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anno 2007 - Istituto studi atellani

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ASPETTI DI VITA AVERSANA NEL XVII SECOLO<br />

LELLO MOSCIA<br />

Ci sono dei documenti che non h<strong>anno</strong> bisogno d‟essere contestualizzati in una realtà<br />

storica di riferimento, perché, per il loro valore paradigmatico, offrono la definizione<br />

completa ed esatta dei caratteri di una comunità in una certa epoca. È il caso di quello<br />

qui trascritto, la cui articolazione consente di evocare la realtà oggettiva aversana nella<br />

seconda metà del XVIII secolo: infatti, ogni norma in esso contenuta contribuisce a<br />

fissarne un tratto.<br />

L‟atto, nello specifico, documenta le prescrizioni che il patrizio napoletano Gennaro<br />

d‟Afflitto Regio Governatore per Sua Maestà in Aversa ritiene di dover assumere per<br />

disciplinare la vita collettiva, al fine di garantire ordine e sicurezza nell‟ambito urbano e<br />

civico.<br />

L‟assumere regole per un corretto ed ordinato svolgimento della vita sociale è una<br />

tensione oggettiva di tutti i tempi e luoghi. È una prassi talmente ordinaria, che lo spirito<br />

del b<strong>anno</strong>, in linea di principio, appare scontato. Ma ciò che gli attribuisce una certa<br />

nota di rilievo è la sua capacità, per così dire, iconografica, l‟idoneità cioè di suggerire<br />

immagini e l‟esatta dimensione del relativo contesto storico, caratterizzandolo<br />

praticamente. Il quadro che se ne deduce è evidente, netto, e completo. In pratica lo<br />

racconta in una maniera così chiara che qualche nota a piè di pagina ha semplicemente<br />

un valore esemplificativo ed è assunta, talvolta, per evidenziare qualche considerazione.<br />

Il documento ha perciò una qualità informativa, pertinente con gli scopi di questa<br />

Rassegna Storica.<br />

In questa prospettiva, dunque, dato il suo peculiare valore illustrativo, non è improprio<br />

assumerlo come elemento opportuno se non, più esattamente, necessario ad evidenziare<br />

aspetti culturali e sociali della città d‟Aversa. Individuarli è facile, perché il b<strong>anno</strong>,<br />

attraverso la casistica contemplata, offre i dati adatti per trarne un‟efficace figurazione.<br />

La prima evidenza da segnalare è l‟atteggiamento che l‟Autorità dimostra di voler<br />

assumere nei confronti dei cittadini. Di riflesso, il tasso di senso civico locale che si<br />

ricava, è un immagine di particolare segno, che scaturisce affatto dal riferimento<br />

allusivo sottinteso.<br />

Sfogliando, per esempio, il Liber defunctorum Parochialis Ecc[lesi]ae S. M. de Platea 1<br />

capita di leggere note del seguente tenore 2 :<br />

- primo di luglio 1679: Maurus de Sarno, filius Josephi (…) ex ictu sclopi accepto in<br />

hac publica platea vulgo nuncupata del Castello animam Deo reddidit (…) 3 ;<br />

- eode[m] die p[ri]mo Julij 1679 – Franciscus Cirelli Calabrensis famulus Regiae<br />

Curiae Aversanae ann[orum] 22 in c[irc]a in co[mmun]i[on]e S[anctae] M[atris]<br />

E[cclesiae] ex ictu sclopi accepto in d[ict]a publica platea anima[m] deo reddidit (…) 4 ;<br />

1 …inceptus sub die XIX Martij 1656; Rectoribus D. Jo[anne] Leonardo Pagliaro, D. Andrea<br />

Piperno, D. Antonio Portello, ac D. Francisco de Georgio Aversanis.<br />

2 … che non sono esclusive di questa parrocchia. Dappertutto, in città, v‟è il rischio che<br />

qualcuno è occisus per lo più ex ictu scoppitte e ciò di giorno e anche di notte, come nel caso<br />

registrato al f. 47 t. <strong>anno</strong> 1721 - 17 gennaio - Liber Mortuorum (…) EcclesiaeParochialis Sancti<br />

Pauli Civitatis Aversae ab <strong>anno</strong> 1703: “Benedictus Boe alienigena hic commorans in famulatu<br />

Ill.mi D[omini] D.Antonij de Fulgore ex Marchioni bus Ducentae (…) aetatis suae <strong>anno</strong>rum<br />

triginta circiter, sesquihora Noctis sclopi ictu percussus repente obijt (…)”. Ma v‟è anche chi<br />

muore come Leonardus ... (sic) etatis suae <strong>anno</strong>rum 25 c[ircite]r intra fines huius Parochiae<br />

moram trahens laetaliter (sic) percussus in Platea vulgo d[icitu]r alla chiazza di S. Paolo.<br />

3 Ibid., f. 79.<br />

4 In pratica una sparatoria in piena regola.<br />

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