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Delle rime volgari trattato di Antonio da Tempo, composto nel 1332 ...

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20<br />

troviamo del 21 agosto 1426 il tostLimonto <strong>di</strong> Or-<br />

sola q. Pasquino, vedova <strong>di</strong> Bontempo Coiiciago<br />

che lascia il suo avere ai poveri, e « Constantise<br />

eius Alias et filias q. Petri ab Aurichalco » 50 lire<br />

<strong>di</strong> denari. Non si può dubitare , che questa sia la<br />

vedova del nostro poeta, che morì per tempo perchè<br />

olla potesse avere una figlia spuria.<br />

La serventese <strong>di</strong> Bontempo <strong>di</strong> Conciago serve<br />

<strong>di</strong> esempio alla teoria del contrasto o del serven-<br />

tese, aggiunta all'Arte delle <strong>rime</strong> <strong>volgari</strong> <strong>di</strong> Ghi-<br />

<strong>di</strong>no <strong>da</strong> Sommacampagna, Fu scritta per istrenna<br />

<strong>di</strong> nozze che si festeggiarono in Verona <strong>nel</strong> febbraio<br />

1385, quando Polissena, unica figliuola <strong>di</strong> <strong>Antonio</strong><br />

della Scala , e che non avea compiuti i due anni<br />

fu sposata a Mastino, ultimo figlio <strong>di</strong> Bernabò Vi-<br />

sconti, che ne contava quattro. Del co<strong>di</strong>ce, che<br />

contiene il <strong>trattato</strong> <strong>di</strong> Ghi<strong>di</strong>no, rese conto Scipione<br />

Maffei <strong>nel</strong>la Verona Illustrata a pag. 61. Fu acqui-<br />

stato <strong>da</strong>l marchese a Bologna, è della metà del<br />

secolo XV ( come si arguisce <strong>da</strong>lla forma della<br />

lettera r e più <strong>da</strong> quella della t ) , consiste <strong>di</strong> 32<br />

carte riccamente miniate, e incomincia: ì^oia che<br />

uno soneto shnplex o sia versevolo, dee essere de<br />

quatordexe versi. Quin<strong>di</strong> è evidente, che il co<strong>di</strong>ce<br />

manca <strong>di</strong> due carte per lo meno , d' una che doveva<br />

contenere la lettera <strong>di</strong> de<strong>di</strong>ca , 1' altra in cui v' era<br />

r introduzione a tutta 1' opera e la teoria generale<br />

del sonetto. Ora vi hanno due sesserni e un duerno,<br />

che abbracciano il <strong>trattato</strong> , formando 28 carte :<br />

segue poi un terno, a cui manca l'ultima carta.<br />

,

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