EDITORI MUSICALI,UNA PASSIONE LUNGA UN SECOLO - Siae

a St. Tropez. Lei gli chiese di suonare Il tempo
passa e va, motivo conduttore di Casablanca e da
quel giorno questa bellissima musica fece parte
del suo repertorio. È stato più volte ospite di trasmissioni
televisive tra cui Domenica in, Pronto
Raffaella, Ieri, oggi e domani, Sereno variabile,
Adesso musica…
Nell’85 ad Ischia in occasione degli “Incontri del
cinema” gli fu consegnato da parte delle Industrie
Discografiche e dell’Ente del Turismo Napoletano il
“Disco d’Oro”. I suoi album sono veri e propri concerti
per tromba. Ha sempre amato Napoli e la
canzone Papule nun murì era il suo canto d’amore
e di speranza per questa città composto in occasione
del sisma del 1980. E poi ancora Io t’ho
incontrata a Napoli, Si tuorne a Napule scritta con
Roberto Murolo, Napoli capitale.
Era un uomo entusiasta della vita e pieno di idee.
Negli anni ’60 creò a Napoli l’edizione musicale e
discografica “Carfor” che era frequentata dai grandi
calibri del momento come Bonagura, Tito
Manlio, Zanfagna, Pugliese, Russo… Come scrissero
di lui, “musica e pittura erano le rotaie del
suo incontenibile artistico furore”. Ha tenuto per
anni una sua Galleria a Napoli, nella centrale
Piazza Carità: il “Centro d’Arte A. F. 22” con esposizione
permanente. Ha esposto all’Hotel Hilton di
New York e in numerose città italiane tra cui
Milano “Galleria Montenapoleone”, Roma “Galleria
Fidia” e “La Marguttiana”, e ancora Palermo,
Napoli, Capri, Sorrento… E proprio a Sorrento, nel
’76, ricevette una targa d’oro con la quale fu proclamato
“Pittore dell’anno” oltre alla coppa “Oscar
della Pittura 1976” e molti altri riconoscimenti tra i
quali il “Premio Napoli” in un concorso di pittura
estemporanea al Maschio Angioino nel ’59.
Disse di lui Domenico Rea: “Estravagante, tormentata
personalità quella di Austin Forte… Egli avverte
insieme il sentimento della solitudine e in acceso
contrasto quello della socialità. Le sue scene
pittoriche apparentemente di massa contengono
creature che pur nella confusione coltivano una
propria personale vicenda, una propria solitudine”.
La vita artistica e privata di Austin è stata movimentata.
Un matrimonio fallito alle spalle, poi la
cantante jazz Maria Kelly, sua compagna nella vita
e nell’arte per molti anni, e infine il nostro incontro
nel ’93. Ci siamo rivisti nel ’94, anzi lui mi ha cercata
perché sapeva che ero in un momento molto
triste dalla mia vita, era così allegro, umano, stravagante,
tenero, sicuro di sé… Mi ha aiutata, e dal
momento che ero un’attrice ho cominciato a condurre
i suoi spettacoli. Avevo 25 anni meno di lui
ma presto ci siamo innamorati e così è cominciata
la nostra vivace vita insieme. Sono tante le cose
che abbiamo realizzato in undici anni. Presto ha
riconosciuto in me delle capacità pittoriche, le ha
incoraggiate ed è stato il mio grande maestro.
Nel ’96 abbiamo effettuato la nostra prima mostra
a Napoli al Circolo Artistico Politecnico. Poi ha
avuto un’idea originale: ha voluto restituire alla
Canzone Napoletana un’atmosfera di riflessione
riproponendo il valore della poesia ed è nato un
nostro album Napoli versi e musica in cui parole e
suoni viaggiano paralleli. Ha ideato due manifestazioni
sostenute dalla Regione Campania che abbiamo
portato avanti negli anni: “Napoli Capitale” e il
“Gran Premio Vesuvio d’Oro” in cui accanto ad artisti
di prestigio venivano premiati giovani talenti,
perché Austin amava e incoraggiava i giovani.
Non era proprio facile vivergli accanto, perché lui
non era un uomo comune: volitivo, capriccioso,
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geniale, superstizioso, autoironico, brillante, geloso,
istintivo, passionale…, tutto in lui era estremo.
Negli anni abbiamo trovato un equilibrio, e la certezza
del nostro amore irrinunciabile al di là di
ogni bufera ci ha portati al grande passo. Ci
siamo sposati il 25 Marzo del 2004. È stato l’anno
più bello della nostra vita insieme, ormai placati
e sereni, con una nuova felicità nel cuore e pieni di
speranza siamo andati incontro all’incognito domani.
Ora spesso, e con una luce nuova mi tornano
alla mente le parole della sua canzone Sedici anni:
“Non piangere perché il tuo tempo non ha incontrato
il mio, tu sei il domani, io l’oggi che va…”!
(Liliana Palermo)