dei casi, una scomparsa della<br />
DP in circa 2 mesi, senza l’uso di altre terapie.<br />
“Null therapy” di Kligman (1).<br />
Di eguale peso etiologico sono gli steroidi topici<br />
(creme, lozioni, unguenti). La paziente spesso<br />
presenta una sorta di “attaccamento” a questo<br />
tipo di farmaco, <strong>per</strong> gli immediati miglioramenti<br />
sulla componente eritematosa e pruriginosa.<br />
La tendenza più comune è quella di aumentare<br />
progressivamente la frequenza di applicazione<br />
(fino a 3 volte al dì!), e di applicare creme<br />
steroidee sempre più potenti, mono e bi-fluorurate.<br />
Come se non bastasse, negli ultimi anni, si è<br />
aggiunto l’uso di antimicotici topici, <strong>per</strong> una<br />
confusione nata <strong>per</strong> la presenza del pitirosporum<br />
ovalis nella dermatite seborroica, spesso<br />
confusa con la DP.<br />
Più rara, anche <strong>per</strong> la sua recente introduzione,<br />
la DP causata dall’uso di tacrolimus topico<br />
(15).<br />
L’iso-propilmiristato (IPM)<br />
È una sostanza contenuta nella grande maggioranza<br />
nelle creme cosmetiche e nei trucchi; è<br />
impiegato come veicolo in steroidi ed antimicotici<br />
topici.<br />
Non ha di <strong>per</strong> sé forti proprietà allergeniche e<br />
sensibilizzanti ma, nelle pazienti affette da DP,<br />
la positività ai patch test a questa sostanza, è<br />
assai frequente<br />
È stimato che un’alta <strong>per</strong>centuale di pazienti<br />
affetti da DP, che fa normale uso di cosmetici e<br />
con accertata diatesi atopica, presenta una<br />
positività al patch test all’iso-propilmiristato<br />
(8-13).