12.06.2013 Views

Il numero di Playboy con Stephanie Seymour

Il numero di Playboy con Stephanie Seymour

Il numero di Playboy con Stephanie Seymour

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ray Banhoff<br />

la prima volta che ho sentito Nevermind avevo<br />

se<strong>di</strong>ci anni. Mi arrivò sotto forma <strong>di</strong> cassetta da<br />

una ragazza vestita come una segretaria ma<br />

<strong>con</strong> l’atteggiamento più dark che ho mai visto.<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>sco mi faceva paura. Lo ascoltavo col<br />

walkman come si fa <strong>con</strong> ciò che non si<br />

comprende. Ero rapito da quella voce e dal fatto<br />

che non c’erano assoli <strong>di</strong> chitarra. La copertina,<br />

<strong>con</strong> quel pisellino <strong>di</strong> fuori e il dollaro<br />

svolazzante, mi faceva impazzire. Le strofe mi<br />

rimanevano in mente, cercavo <strong>di</strong> capirne il<br />

senso, non lo capivo. Scoprivo. Rimanevo<br />

spiazzato ed esausto. Ma sapevo che mi stava<br />

<strong>di</strong>cendo qualcosa.<br />

L’utima volta che ho sentito Nevermind è stata<br />

un mesetto fa in metropolitana a Milano, precisamente<br />

nel tragitto da Duomo a Sesto Marelli<br />

per andare a lavoro. Erano le 8.15 del mat-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!