anno 2007 - Istituto studi atellani
anno 2007 - Istituto studi atellani
anno 2007 - Istituto studi atellani
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
mentre lo stesso card. Richelieiu era un accanito giocatore di primiera, là dove in tutta<br />
Europa imperversava il gioco detto lanzicheneccho, più noto da noi come zecchinetto.<br />
Ad ogni modo, non essendo rassegnato ad avere un‟esistenza grama, Giulio si laurea in<br />
«utroque iure» e intraprende, anche grazie alla famiglia Colonna, la carriera nella<br />
diplomazia vaticana che lo porta a diventare Segretario della Legazione di Milano: un<br />
osservatorio privilegiato che gli permette di incontrare Richelieu e Père Joseph, la sua<br />
eminenza grigia, sedere alla tavola di Luigi XIII, fino ad ottenere da Urbano VIII il<br />
canonicato di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano, che gli garantiva una<br />
discreta rendita annua. Tuttavia Mazzarino non si sentì gratificato adeguatamente fin<br />
quando non fu incaricato di raggiungere Parigi, dove i salotti lo accolsero con curiosità<br />
ed interesse nel trascorrere delle serate tra arguzie intellettuali e discettazioni letterarie,<br />
magari seduti ad un tavolo da gioco, intorno al quale molte donne non esitavano ad<br />
impegnare le loro sostanze e all‟occorrenza anche il loro corpo al trente et quarante! E<br />
Mazzarino non mancò di distinguersi anche su questo versante, introducendo il gioco<br />
dell‟Haca, una specie di roulette con dodici numeri, che praticò anche a costo di<br />
indebitarsi. Poi arriva l‟ordine di spostarsi ad Avignone: qui l‟attendeva una vita senza<br />
scosse fin quando non fece ritorno a Roma, da dove andò via definitivamente con la<br />
nomina a Cardinale. Da lì parte la sua irresistibile ascesa che dura fino a quando<br />
trasferisce in Provenza sorelle, nipoti e “mazzarinette” per prepararne l‟ingresso a corte,<br />
anche attraverso adeguati matrimoni di interesse.<br />
Insomma Mazzarino appartiene a quella categoria di personaggi che h<strong>anno</strong> provocato<br />
giudizi tanto contrastanti da rendere quasi impossibile una sua specifica collocazione ed<br />
etichettatura, per quanto possa essere stato considerato furbo o ladro, spirito maligno o<br />
fuorilegge. Ad ogni modo, anche a costo di mancar di riguardo a Voltaire, Papa è<br />
convinto che il Card. Giulio «incarna più di ogni altro i pregi e i difetti dell‟uomo<br />
politico dell‟epoca barocca». Inoltre, governando le vicende politiche di quel tempo,<br />
diede forma concreta allo stato e soprattutto riuscì ad organizzare un paese come la<br />
Francia, liberandolo dalle insidie delle fazioni nobiliari e dalle invadenze della<br />
magistratura.<br />
Non è casuale che Il breviario dei politici, a lui attribuito, suggerisca tutte le prudenze e<br />
le astuzie dell‟uomo politico ma anche lungimiranti intraprese. Infatti, non è senza<br />
significato che, per rimuovere gli ostacoli sul cammino di capaci e meritevoli, (oggi<br />
esistono ancora la Biblioteca e l‟<strong>Istituto</strong> di Francia) il nostro abbia istituito la<br />
Fondazione del “Collegio delle Quattro Nazioni”. Era una sua specifica eredità che<br />
offriva ogni <strong>anno</strong> a sessanta tra i giovani più dotati la possibilità di completare gli <strong>studi</strong><br />
ed entrare a far parte della classe dirigente, senza soffrire i condizionamenti derivanti<br />
dal bisogno e dagli oscuri natali, ma facendo leva solo sull‟intelligenza e le capacità<br />
personali, sull‟intraprendenza e il desiderio di potere: guarda caso le cifre distintive del<br />
Mazzarino, che si faceva forte principalmente «dei pensieri grandi, degni di<br />
un‟ambizione senza limiti»!<br />
GIUSEPPE DIANA<br />
MARCO DE MARCO, L‟altra metà della storia, spunti e riflessioni su Napoli da<br />
Lauro a Bassolino, Guida, Napoli <strong>2007</strong><br />
Questo libro si sta imponendo all‟attenzione dei campani per la lettura disincantata che<br />
propone delle vicende di Napoli da Lauro a Bassolino. L‟ex vicedirettore dell‟Unità, da<br />
circa dieci anni direttore del Corriere del Mezzogiorno, inserto del Corriere della Sera,<br />
prova a leggere gli anni dal dopoguerra analizzando gli aspetti politici e amministrativi<br />
della vita comunale e regionale senza pregiudizi e senza lasciarsi influenzare dalla<br />
propaganda del maggiore partito della sinistra che, nel corso degli anni, ha creato una<br />
85