libretto - Azione Cattolica Vicenza

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4 zia-coppietta, quella di due amici che vogliono stare insieme solo loro due e facilmente si appartano. Sono preoccupati del loro rapporto di amicizia e si vietano di avere altri amici; amiciziabranco, quella più pericolosa. Il branco è quel gruppo di ragazzi al quale è possibile appartenere solo se ci veste in un certo modo, o se si parla in un certo modo, o se si fanno certe cose… altrimenti si è fuori dal branco. Quelli del branco non sono amici ma compagni di sventura. Purtroppo dentro il branco ognuno paga l’alto prezzo di perdere la propria originalità e la propria intelligenza per appartenerci. • con la proposta dell’ascolto di alcune canzoni che parlano dell’amicizia (La regola dell’amico degli 883; In segno d’amicizia di Eros Ramazzotti…); in queste caselle i ragazzi devono commentare il testo della canzone sottolineando le frasi che maggiormente li colpiscono • vuote o che invitano a ritirare i dadi o con pegno (senza lo scacco premio). UNA STORIA D’AMICIZIA Si propone una seconda attività da alternare eventualmente ad una passeggiata o del tempo libero impegnato con giochi popolari. Questa attività potrebbe essere proposta anche come serata. SCOPO: ascolto di una storia di amicizia per confrontarsi sulla bellezza e sulla fatica di essere amici SVOLGIMENTO: Viene proposta la visione del film IO NON HO PAURA o di alcuni spezzoni. È la storia di un’amicizia tra due ragazzi che nasce e si svolge nella situazione drammatica del rapimento di uno dei due e il tentativo dell’altro di liberarlo. È la storia fra due estranei ma che vinta la paura diventano amici: Michele e Filippo si avvicinano progressivamente attraverso le fasi della scoperta, dell’incontro, della conoscenza , della crescita nel rapporto con l’altro, della messa in comune, della relazione amicale. I due amici avvicinandosi si trasformano anche nella propria identità. Potrebbe seguire una discussione e una mappa di sintesi per evidenziare le tappe di quest’amicizia, i comportamenti e i sentimenti dei protagonisti. In fine qualcuno potrebbe raccontare quale di queste fasi o sentimenti sente di aver vissuto nella sua esperienza di amicizia. Possibile alternativa: BASTA GUAR- DARE IL CIELO di Peter Chelsom, Stati Uniti, 1998. ALL’EREMO -Il tempo di deserto è stato un tempo di discernimento? 36 -Come vivi le tue amicizie? -C’è fraternità, rispetto e fiducia con i tuoi amici?E qui al campo come stai vi; se nelle occasioni precedenti eravate stati piuttosto prudenti, adesso toccate la nuova mano con maggiore coraggio. Stabilite il contatto in un modo diverso da quello che usate solitamente nella vostra vita normale... Cercate di rendervi conto se e quanto è utile e adeguato il vostro modo consueto di stabilire un contatto... Fate attenzione a quanto il vostro partner vi viene incontro in questo esperimento. Vi incoraggia? In che modo lo fa? Fino a che punto voi permettete all'altro di conoscere la vostra mano? (1 minuto). Adesso continuate ad esplorare la mano del vostro compagno e contemporaneamente aprite gli occhi. Guardatevi l'un l'altro mentre continuate ad avere un contatto con le vostre mani. Cosa succede adesso? Come vivete il doppio contatto di mani ed occhi? Questa volta potete voi stessi decidere quando è il momento di congedarvi. Quando vi viene voglia di salutare il vostro partner? In che modo vi separate l'uno dall'altro? In che modo siete soliti invece congedarvi da qualcuno? Cosa significa adesso per voi separarvi dal vostro partner? Quelli di voi che già si sono separati ricomincino a camminare. Mettetevi ora seduti al vostro posto e, sempre mantenendovi concentrati su voi stessi, riflettete in silenzio su queste domande... Di quali contatti vi ricordate? Quali stati d'animo conservate ancora vivi in voi? Quali contatti sono stati particolarmente importanti per voi? Quali sono stati particolarmente difficili? Come siete riusciti a portare a termine il doppio compito di conoscere l'altro e di farvi esplorare? Quanto avete scoperto sul vostro partner? In che modo si differenziano le diverse mani? Cosa avete scoperto riguardo lo stile con il quale interagite e la maniera con cui il vostro partner comunicava con voi? Cosa ha significato per voi chiudere gli occhi? Come avete percepito il contatto? Come vi siete salutati? Adesso avete 15 minuti di tempo per valutare questo esperimento. Parlate della vostra esperienza con gli altri componenti del vostro piccolo gruppo... (15 minuti). Approfondimento • Quando mi sono sentito particolarmente bene? Quando invece mi sono sentito particolarmente teso/a? • Come ho vissuto i contatti con gli uomini in confronto con quelli con le donne? • Fino a che punto sono stato in grado di concentrarmi su quello che la mia mano percepiva? • Fino a che punto ho fatto congetture sulle reazioni e sui sentimenti degli altri e ho interpretato le situazioni? • Che ruolo svolge il contatto fisico nel mio modo di comunicare? Tratto da “Via Libera” bimestrale n°2-3 marzo – giugno 2004 dei Frati Minori Cappuccini del Veneto — Friuli V.G. (“Un corpo mi hai preparato. Il mio corpo: meraviglioso dono di Dio” di Gianni De Rossi, Edizioni Messaggero Padova 61 6
6 CONTATTO CON LE MANI In questo gioco potrete verificare quello che succede quando voi, nel salutare, vi avvicinate davvero ad un'altra persona, non soltanto dandovi la mano per scambiarvi un saluto fuggevole, bensì stabilendo un più lungo contatto con le mani. Adesso cominciate a girare intorno. Durante tutto l'esperimento dovete assolutamente evitare di parlare. Se voi tacete potete percepire meglio in che modo vi state comportando, e prestare maggiore attenzione alle vostre sensazioni... Concentratevi adesso, mentre continuate a girare tutt'intorno, sugli altri componenti del gruppo... Procedete molto lentamente... Quando vi avvicinate o passate davanti a qualcuno, considerate con attenzione la persona che vi sta vicina e cercate di chiarirvi bene fino a che punto riuscite in questo modo ad avere un'immagine espressiva dell'altro... Ognuno di noi utilizza i propri occhi per orientarsi nel mondo. Che informazioni riuscite ad ottenere in questo modo?... Che cosa resta poco chiaro? (pausa 30 secondi). Adesso vorrei proporvi un altro modo di avere un contatto con l'altro, cioè con la mano. Mentre continuate lentamente a girare tutt'intorno, date la mano destra alle persone che incontrate. Cercate di stabilire un contatto con questo breve tocco. Ma non fermatevi, bensì continuate a camminare… Se in qualche parte non riuscite a passare perché là ci sono altri componenti del gruppo, cambiate la vostra direzione e cercate altre strade dove possiate procedere rapidamente e senza ostacoli. Cosa provate durante questi rapidi contatti con le mani? Fino a che punto potete dare ascolto all'altro? Cosa invece non vi riesce di fare? Continuate a tenere a mente che non dovete parlare... (pausa). Adesso rimanete vicino alla persona alla quale state dando la mano in questo momento, o alla quale vi accingete a darla... Chiudete bene gli occhi e cercate in qualche modo di conoscere meglio la mano del vostro partner. State a vedere quanto riuscite a scoprire del vostro partner in questa maniera... Come è al tocco l'altra mano? Quali sono le sue caratteristiche particolari? Cosa fa la vostra mano? Come procede? (pausa). Adesso aprite gli occhi e osservate il vostro partner... Cosa vedete ora?.. Vedete il vostro partner in una certa misura in modo diverso da come lo vedevate prima? Senza parlare congedatevi dal vostro compagno e proseguite... Ricominciate adesso a girare, dando la mano in modo veloce alle persone che incontrate muovendovi ... (1 minuto). Adesso fermatevi ancora una volta vicino alla persona che si trova in questo momento vicino a voi. Chiudete di nuovo gli occhi e cercate di conoscere meglio questa mano... Concentratevi sulla vostra mano e su quella del partner; lasciate scorrere tutta la vostra energia fisica nella vostra mano. Cercate di non riflettere su quello che questo contatto significhi; tanto meno dovete mettervi ad almanaccare su quello che l'altro pensa o sente. Registrate semplicemente le esperienze che la vostra mano fa con la mano dell'altro... Come è al tocco questa mano? Quanto è grande? Che struttura ha la pelle? E la muscolatura? Quale è la temperatura di questa mano? Come si muove? Cosa fa la vostra mano? (2 minuti). Adesso aprite di nuovo gli occhi e osservate il partner... Scoprite qualcosa di cui prima non vi eravate resi conto? Salutatevi ora reciprocamente e continuate a camminare... Gironzolate tutt'intorno e date brevemente la mano alle persone che vi capita di incontrare... E adesso fermatevi ancora una volta vicino alla persona accanto alla quale vi trovate in questo momento... Chiudete gli occhi e cercate di esaminare anche questa mano... Cercate di trovare nuovi modi per stabilire un contatto e per conoscervi meglio reciprocamente. Se finora con i partner precedenti siete rimasti piuttosto passivi, cercate di essere ora più atti- 60 vivendo le nuove relazioni? CELEBRAZIONE Non c’è in quanto si è celebrata l’Eucarestia al termine del deserto SERATA MATERIALE DELLA GIORNATA • 3-4 sagome per ragazzo che rappresentino dell’attrezzatura da montagna ◊ nastro bianco-rosso, • elenco prove-attività, • picchetti o segnali stradali, • un dado direzionale • un dado numerato per ciascun gruppo • materiale per eventuali prove; • pedine degli scacchi • Cd e testi di canzoni d’amicizia • Stereo portatile • Dvd del film IO NON HO PAURA ◊ materiale fornito dal centro diocesano • materiale da procurarsi 37 4
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