libretto - Azione Cattolica Vicenza

STORY
castello marcondirondirondààààà!!
Ohibò! Chi sono questi baldi messeri e queste gentili pulzelle? Comecomecome?
I giovin quattordicenni dell’ACR?!? I miei ossequi!
Quale onore! (si inchina) Eh? Chiedete chi sono io? Ebbene, vò a
presentarmi or ora: sono Canterello il menestrello! (si inchina di
nuovo) Vivo qui, ad Assisi, verde cittadina nel cuore dell’Umbria, e
canto le meravigliose gesta di dame e cavalieri; e oggi vi voglio narrare
la meravigliosa historia di un baldanzoso giovin signore della
mia città: Francesco!
(Esce. Entrano tre scanzonati amici)
Amico 1: Oh ragazzi, Francesco è proprio un figo, cavoli…
Amico 2: Mamma mia quanto hai ragione! Tutte quelle fi…gliole che
gli girano attorno…vorrei io!
Amico 3: E poi ha un gusto per le birre e i vinelli! Sa sempre consigliare
i migliori…e l’oste ringrazia! (ridono)
Amico 2: A proposito, è l’ora giusta per un aperitivo, andiamo a
chiamarlo!
(Vanno verso una porta e bussano)
Amici (assieme): Cescooo ci sei?? Dai che andiamo all’osteria!
Francesco (affacciandosi a una finestra, o dal balcone, o dalla porta):
Ueilà ragazzi! All’osteria? Beh solo se andate in una degna di
questo nome…e ben frequentata (strizza l’occhio)! Lo sapete che io
sono difficile! Voglio solo il meglio!
Amico 1: Eh lo sappiamo, Cesco! Anzi: Francesco di Pietro di Bernardone!
Non perdi occasione per tirartela!
PdB (affacciandosi anche lui): E ha ragione! Io, dico IO, sono Pietro
di Bernardone, il più bravo e famoso mercante di stoffe della città!!
E anche il più ricco (ridacchia)…Mio figlio Francesco non poteva
che essere il fior fiore dei giovani di Assisi (gli dà una pacca sulla
spalla) E fa bene a tirarsela, tutti devono sapere che questo giovanotto
è figlio mio!
F: (facendo un piccolo inchino) Merci, mon père…
PdB: Ecco, basta che non ti metti a parlare francese…questa è tutta
colpa di tua madre!!
Madonna Pica (affacciandosi): François?!?
72
Il professore di filosofia, in piedi davanti alla
sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata
vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di
circa 3 cm di diametro.
Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore
fosse pieno ed essi risposero di si.
Allora il professore tirò fuori una scatola piena
di piselli, li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente.
Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati
tra i vari sassi.
Ancora una volta il professore chiese agli studenti
se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una
volta, dissero di si.
Allora il professore tirò fuori una scatola piena
di sabbia e la versò dentro il vasetto.
Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio
vuoto lasciato e coprì tutto. Ancora una volta il
professore chiese agli studenti se il vasetto fosse
pieno e questa volta essi risposero di si, senza
dubbio alcuno.
Allora il professore tirò fuori, da sotto la scrivania,
2 bicchieri d’acqua e li versò completamente
dentro il vasetto, inzuppando la sabbia.
Gli studenti risero.
"Ora"- disse il professore non appena svanirono le
risate-" Voglio che voi capiate che questo vasetto
rappresenta la vostra vita.
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