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Aprile Vol.2 N° 1 - 2006 - Salute per tutti

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6<br />

U. Bauer<br />

mento dello spazio orbitale e <strong>per</strong> la riduzione<br />

dell’osso mascellare (dermatocalasi del terzo<br />

inferiore del volto) (2, 3).<br />

L’evento principale è comunque rappresentato<br />

dal riassorbimento del tessuto adiposo (lipoatrofia)<br />

e dalla ridistribuzione del grasso, soprattutto<br />

nelle regioni orbitarie, temporali e buccale,<br />

con conseguente rilassamento del tessuto<br />

cutaneo sovrastante.<br />

Ciò conferisce un aspetto incavato alle tempie e<br />

alle guance, con rughe e solchi più o meno<br />

profondi (solco naso-genieno) .<br />

Secondo alcune stime l’acido-L-polilattico è<br />

stato finora usato in più di 150.000 pazienti in<br />

Europa, Sud America ed Australia.<br />

Dal 1999 in Europa il suo uso è autorizzato<br />

<strong>per</strong> le correzioni estetiche e patologiche, e<br />

dall’agosto 2004 è stato approvato in USA<br />

dalla FDA (Food and Drug Administration) <strong>per</strong><br />

la correzione della lipoatrofia del volto in<br />

pazienti affetti da HIV (4, 5).<br />

Il lungo utilizzo del prodotto, e il particolare<br />

meccanismo d’azione, hanno dimostrato la sua<br />

validità e la sicurezza della sua composizione.<br />

Infatti gli effetti indesiderati sono riferiti in<br />

minima <strong>per</strong>centuale (meno 1%) e comunque<br />

simili a quelli provocati da altri “fillers” attualmente<br />

in commercio (6).<br />

P roprietà<br />

L’acido-L-polilattico è un polimero<br />

sintetico, biodegradabile, immunologicamente<br />

inerte e assorbibile, impiegato in medicina da<br />

oltre 30 anni sotto forma di vettori, impianti,<br />

viti, placche e fili di sutura. Essendo sintetico<br />

Journal of Plastic Dermatology <strong>2006</strong>; 2, 1<br />

Methods<br />

Patients<br />

• Between 1999 and 2004 780 patients have been treated<br />

• 90% were female patients (median age=40 years)<br />

Injection<br />

• Injectable PLLA supplied dry, as a lyophilizate<br />

• Add 5 mL of sterile water for injection (± 1mL xylocaine/lidocaine)<br />

• Allow to reconstitute for several hours<br />

• Agitate and inject<br />

• Multiple treatment sessions normally required<br />

• Treat, wait (4–6 weeks) and assess before repeating treatment<br />

Evaluating treatment efficacy<br />

• Patient and physician assessment<br />

non richiede un test di allergia. La polvere liofilizzata<br />

di microparticelle di acido polilattico<br />

è sospesa in un preparato di mannitolo apirogeno<br />

e caramellosi sodica.<br />

Il prodotto deve essere ricostituito con acqua<br />

sterile bidistillata almeno 12 ore prima dell’uso.<br />

La quantità di ricostituente varia a seconda dell’impiego:<br />

- 3-4 cc in caso di grave lipoatrofia delle zone<br />

trattate con radioterapia;<br />

- 5-6 cc <strong>per</strong> l’uso in estetica.<br />

È da ricordare che 1 cc di acqua può essere<br />

sostituito con lidocaina al 1%.<br />

Per l’utilizzo in alcune zone delicate, come la<br />

regione orbitaria, è preferibile diluire il prodotto<br />

con 8 cc di acqua bidistillata sterile.<br />

Le microparticelle, infiltrate con un ago 26<br />

gauge nello strato subdermico, si degradano<br />

lentamente, stimolando il tessuto circostante,<br />

con il risultato finale di una neocollagenogenesi<br />

(7). Questa lenta e progressiva produzione<br />

di collagene aumenta il volume nelle aree<br />

atrofiche. Biopsie della regione nasolabiale<br />

dimostrano dopo 12 e 30 mesi come le particelle<br />

di polilattico subiscano una lenta degradazione,<br />

fino ad un loro completo assorbimento,<br />

con un netto aumento delle fibre di collagene<br />

tipo I (2, 3).<br />

M etodi<br />

Sono stati trattati 780 pazienti con più<br />

di 5000 applicazioni; il follow up minimo è<br />

stato di 12 mesi, quello massimo di 48 mesi.<br />

Le applicazioni sono state distanziate almeno 4<br />

settimane una dall’altra. Nei pazienti giovani, a<br />

causa di una più<br />

rapida capacità reattiva,<br />

questo intervallo<br />

è stato ridotto.<br />

La valutazione soggettiva<br />

del risultato da<br />

parte del paziente e<br />

del medico è avvenuta<br />

comparando le fotografie<br />

scattate prima e<br />

dopo il trattamento; la<br />

valutazione oggettiva<br />

è stata ottenuta mediante<br />

ecografia o risonanza<br />

magnetica dei<br />

tessuti molli eseguite<br />

in tempi sucessivi al

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