Programma di Intervento - IReR
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nel giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> una casa appena a oriente della chiesa (non doveva essere azionata da<br />
forza idraulica).<br />
Il nucleo dei crotti <strong>di</strong> Prata è inserito nel “percorso dei vecchi nuclei” che conduce dai<br />
crotti (300 metri sul livello del mare) a Belinghero (550 m.s.l.m.)e si congiunge con il<br />
“percorso del castagneto” (progetto interreg) volto a ricostruire la filiera del castagno<br />
nonché con il “percorso botanico” che percorre i due versanti sinistro (Pratella) e destro<br />
orografico (Monti <strong>di</strong> Lotteno) del torrente Schiesone, toccando il rifugio “Il Biondo”(1350<br />
m.s.l.m.) per ricongiungersi alla mulattiera che porta a Lotteno, altro caratteristico vecchio<br />
nucleo <strong>di</strong> Prata, e che, attraverso altri sentieri porta all’area del Parco delle Marmitte dei<br />
Giganti.<br />
Sopra l’abitato <strong>di</strong> Chiavenna c’è, infatti, il Parco delle marmitte dei Giganti: fenomeno<br />
geologico <strong>di</strong>ffuso nell’area alpina e particolarmente nella Valchiavenna, dove si trovano<br />
tra Chiavenna e Piuro. Provocate dall’erosione delle acque <strong>di</strong> scioglimento degli antichi<br />
ghiacciai, le marmitte hanno normalmente sezione circolare o ellittica e conservano sul<br />
fondo i detriti o ciottoli che nei secoli provocarono questo vistoso fenomeno. Nella riserva<br />
è ospitato il Parco Para<strong>di</strong>so, un orto botanico ricco <strong>di</strong> esemplari arborei rari ed esotici.<br />
Esempi della presenza dell’uomo sono le numerose cave a<br />
cielo aperto e le incisioni rupestri, in parte preistoriche,<br />
rappresentanti lance filiformi della tarda età del bronzo, in<br />
parte del me<strong>di</strong>oevo <strong>di</strong>sseminati nei <strong>di</strong>ntorni del Parco delle<br />
Marmitte dei Giganti lungo i sentieri montani che collegano i<br />
comuni <strong>di</strong> Prata Camportaccio, Chiavenna e Piuro.<br />
Passeggiando lungo le vie del centro <strong>di</strong> Chiavenna e nei suoi<br />
<strong>di</strong>ntorni si osserva come abbia vissuto un passato ricco <strong>di</strong> storia e generoso nell´abbellirla<br />
<strong>di</strong> palazzi dalle ricche facciate, <strong>di</strong> piazzette con splen<strong>di</strong>de fontane e <strong>di</strong> opere d´arte<br />
eccezionali come il complesso della Collegiata <strong>di</strong> San Lorenzo con la chiesa, il battistero, il<br />
chiostro con la torre campanaria e il Museo del Tesoro. Il Palazzo Vertemate Franchi, una<br />
delle più prestigiose <strong>di</strong>more rinascimentali dell´area lombarda, dove<br />
è sopravvissuto il ricordo dell´antica Piuro. Il Mulino <strong>di</strong> Bottonera:<br />
rarissimo esempio <strong>di</strong> architettura industriale, ricrea l´atmosfera dal<br />
lavoro ininterrotto dei mugnai dell´800.<br />
L´attuale assetto urbano <strong>di</strong> Chiavenna è <strong>di</strong>rettamente riconducibile<br />
al periodo me<strong>di</strong>oevale: "dogana" del Regno d´Italia post-carolingio, la citta<strong>di</strong>na è<br />
caratterizzata da imponenti strutture che l´hanno fatta <strong>di</strong>ventare un importante nodo dei<br />
traffici e luogo <strong>di</strong> controllo dei transiti. Strutture urbane fondamentali sono così <strong>di</strong>ventate<br />
le "contrade" (contratae), strade lungo le quali si allineano gli e<strong>di</strong>fici e gli spazi cintati,<br />
separati tra loro dalle innumerevoli piazze ornate dalle magnifiche fontane in "pietra<br />
ollàre". E sono proprio le antiche piazze <strong>di</strong> Chiavenna, segno tangibile delle sue origini, a<br />
raccontarne ancora la storia. Ieri come oggi, le piazze continuano a mantenere<br />
l´importante ruolo e funzione <strong>di</strong> luogo <strong>di</strong> incontro e confronto della vita pubblica<br />
citta<strong>di</strong>na. Percorrendo le strette vie del centro storico, si ha l‘opportunità <strong>di</strong> osservare<br />
come gli antichi e<strong>di</strong>fici si "aprano" per lasciare lo spazio alle caratteristiche piazzette sulle<br />
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