libretto - Azione Cattolica Vicenza

STORY
che il sogno di molti giovani era proprio quello di partir cavaliere, per
entrar nella Storia, quella con la esse maiuscola! Tra costoro v’era
anche il nostro Francesco…
(Entra Pietro di Bernardone con tante stoffe. Madonna Pica è seduta
e legge un libro)
PdB: Stoffe di qua, stoffe di là, sono il più fashion della citàààà!
Uuuuh ma che bei broccati che ho comprato da quel mercante di
Damasco! E li ho pagati una miseria! Sono proprio un abile mercante!!
Ora però bisogna venderli bene altrimenti puf! Niente guadagno!
E il guadagno è tutto, eheheh…per fortuna ho già trovato un acquirente:
messer Gentiluccio, che sta preparando i cavalieri che partono
per la guerra tra Assisi e Perugia!
MP : Oh, i prodi cavalieri…come Orlando…Oh, Durlindana, come
sei tersa e bella!
PdB: Ma basta con queste cavolate!! Orlando...puah! A me basta
che il Gentiluccio mi paghi, e bene possibilmente! E poi che razza di
nome per una ragazza, Durlindana…
MP: Oh mon Dieu, Pierre, non era una ragazza!! Era la sua spada!!
PdB: Siamo a posto, questo parlava con le spade…vabbè lasciamo
perdere! Chiamami Francescco piuttosto! Manderò lui dal Gentiluccio,
vediamo come se la cava e se è un degno figlio di suo padre!
F (entra con aria scanzonata): Mi hai fatto chiamare, paparino?
PdB: Oh eccoti Francesco, senti, porta questi broccati al Gentiluccio
(glieli dà) e fatti pagare almeno duecento fiorini al metro ok? Mi raccomando…
F: Ok papi! Vado!
(Esce e poi rientra)
F: Fatto, 300 fiorini al metro, mio padre sarà contento…però cavoli
che fighi quei cavalieri…loro sì che sono dei grandi, loro combattono
contro il nemico e difendono le città, io al massimo combatto contro
l’oste per farmi fare lo sconto sulla birra…no, sono stanco di fare
una vita mediocre!! Io voglio di più, voglio il meglio! Ho deciso: parto
cavaliere! Papi!
PdB (entra assieme a Madonna Pica): Oh eccolo! Allora???
74
Io ho...
dunque sono
OBIETTIVO
Far riflettere il ragazzo sull'essenzialità
della Parola. Essa ci guida nella
nostra vita quotidiana, in particolare
nelle relazioni con gli altri e con
le cose.
ATTEGGIAMENTO
POVERTÀ IN SPIRITO
La povertà in spirito non significa
affatto disprezzo dei beni materiali
ed esaltazione della miseria e dell'indigenza.
La povertà in spirito ci
suggerisce invece un uso consapevole
delle cose materiali avendo
sempre come punto di riferimento
la Parola . Inoltre questo atteggiamento
sottolinea l'importanza del
dono di quelle relazione che non
sono scelte, chieste o imposte. Importante
risulta allora la restituzione
dei doni avendoli fatti fruttare.
In questa giornata è indispensabile
quindi far riflettere i ragazzi sull'essenzialità
della Parola, la vera luce
nella vita quotidiana, in particolare
nelle relazioni con gli altri e nel
rapporto con le cose materiali.
23
3°
“Si ricordino i ministri e i servi che dice il Signore: Non sono venuto per essere servito,
ma per servire; e, poiché a loro è stata affidata la cura delle anime dei fratelli, se
qualcuno di essi si perdesse per loro colpa e per il loro cattivo esempio, nel giorno
del giudizio dovranno rendere ragione davanti al Signore nostro Gesù Cristo”.
ATTIVITÀ DEL MATTINO
AGGANCIO STORIA: Francesco,
guarito dalla malattia, inizia a rendersi
conto che la ricchezza e la
gloria non gli danno la felicità, e
decide di donare le preziose stoffe
di suo padre ai poveri, per essere
libero e mettersi alla ricerca dell’Essenziale.
CACCIA ALLE RELAZIONI
SCOPO: Il ragazzo capisce che le
relazioni vanno conquistate, vissute
e gioite
MATERIALE: Cartoncini con i simboli
corrispondenti alle sillabe (per
ogni sillaba fare 4 cartoncini); biglietti
con le indicazioni per i luoghi
da trovare; 16 sassi; bende; immagine
tagliata in pezzi; stereo+cd
con canzoni-bans; 2 puzzle uguali
DURATA: 2 ore
SVOLGIMENTO: Il gioco consiste
in una classica caccia al tesoro. Il
gioco inizia con la suddivisione dei
sei gruppi in quattro grupponi. Ad
ogni gruppo viene consigliato un
biglietto con il luogo da trovare.
In ogni posto ci sarà poi un educatore
che presenterà la prova e con-
3