Programma di Intervento - IReR
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1.1 Le motivazioni<br />
L’importanza della Valchiavenna da un punto <strong>di</strong> vista commerciale risale ai tempi antichi<br />
come testimoniano <strong>di</strong>versi documenti risalenti al XVIII secolo. Erano i tempi dell’intenso<br />
traffico attraverso lo Spluga per la Svizzera e la Germania quando il territorio<br />
chiavennasco era ricco <strong>di</strong> locande, fornite <strong>di</strong> grande rimesse per carri e vetture, nonché<br />
<strong>di</strong> locali <strong>di</strong> stallazzo per i cavalli e nel borgo <strong>di</strong> Chiavenna commercianti all’ingrosso,<br />
spe<strong>di</strong>zionieri, proprietari <strong>di</strong> cavalli, mercanti <strong>di</strong> vini, tenevano il traffico in permanente<br />
attività. Carovane <strong>di</strong> uomini d’affari con le loro merci attraversavano la Valchiavenna per<br />
passare poi attraverso lo Spluga nella vicina Svizzera e Germania e intrattenevano<br />
rapporti d’affari proprio nel borgo <strong>di</strong> Chiavenna spesso davanti a un crotto. Chiavenna,<br />
tra le altre cose ebbe anche una Banca privata, sotto la ragione sociale <strong>di</strong> De Giacomi –<br />
Pedretti e C. istituita nel 1870 e, più tar<strong>di</strong> la Banca Dolzino, trasformatasi poi in Dolzino-<br />
Ponti e C. e poi in Pasini-Ponti-dell’Orto e C. ed è a Chiavenna che ha avuto sede per<br />
molti anni la Camera <strong>di</strong> Commercio prima che nel 1927 venisse trasferita a Sondrio.<br />
A contendere la palma a Chiavenna c’era Piuro che fin dal ‘400 risulta godesse fama <strong>di</strong><br />
terra ricca e industriosa: per la lavorazione della seta e per i suoi commerci con il centro<br />
Europa e anche per l’estrazione e la lavorazione della pietra ollare per fare i laveggi.<br />
Pare, tra l’altro, che Piuro (insieme a Bormio, in Alta Valtellina) abbia avuto accorti<br />
interme<strong>di</strong>ari <strong>di</strong> commercio, particolarmente <strong>di</strong> transito, che possedevano grossi depositi <strong>di</strong><br />
denaro nei banchi <strong>di</strong> Milano e Firenze, nonché nelle città della Germania, quali Augusta e<br />
Ratisbona.<br />
Si riporta <strong>di</strong> seguito lo stralcio <strong>di</strong> un documento ritrovato a Coira e risalente al 1718 in cui è<br />
documentata l’importanza <strong>di</strong> Chiavenna da un punto <strong>di</strong> vista commerciale:<br />
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