Aprile Vol.2 N° 1 - 2006 - Salute per tutti
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C. Guastella<br />
paranasali ed è più sensibile e specifica della TC<br />
nel diagnosticare patologie anche minime del<br />
complesso ostio-meatale. D’altra parte la TC<br />
non può identificare ispessimenti mucosi che<br />
siano al di sotto della sua risoluzione spaziale e<br />
ovviamente non consente di identificare minime<br />
reazioni edematose che l’endoscopia riesce a<br />
diagnosticare sulla base dei re<strong>per</strong>ti visivi, come<br />
ad esempio la colorazione della mucosa.<br />
II re<strong>per</strong>to di una mucosa edematosa nell’infundibulo<br />
è il segno di una patologia dell’etmoide<br />
anteriore, mentre la presenza di mucosa edematosa<br />
o polipoide nell’inserzione anteriore del<br />
turbinato medio è suggestiva <strong>per</strong> una flogosi del<br />
recesso frontale. Possono poi essere visualizzate<br />
direttamente le infiammazioni a carico della<br />
bulla e le alterazioni anatomiche che predispongono<br />
alle flogosi sinusali.<br />
Le aree in cui l’endoscopia nasale è più utile<br />
nella diagnosi sono le seguenti: il setto, visualizzando<br />
le deviazioni e gli s<strong>per</strong>oni funzionalmente<br />
significativi; il meato medio, <strong>per</strong> stabilire<br />
se i tessuti molli visualizzati con la TC sono in<br />
realtà edema mucoso, degenerazione polipoide<br />
o polipi, una neoplasia o secrezioni purulente;<br />
la coana, in quanto è possibile determinare con<br />
maggiore precisione la presenza di tessuto adenoideo,<br />
e in quale misura esso contribuisce<br />
all’ostruzione nasale.<br />
Journal of Plastic Dermatology <strong>2006</strong>; 2, 1<br />
7<br />
9 10<br />
L’endoscopia è particolarmente utile nel valutare<br />
i pazienti gia o<strong>per</strong>ati <strong>per</strong>mettendo di valutare<br />
la nuova situazione anatomica e la <strong>per</strong>vietà e<br />
l’areazione delle regioni o<strong>per</strong>ate. Inoltre l’endoscopia<br />
nei controlli post-o<strong>per</strong>atori consente di<br />
individuare precocemente foci di malattia ricorrente<br />
o <strong>per</strong>sistente che altrimenti rimarrebbero<br />
a lungo asintomatici.<br />
La deviazione del settale è la più frequente tra le<br />
variazioni anatomiche, essa è implicata nella<br />
genesi delle sinusopatie quando compromette<br />
la funzionalità nasale.<br />
Altre varianti anatomiche che possono favorire<br />
l’insorgenza di sinusopatie sono la “concha bullosa”,<br />
cioè la pneumatizzazione di solito del turbinato<br />
medio, un turbinato medio con curvatura<br />
paradossa, il processo uncinato pneumatizzato o<br />
latero-deviato, la presenza di cellule di Haller, la<br />
Bulla etmoidale o l’Agger Nasi i<strong>per</strong>trofico.<br />
La fibroendoscopia naso-faringea viene generalmente<br />
eseguita nel paziente I adulto in posizione<br />
seduta e a busto eretto, con il capo leggermente<br />
flesso in avanti, iniziando l’esplorazione<br />
delle fosse nasali dal lato più <strong>per</strong>vio.<br />
A differenza delle ottiche rigide i fibroscopi non<br />
richiedono normalmente, <strong>per</strong> gli esami di routine,<br />
l’impiego di anestesia locale e di vasocostrittori,<br />
ai quali invece e necessario ricorrere in<br />
occasione di un prelievo bioptico.<br />
8<br />
Figure 7 e 8.<br />
Endoscopia e TC<br />
di deviazione settale<br />
con sinusite mascellare<br />
destro.<br />
Figure 9 e 10.<br />
Endoscopia e TC<br />
di concha bullosa<br />
del turbinato medio<br />
di sinistra.