Il numero di Playboy con Stephanie Seymour
Il numero di Playboy con Stephanie Seymour
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dove mettevano la musica orrenda che io <strong>di</strong><br />
giorno mixavo senza sosta. Ero ubriaco da varie<br />
ore, quando dalle casse partì inatteso, secco<br />
e potente l’attacco <strong>di</strong> Smells Like Teen Spirit.<br />
Praticamente un’esplosione atomica che si<br />
portò via per sempre il mio cervello e mi fece<br />
passare la sbornia. Finita la bolgia in pista mi<br />
trascinai fino alla <strong>con</strong>solle del dj, <strong>con</strong> gli occhi<br />
sbarrati, a chiedere cosa fosse quella roba. <strong>Il</strong><br />
giorno dopo ero in un negozio <strong>di</strong> noleggio cd<br />
(una stagione breve ma intensa) ché i <strong>di</strong>schi<br />
allora costavano tanto, i sol<strong>di</strong> erano pochi e<br />
prima <strong>di</strong> prenderne uno che avresti posseduto<br />
per tutta la vita era meglio farsi una cassetta,<br />
ascoltarselo bene e poi eventualmente decidere<br />
<strong>di</strong> passare all’esoso all’acquisto. Con Nevermind<br />
questo processo fu molto meno riflettuto,<br />
roba <strong>di</strong> giorni. Da quella volta iniziò la mia<br />
se<strong>con</strong>da vita musicale e anche la se<strong>con</strong>da parte<br />
della mia “carriera” da dj. Quelle che fra alti e<br />
bassi <strong>con</strong>tinuano ancora oggi.