Il numero di Playboy con Stephanie Seymour
Il numero di Playboy con Stephanie Seymour
Il numero di Playboy con Stephanie Seymour
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Matteo “Valido” Zuffolini<br />
La prima volta che ho ascoltato Back To<br />
Black… no, scusate. Ripartiamo. Quello che ricordo<br />
meglio <strong>di</strong> tutto fu la prima volta che mi<br />
imbattei in Smells Like Teen Spirit. Sto per<br />
farvi una <strong>con</strong>fessione che non ho mai fatto a<br />
nessuno. Incappai nel video mentre facevo zapping,<br />
ci capitai a meta’ strofa, e per 20 se<strong>con</strong><strong>di</strong><br />
pieni pensai “Sting è impazzito”. Ecco, l’ho<br />
detto. Per il 14enne al picco del suo periodo<br />
hard rock che ero all’epoca, Nevermind (assieme<br />
a Ten) fu uno dei primi <strong>di</strong>schi in cui magari<br />
non c’erano singoli all’altezza <strong>di</strong>, che ne so,<br />
Don’t Tread dei Damn Yankees, ma in cui<br />
TUTTI i pezzi, nessuno escluso, erano fighi. La<br />
cosa mi impressiono’ non poco. Come si <strong>di</strong>ce,<br />
all killers no fillers. Poi acquistai Incesticide e<br />
capii dov’erano finiti i fillers. In ogni caso, In<br />
Bloom miglior video <strong>di</strong> sempre. Non riascolto