anno 2007 - Istituto studi atellani
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Durante il periodo rivoluzionario del 1799 Alessandro d‟Azzia divenne un acceso<br />
repubblicano e nel luglio del medesimo <strong>anno</strong> si rifugiò nella fortezza di Capua insieme<br />
al vescovo Michele Natale 18 , al canonico Francesco Perrini 19 e a don Carlo Pellegrini 20<br />
Giacobinismo napoletano, in Eadem, Esercito e società nell‟età rivoluzionaria e napoleonica,<br />
Napoli 1990, pp. 187-245.<br />
18 G. Iannelli, Cenni storici biografici di Monsignor Michele Natale, op. cit.; Michele Natale<br />
nacque in Casapulla, casale di Capua il 23 agosto 1751 da Alessandro e Grazia Monte; fu<br />
battezzato il 24 agosto nella Chiesa parrocchiale da don Stefano Peccerillo. Nell‟ottobre del<br />
1771 entrò come alunno nel seminario di Capua., dove ebbe come maestri padre Vincenzo<br />
Labini (uno dei più dotti uomini dell‟ordine dei Teatini, poi vescovo di Malta nel 1780) di<br />
Teologia dommatico-scolastica; Cosimo Aulicino di Teologia morale (parroco di S. Martino ad<br />
Iudaicam); Domenico Ferraiolo di Fisica e Geometria (parroco di S. Giovanni a Corte) anche<br />
lui coinvolto nelle vicende politiche del 1799; Paolo Pozzuoli di Logica e Metafisica (parroco<br />
di S. Antonio in Abbate, poi canonico penitenziere, rettore del Seminario e infine vescovi di S.<br />
Agata dei Goti nel 1792), Giovanni Stellato di Retorica (sacerdote di Casapulla, grecista e<br />
latinista di primo rango, poi canonico ed arcidiacono); Girolamo della Valle, maestro<br />
dell‟Umanità (sacerdote di S. Maria di Capua, sostituì il Pozzuoli, morto nel 1797 in proposta<br />
di vescovo); Francesco Rossi, maestro della Terza scuola; Alberto Fiordalise, maestro della<br />
Quarta scuola; Giovanni Addario e Giuseppe Sorvillo, maestri di canto Gregoriano; alla<br />
direzione degli <strong>studi</strong> sopraintendeva lo stesso arcivescovo Michele Maria Capace Galeota e i<br />
suoi vicari generali. Nell‟ottobre del 1786 fu nominato cappellano della Cappellania del<br />
Presepe nella Chiesa parrocchiale di Casapulla. Nel 1790 gli venne conferita una cappellania<br />
curata in Capua, in questa occasione ebbe la raccomandazione del re Ferdinando IV. Divenuto<br />
segretario del potentissimo arcivescovo e Cappellano Maggiore mons. Agostino Gervasio,<br />
strinse amicizia con le più illustri e nobili famiglie di Napoli, nominato anche precettore<br />
straordinario dei figli del re che si trovassero nella reggia di Napoli o di Caserta. Nel settembre<br />
del 1797 gli fu comunicata la sua nomina a vescovo di Vico Equense (la bolla apostolica del<br />
Papa Pio VI fu inviata in data 18 dicembre). Il 1° gennaio 1798 fu immesso nel possesso della<br />
diocesi di Vico Equense, ma entrò per la prima volta nella Chiesa di Vico l‟11 febbraio.<br />
Conquistato dalle idee repubblicane nel maggio del 1799 tentò di arringare il popolo del casale<br />
di Casapulla in occasione della patronale di S. Elpidio, ma fu espulso dal suo paese natale.<br />
Verso la fine di giugno con la caduta della Repubblica Napoletana tentò di salvarsi prima della<br />
reazione borbonica; fuggì prima nel casale di Caturano, poi a Curti presso la sorella; infine fu<br />
aiutato a portarsi nella fortezza di Capua, dove si ritrovò in compagnia di altri compromessi<br />
come il canonico Francesco Perrini di Curti, Carlo Pellegrini e Alessandro d‟Azzia di Capua. Il<br />
20 luglio, dopo la resa di Capua, uscì in divisa militare di cisalpino, insieme al Perrini, al<br />
Pellegrini e al d‟Azzia; giunti in Napoli e imbarcatosi su una nave inglese, fu riconosciuto da<br />
alcuni marinai della sua diocesi e fu tratto in arresto insieme ai suoi amici. Il Natale fu prima<br />
trasferito nel carcere della Vicaria poi al castello del Carmine. Fu condannato a morte dalla<br />
Suprema Giunta di Stato e la sua esecuzione avvenne al Largo del Mercato della città di Napoli<br />
il 20 agosto 1799: mons. Natale fu afforcato, insieme al sacerdote don Nicola Pacifico,<br />
Vincenzo Lupo, Domenico ed Antonio Piatti e donna Eleonora Pimentel Fonseca; mentre don<br />
Giuliano Colonna e don Gennaro Serra di Cassano furono decapitati. Il vescovo Natale scrisse:<br />
Lettera Pastorale ai suoi Diocesani, datata 30 aprile 1799, scritta dal cittadino Michele Natale,<br />
vescovo di Vico Equense e Presidente di quella Municipalità, e il Catechismo Repubblicano,<br />
datato anch‟esso 30 aprile 1799 (di cui una copia è conservata nella Biblioteca del Museo<br />
Campano di Capua).<br />
19 Francesco Perrini nacque il 18 dicembre del 1769 dal magnifico Nicola Perrino e Chiara<br />
Schiavo; fu battezzato coi nomi di Francesco Saverio Maria. Entrò nel seminario di Capua a 14<br />
anni il 5 marzo 1783 e ne uscì il 20 settembre del 1791, conseguendo la licenza<br />
dell‟arcivescovo mons. Agostino Gervasio, che gli consentì di <strong>studi</strong>are a Napoli con l‟obbligo<br />
di ritornare presso l‟arcivescovato capuano ogni volta che il Gervasio lo richiedesse.<br />
Quest‟ultimo, dopo averlo fatto sacerdote, il 1° novembre del 1793 lo nominò maestro di<br />
eloquenza; insegnò fino al 7 aprile 1797, data in cui fu promosso canonico diacono della<br />
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