Il numero di Playboy con Stephanie Seymour
Il numero di Playboy con Stephanie Seymour
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Federico Bernocchi<br />
1991: mia mamma all’epoca ancora ascoltava i<br />
<strong>di</strong>schi. Io avevo 14 anni e ascoltavo Alice<br />
Cooper, Bon Jovi e Skid Row a manetta. Un<br />
giorno mi fa: “Ti ho tenuto via questo articolo<br />
del Corriere che parla <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> quelli lì<br />
che piacciono a te, quelli coi capelli lunghi.<br />
Dice che in America sono famosissimi”. Allora<br />
io e il mio amico Carlo, <strong>con</strong> cui all’epoca compravamo<br />
Hard e Flash (una volta lui è riuscito<br />
a farsi comprare da un amico più grande il<br />
<strong>numero</strong> <strong>di</strong> <strong>Playboy</strong> <strong>con</strong> <strong>Stephanie</strong> <strong>Seymour</strong> in<br />
copertina, che me lo ricordo fortissimo ancora<br />
adesso e a cui ho dato i migliori anni del mio<br />
onanismo), siamo andati alla Virgin <strong>di</strong> Piazza<br />
del Duomo e abbiamo comprato Nevermind<br />
tutti <strong>con</strong>tenti. Poi siamo andati a casa sua e<br />
l’abbiamo ascoltato tantissime volte <strong>di</strong> seguito.<br />
Non è che c’avesse <strong>con</strong>vinto un granché subito,