libretto - Azione Cattolica Vicenza
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Mi progetto<br />
da Dio<br />
“Con fiducia l’uno manifesti all’altro le proprie necessità perché l’altro gli trovi le cose<br />
necessarie e gliele dia. Ciascuno ami e nutra il suo fratello (e sorella) come la madre<br />
ama e nutre il proprio figlio, in tutte quelle cose in cui Dio gli darà grazia” (cfr Rm 14,3<br />
e 1Ts 2,7).<br />
OBIETTIVO<br />
Il ragazzo, dopo aver vissuto l’esperienza<br />
associativa di ragazzo protagonista<br />
nel cammino del campo,<br />
risponde con gioia e diventa testimone.<br />
ATTEGGIAMENTO<br />
RESPONSABILITÀ<br />
Essere responsabili significa essere<br />
capaci di rispondere in maniera abile<br />
ed appropriata a qualsiasi evento.<br />
Non è solamente l’essere chiamati a<br />
rispondere delle conseguenze dannose<br />
delle proprie azioni, ma soprattutto<br />
l’essere in grado di agire in<br />
maniera efficace a seconda delle circostanze.<br />
I ragazzi hanno già, in<br />
qualche maniera, sperimentato questo<br />
atteggiamento scegliendo di partecipare<br />
al campo: la loro infatti è<br />
stata una risposta ad una chiamata<br />
rivolta ad essi. Nel corso di questa<br />
giornata i ragazzi saranno chiamati,<br />
durante le attività di verifica, ad analizzare<br />
come hanno saputo rispondere<br />
a questa chiamata, e ad<br />
impegnarsi a rispondere in maniera<br />
adeguata alle prossime chiamate che<br />
il percorso personale di ognuno rivolgerà<br />
loro, prima fra queste la<br />
62<br />
7°<br />
possibilità di partecipare ad un gruppo<br />
Giovanissimi.<br />
ATTIVITÀ DEL MATTINO<br />
AGGANCIO STORIA: Francesco si reca<br />
al monte della Verna per pregare in<br />
intimità con Dio. Qui, durante un intenso<br />
momento di preghiera, riceve<br />
le stimmate.<br />
VERIFICA DEL CAMPO<br />
E’ l’ultimo giorno pertanto ragazzi<br />
ed educatori possono manifestare un<br />
po’ di stanchezza, quindi, per vivere<br />
il tempo di questa mattinata in modo<br />
più disteso, la verifica può essere<br />
fatta semplicemente per gruppi seguendo<br />
i punti di discussione sotto<br />
indicati<br />
SCOPO: invitare i ragazzi a riflettere<br />
su come hanno vissuto il camposcuola,<br />
conoscere il loro giudizio sulle<br />
diverse aree proposte e i loro suggerimenti<br />
per migliorare il campo.<br />
MATERIALE: Strisce di carta di dimensioni<br />
ca. 15x5 cm (una per ragazzo);<br />
penne o matite<br />
LUOGO: presso il ritrovo abituale<br />
dei vari gruppi.<br />
te da una casella diversa posta sui<br />
due lati opposti del campo da calcio<br />
come fossero diversi pedoni (ad esempio<br />
via Fontebella in A1, via della<br />
Rocca in A3). Ogni squadra possiede<br />
un dado direzionale (su ciascuna<br />
faccia uno dei seguenti termini:<br />
destra, sinistra, avanti, indietro e<br />
due caselle oscurate) e un dado numerato<br />
da uno a sei; quindi al tiro<br />
dei dadi uno indicherà quale direzione<br />
prendere in linea retta, l’altro<br />
di quante caselle spostarsi. Nel caso<br />
in cui lo spostamento non sia possibile,<br />
numero troppo alto che porterebbe<br />
fuori scacchiera o mancata<br />
direzione (facce oscurate), si ritira<br />
uno dei due dadi fino ad ottenere<br />
una posizione accessibile.<br />
Ciascuna casella della scacchiera prevede<br />
un’attività inerente l’amicizia o<br />
un pegno (le attività possono essere<br />
duplicate più volte per riempire la<br />
scacchiera) e in esse vi sarà scritta<br />
l’attività e il materiale per svolgerla,<br />
magari su un cartello tipo picchetto.<br />
Al termine di ogni attività, se svolta<br />
al meglio, il gruppo riceve una pedina<br />
degli scacchi di “potere” (re o<br />
regina o cavaliere o torre) se invece<br />
la prova viene superata in modo<br />
mediocre riceve un pedone. Nel caso<br />
in cui l’attività sia già stata svolta,<br />
si ritirano i dadi. Vince chi conquista<br />
più scacchi di potere ed ha quindi<br />
riconosciuto il bello e le fatiche dell’amicizia.<br />
Proposta di caselle/attività:<br />
• con segnale di divieto (divieto di<br />
35<br />
transito, sosta,…); in queste caselle<br />
i ragazzi devono indicare ciò<br />
che è da evitare nell’amicizia. I<br />
ragazzi riflettono su un episodio<br />
dove hanno usato una “frase pirata”<br />
(ad es. “sei proprio uno scemo”,<br />
“taci stupido”, “cretino”,<br />
“non sei capace di fare niente”,<br />
…) e attraverso una scenetta, individuano<br />
altre frasi che potrebbero<br />
sostituire quella pirata, meno<br />
pesanti e che facilitino l’amicizia.<br />
• con segnale di obbligo (obbligo<br />
di direzione, precedenza,…); in<br />
queste caselle i ragazzi dovranno<br />
indicare ciò che aiuta a costruire<br />
l’amicizia inventando o modificando<br />
le parole di una canzone,<br />
una poesia,…<br />
• con segnali che indicano pericolo<br />
(dosso, curva,…); in queste caselle<br />
i ragazzi devono indicare una<br />
difficoltà da affondare nell’amicizia<br />
e pagano pegno con un’attività<br />
fisica.<br />
• con descritte alcune situazioni frequenti<br />
che i ragazzi trovano nelle<br />
amicizie: in queste caselle devono<br />
riflettere e indicare come affronterebbero<br />
queste situazioni: 1. amicizia-cestino<br />
dei rifiuti, quella<br />
di due amici dei quali uno parla<br />
sempre e l’altro serve da recipiente<br />
nel quale il primo amico può<br />
mettere tutte le parole che vuole;<br />
2. amicizia-marmellata, quella di<br />
due amici dei quali uno è sempre<br />
incollato all’altro in maniera appiccicosa,<br />
proprio come la marmellata.<br />
Quell’amico che sta sempre<br />
incollato non sa stare in piedi<br />
con le proprie gambe; 3. amici-<br />
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