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10 specchio<br />
economico<br />
zia. D. Nei mesi passati si è addirittura<br />
prof<strong>il</strong>ato uno scontro di imprevedib<strong>il</strong>i<br />
conseguenze tra politica e Magistratura<br />
quando ai cittadini è stato rivolto<br />
un appello a manifestare in<br />
piazza contro i giudici. L’iniziativa è<br />
stata poi accantonata. È possib<strong>il</strong>e che<br />
tra due delle maggiori Istituzioni<br />
dello Stato, essenziali e indispensab<strong>il</strong>i<br />
per <strong>il</strong> Paese, si debba giungere a<br />
questo punto?<br />
R. L’Associazione che presiedo ha<br />
espresso in proposito «vivo sconcerto<br />
e grande preoccupazione». Giustamente<br />
è stato stigmatizzato quanto<br />
accaduto nei pressi del Tribunale di<br />
M<strong>il</strong>ano in occasione di un processo a<br />
carico del presidente del Consiglio.<br />
L’appello alla piazza, la denigrazione<br />
dei magistrati, <strong>il</strong> clima di crescente e<br />
organizzata ost<strong>il</strong>ità esibita dinanzi ai<br />
luoghi in cui ogni giorno migliaia di<br />
cittadini sono processati in nome della<br />
legge ed altre migliaia aspettano, e<br />
si aspettano, giustizia appaiono un<br />
tentativo di delegittimazione di un<br />
fondamentale potere dello Stato. Il risultato<br />
di tali azioni è solo un turbamento<br />
della serenità dei magistrati<br />
nell’esercizio delle loro funzioni.<br />
Principio fondamentale dello Stato<br />
democratico di diritto è la celebrazione<br />
dei processi nelle aule di giustizia,<br />
dove ad ogni imputato la Costituzione<br />
e le leggi assicurano diritti e garanzie<br />
processuali. La Magistratura<br />
italiana ha affrontato con alto senso<br />
dello Stato momenti tragici della storia<br />
repubblicana, ma gli spettacoli inscenati<br />
fuori dal Palazzo di giustizia<br />
non hanno precedenti nei Paesi democratici.<br />
D. Lo scorso settembre l’Associazione<br />
da Lei presieduta ha proclamato<br />
lo stato di agitazione contro la<br />
manovra economica. Quali sono le<br />
ragioni?<br />
R. Il Comitato direttivo centrale<br />
dell’Associazione ha espresso contrarietà<br />
alle misure contenute nella<br />
manovra economica approvata, che<br />
penalizzano esclusivamente i dipendenti<br />
pubblici senza colpire in alcun<br />
modo i possessori di grandi ricchezze<br />
e gli evasori fiscali, e senza intervenire<br />
sulle numerose fonti di spreco<br />
del denaro pubblico. In particolare, <strong>il</strong><br />
Comitato ha sottolineato l’evidente<br />
iniquità e la contrarietà al principio<br />
di eguaglianza e di parità contributiva<br />
del mantenimento del contributo<br />
di solidarietà per i redditi superiori<br />
ai 90 m<strong>il</strong>a euro solo per <strong>il</strong> pubblico<br />
impiego e dell’eliminazione dell’analoga<br />
previsione per i redditi dei privati,<br />
per i quali è previsto un prelievo<br />
di gran lunga inferiore, e per i<br />
redditi privati superiori ai 300 m<strong>il</strong>a.<br />
Per i magistrati tale misura si aggiunge<br />
agli ulteriori tagli e prelievi<br />
«Il Comitato direttivo<br />
centrale dell’Associazione<br />
Magistrati ha espresso<br />
contrarietà alle misure<br />
contenute nella manovra<br />
economica approvata,<br />
che penalizzano<br />
esclusivamente<br />
i dipendenti pubblici<br />
senza colpire in alcun<br />
modo i possessori<br />
di grandi ricchezze<br />
e gli evasori fiscali,<br />
e senza intervenire<br />
sulle numerose<br />
fonti di spreco<br />
del denaro pubblico»<br />
sulla retribuzione previsti dalle precedenti<br />
manovre economiche. Il Comitato<br />
direttivo centrale dell’Associazione<br />
ha proclamato pertanto lo<br />
stato di agitazione della categoria e<br />
annunciato l’attuazione, insieme con<br />
le organizzazioni del pubblico impiego,<br />
di iniziative locali e nazionali<br />
dirette a sensib<strong>il</strong>izzare l’opinione<br />
pubblica sulla grave iniquità della<br />
manovra e sulla pericolosa e costante<br />
delegittimazione della funzione<br />
pubblica. E ha dato mandato alla<br />
Giunta esecutiva centrale di organizzare,<br />
eventualmente in accordo con<br />
le altre associazioni, ricorsi giurisdizionali<br />
sul contributo di solidarietà.<br />
D. E <strong>il</strong> vostro giudizio sulle misure<br />
dirette alla lotta all’evasione fiscale<br />
in generale?<br />
R. Mancano norme veramente efficaci.<br />
Negli anni passati l’evasione<br />
fiscale è stata favorita dai ripetuti<br />
provvedimenti di condono. Nessun<br />
intervento risulta inoltre adottato<br />
per svolgere un’effettiva azione contro<br />
la d<strong>il</strong>agante corruzione nei settori<br />
pubblico e privato, causa principale<br />
degli sprechi nella Pubblica Amministrazione<br />
e della diffusione di<br />
patrimoni <strong>il</strong>leciti.<br />
D. Per quale motivo avete criticato<br />
l’avvio, da parte del Ministero della<br />
Giustizia, di ispezioni dirette ad accertare<br />
<strong>il</strong> comportamento di alcuni<br />
Uffici giudiziari?<br />
R. Per una possib<strong>il</strong>e interferenza di<br />
queste nelle indagini. Siamo infatti<br />
perplessi e preoccupati per l’iniziati-<br />
va del ministro della Giustizia di disporre<br />
ispezioni nelle Procure di Napoli<br />
e di Bari. L’inchiesta amministrativa<br />
affidata agli ispettori ministeriali<br />
può interferire sullo svolgimento<br />
dell’attività giudiziaria. È vero<br />
che si tratta di un’iniziativa rientrante<br />
tra i poteri del ministro, ma<br />
per le modalità e i tempi in cui è stata<br />
avviata rischia di alterare <strong>il</strong> corretto<br />
rapporto tra le attività di indagine<br />
degli Uffici di Procura e <strong>il</strong> potere<br />
ispettivo del ministro.<br />
D. Non siete d’accordo neppure<br />
sulle modifiche alle norme di procedura<br />
relative alle testimonianze nei<br />
processi. Quali sono i motivi?<br />
R. Le modifiche al Codice di procedura<br />
penale sull’ammissione delle<br />
prove in dibattimento, sulle quali <strong>il</strong><br />
Governo ha posto la questione di fiducia,<br />
avranno effetti devastanti sul<br />
funzionamento dei processi penali,<br />
perché potranno determinare di fatto<br />
la paralisi di tutti i dibattimenti attualmente<br />
pendenti. Con le nuove<br />
disposizioni, infatti, verrebbe eliminata<br />
la possib<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> giudice di<br />
escludere l’ammissione di prove manifestamente<br />
superflue o irr<strong>il</strong>evanti,<br />
mentre potranno essere escluse solo<br />
quelle «non pertinenti». Chiunque<br />
comprende che in questo modo <strong>il</strong> difensore<br />
dell’imputato potrebbe chiedere<br />
e ottenere l’ammissione di un<br />
numero indefinito di testimoni sulla<br />
medesima circostanza, purché non<br />
manifestamente «non pertinente».<br />
D. Che cosa potrebbe avvenire in<br />
casi del genere?<br />
R. Un esempio: l’imputato che volesse<br />
dimostrare come prova d’alibi<br />
la sua presenza in una città diversa<br />
da quella nella quale è avvenuto <strong>il</strong><br />
fatto, potrebbe chiedere e ottenere la<br />
citazione, come testimoni, di tutti gli<br />
abitanti di quella città, senza alcuna<br />
possib<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> giudice di escludere<br />
uno o più testimoni. Ancora: l’imputato<br />
in un processo per uxoricidio<br />
potrebbe chiedere e ottenere l’ammissione,<br />
come testimoni, di tutti gli<br />
amici, parenti e conoscenti sull’esistenza<br />
del vincolo coniugale tra lui e<br />
la vittima, prova questa pertinente<br />
ma altrettanto manifestamente superflua.<br />
Si tratta pertanto dell’ennesima<br />
legge finalizzata a interferire su<br />
procedimenti giudiziari in corso, anche<br />
a costo di paralizzare la macchina<br />
giudiziaria e di esporre al ridicolo<br />
l’intero sistema. L’Associazione Nazionale<br />
Magistrati ha <strong>il</strong> dovere di denunciare<br />
che con queste norme non<br />
sarà più possib<strong>il</strong>e celebrare alcun<br />
processo in Italia e che gli imputati<br />
anche di fatti gravissimi saranno prima<br />
inevitab<strong>il</strong>mente scarcerati per la<br />
decorrenza dei termini di custodia<br />
cautelare e poi prosciolti per prescrizione.<br />
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