libretto C.A. Badian partituurin mukaisena
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DELIO: Intesi dalla bocca d’Irena ch’ad Alvilda assai pesa l’esser serva ad altrui.<br />
ALFO: Lo so.<br />
DELIO: Mi dice che se finto e non vero fosse per avventura l’avvisato imeneo, tu debba<br />
accorto sollecitarne il fine, mentre forse potresti stringer ancor della fortuna il<br />
crine.<br />
249<br />
ALFO: Delio, te lo confesso: con la figlia d’Ernando vo’ mentir le mie nozze e già per<br />
essa ho spedito agl’alberghi.<br />
DELIO: Ernando, o sire, è prigioniero.<br />
ALFO: Ah, mi scordai poc’anzi di revocar l’arresto. A disciorlo da ceppi or va’, fa’<br />
presto.<br />
DELIO: Pronto.<br />
ALFO: Nel tempo istesso gli dirai che sospiro di veder il germano.<br />
250<br />
DELIO: Tuoi cenni ubbidirò, Giove sovrano.<br />
251<br />
252<br />
Al fin pietoso amore<br />
ti donerà mercé e goderà il tuo core il premio di tua fè.<br />
ALFO: Ma! Con passo interrotto in compagnia d’Irena calca la bella Alvilda il suol<br />
fiorito. Ad affrettar qui Gilde volo per eseguir l’inganno ordito.<br />
) 103 (