libretto - Azione Cattolica Vicenza
libretto - Azione Cattolica Vicenza
libretto - Azione Cattolica Vicenza
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
6<br />
− Prova del cuoco: identificare gli<br />
ingredienti di una bevanda misteriosa<br />
− Puzzle notturno<br />
− Disegnare un lupo nel miglior<br />
modo possibile<br />
Le provviste potrebbero essere le<br />
seguenti:<br />
Patate<br />
Acqua<br />
Galline<br />
Pecore<br />
Biglietto (servirà per l’ultima fase)<br />
Le quantità sono a discrezione dell’equipe.<br />
A voi decidere se assegnare<br />
quantità uguali a tutti i gruppi o se<br />
differenziare, purché il totale delle<br />
provviste rimanga lo stesso per tutti,<br />
ad es. 10.<br />
Oltre ai venditori, altri personaggi<br />
popoleranno l’area di gioco, disturbando<br />
i ragazzi e rallentando il loro<br />
cammino. E’ importante che<br />
questi personaggi siano confondibili<br />
con i venditori: ad esempio,<br />
se i venditori portano un<br />
sacco, anche i “disturbatori” dovranno<br />
portarlo. A differenza<br />
dei venditori, i disturbatori possono<br />
“prendere” i ragazzi, anche<br />
se questi non li chiamano.<br />
Starà all’astuzia degli educatori<br />
che interpretano i disturbatori farsi<br />
credere dei venditori e non farsi<br />
scoprire subito nell’approcciare i<br />
ragazzi (ad es. non correre incontro<br />
a un gruppo, ma restare fermi imitando<br />
il comportamento del venditore<br />
fino a quando i ragazzi non<br />
sono a tiro). Ci sono due tipi di disturbatori:<br />
a) Gli spauracchi: fanno paura ai<br />
ragazzi e fanno scontare loro<br />
un pegno<br />
b) I mendicanti: chiedono ai ragazzi<br />
una delle loro provviste<br />
L’equipe presti attenzione a bilanciare<br />
opportunamente la presenza in<br />
gioco dei venditori e dei disturbatori.<br />
Ad esempio, è bene che i venditori<br />
non si facciano vedere subito, ma<br />
restino un po’ più nascosti all’inizio<br />
del gioco, per poi rendersi più o meno<br />
visibili in base all’andamento del<br />
gioco (se vedono che i ragazzi conquistano<br />
le provviste troppo facilmente<br />
si nasconderanno ed entreranno<br />
in azione più mendicanti, viceversa<br />
se i ragazzi sono in difficoltà<br />
nell’accumulo delle provviste).<br />
La fase finisce quando un gruppo ha<br />
recuperato tutte le provviste. A questo<br />
punto il gruppo dovrà raggiungere<br />
la campana del villaggio e suonarla.<br />
Il capocampo controlli che il gruppo<br />
che suona abbia tutte le provviste e<br />
che si sia mosso in maniera compatta<br />
(non vale se uno solo va a suonare<br />
la campana mentre gli altri sono ancora<br />
lontani). Vigilare anche sul corretto<br />
utilizzo della campana.<br />
Al suono della campana tutti i gruppi<br />
si riuniscono davanti alla casa.<br />
FASE 3: LA PAROLA<br />
Arriva Francesco e afferma che riempire<br />
le dispense del lupo non è sufficiente:<br />
bisogna fargli capire che è amato<br />
e che può essere perdonato,<br />
solo così si fiderà degli Egubini. Per<br />
58<br />
La mia casa<br />
dov'è?<br />
OBIETTIVI:<br />
Il ragazzo conosce se stesso riscoprendo<br />
e valorizzando il rapporto<br />
con i suoi genitori<br />
ATTEGGIAMENTO<br />
FRATERNITÀ (nel nome di Gesù)<br />
Dal vocabolario si legge:<br />
“Fraternità: sentimento di affetto simile<br />
a quello che lega i fratelli; amicizia<br />
disinteressata”. Sicuramente<br />
questa è una buona definizione generale<br />
del termine che apre lo<br />
sguardo verso quella che è la Fraternità.<br />
Ma, nella giornata di oggi, si<br />
vuole vivere non una fraternità<br />
qualsiasi, ma la Fraternità nel nome<br />
di Gesù.<br />
La Fraternità si manifesta in un amore<br />
reciproco che porta alla dissoluzione<br />
dei contorni dell’individualismo,<br />
aprendo nuovi orizzonti, considerando<br />
fratello ogni uomo. Per<br />
questo la fraternità può essere definita<br />
come: l’essere fratelli per scelta,<br />
per vocazione.<br />
Gesù ha accolto in sè questo atteggiamento,<br />
prendendo parte alla sorte<br />
umana, dapprima facendosi uo-<br />
39<br />
5°<br />
“Tutti i fratelli non abbiano in questo mondo potere o dominio, soprattutto fra di<br />
loro. Come infatti dice il Signore nel Vangelo: i principi della nazioni…(cfr Matteo<br />
20,25-27). Nessun fratello faccia del male o dica del male ad un altro; anzi per carità<br />
di spirito volentieri servano e si obbediscano vicendevolmente”.<br />
mo, poi morendo in croce rimanendo<br />
fedele all’uomo, suo fratello.<br />
La fraternità però non deve essere<br />
idealizzata fino ad essere portata all’astratto,<br />
altrimenti si rischia di amare<br />
una cosa lontana, e dimenticarsi del<br />
vicino. Troppe sono le metropoli abitate<br />
da milioni di eremiti. Quindi<br />
per vivere appieno la Fraternità nel<br />
nome di Gesù, occorre riscoprire<br />
l’importanza della relazione nella vita<br />
dell’uomo, come intreccio che lega<br />
ogni essere vivente. Una relazione<br />
che nasce da Dio che in principio è<br />
Verbo, relazione.<br />
I ragazzi sperimentano in primis l’ateggiamento<br />
della fraternità in famiglia<br />
dove possono riconoscerne le<br />
fatiche e le possibilità.<br />
Percorso Biblico: Matteo 20, 25-28<br />
ATTIVITÀ DEL MATTINO<br />
AGGANCIO STORIA: Chiara ha deciso:<br />
vuole seguire Francesco. I suoi genitori<br />
però non vogliono saperne, e<br />
Chiara decide di fuggire in segreto,<br />
accompagnata dalla sorella Agnese.<br />
Francesco, accertatosi della sincerità<br />
dei suoi propositi, le rasa i capelli e la<br />
fa entrare in monastero. I familiari di<br />
Chiara, però, vanno a cercarla per<br />
5