LE STRADE DEI PARCHI - Naturainviaggio.It
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Tratto VICOVARO - JENNE<br />
Jenne Subiaco<br />
Nel 54 d. C., per realizzarlo furono sbancati costoni rocciosi e<br />
il corso dell’Aniene venne sbarrato in tre punti, creando altrettanti<br />
laghi sulle cui rive si specchiavano le varie costruzioni.<br />
Gli architetti di Nerone e l’arte<br />
dell’impossibile<br />
“Ciò che la natura impedisce si può realizzare con l’artificio”. Questa frase<br />
di Tacito riassume bene lo spirito con cui i romani e i loro imperatori<br />
intendevano il rapporto con gli ambienti naturali. La villa ne rappresenta<br />
un esempio eccellente.<br />
Occupava una vasta area fra l’attuale Monastero di S. Scolastica e la<br />
Cartiera di Subiaco. In risposta alla passione di Nerone per il dominio<br />
sulla natura e le imprese ardite, i vari padiglioni e le terme annesse erano<br />
stati progettati come delle “quinte” alte e sinuose capaci di compenetrarsi<br />
con le ripide forme della valle. E’ probabile che sia stato proprio<br />
questo schema architettonico ad aver ispirato la realizzazione della<br />
Domus Aurea, a Roma, qualche anno dopo.<br />
Nerone non ebbe molto tempo per godersi le estati nella villa.<br />
Nel 60, un fulmine caduto su un banchetto all’aperto durante<br />
un temporale estivo, interpretato come presagio funesto, lo indusse<br />
ad abbandonarla e a non farvi più ritorno.<br />
Il complesso fu restaurato e nuovamente utilizzato da Traiano<br />
(98 – 117 d.C.). Andò poi soggetto a progressiva decadenza<br />
ed abbandono fino a quando, agli inizi del VI secolo, un suo<br />
edificio fu rioccupato da S. Benedetto per fondarvi il primo<br />
dei suoi monasteri.<br />
Subiaco è l’ultima tappa dell’itinerario e ne rappresenta anche<br />
il centro più grande ed importante, una sorta di “capitale” dell’alta<br />
valle dell’Aniene. Il nome le deriva dal latino “sub lacum”<br />
per il fatto di essere sorta appena a valle dei laghi realizzati<br />
da Nerone per la sua villa, oggi del tutto scomparsi.<br />
Si accede in città da est, attraverso il rettilineo di Via Papa<br />
Braschi, vedendo sullo sfondo la sagoma del centro storico<br />
inerpicato su un colle e dominato dalla Rocca Abbaziale.<br />
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