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6 MERCOLEDÌ 6 MARZO 2013 Cronaca di Forlì
CONSIGLIO
IL DIBATTITO
La foto d’insediamento della giunta di Forlì
PARI OPPORTUNITÀ
Da ieri la parità di genere è nello Statuto
Nel frattempo fino al 2014 non sono previsti mutamenti per la giunta
Romagna forlivese, ecco la bandiera
La nuova Unione dei Comuni
avrà anche un suo vessillo
FORLÌ. La “Romagna Forlivese” ora ha persino
una sua bandiera. A dare l’annuncio ufficiale è
stato ieri in consiglio comunale il sindaco Roberto
Balzani, il quale ha anticipato come i primi cittadini
dei 15 Comuni del comprensorio che hanno
appena avviato il processo per costituirsi in Unione,
si ritroveranno giovedì 14 marzo a Premilcuore
presentando il vessillo che simbolicamente identificherà
la loro aggregazione.
Data, luogo e la sorprendente
novità della
bandiera, non sono scelti
a caso. Il 14 marzo ricorre
il 40º anniversario della
morte, avvenuta a Premilcuore,
di Aldo Spallicci
e per o-
maggiare il
poeta, comb
at te nt e,
m e mb r o
d e ll ’a ss e mblea
costituente della Repubblica,
nonché promotore
per antonomasia
dell’identità e delle tradizioni
popolari della Romagna,
alle 17.30 al Centro
visite del Parco delle
Foreste Casentinesi si
terrà una cerimonia che
sancirà la nascita della
Romagna dei Comuni.
«E noi presenteremo
quella che sarà la bandiera
dell’Unione - spiega
Balzani -. Stiamo riproducendo
il vessillo che lo
stesso Spallicci ideò nel
1922 come emblema della
Romagna rigenerata. La
disegnò in onore dei
combattenti del nostro
territorio reduci dalla 1ª
guerra mondiale con i
simboli legati al lavoro,
della Caveja e della stam-
Nel 40º anniversario
della morte del poeta
Aldo Maria Spallicci
DOCUMENTO
DEI CIRCOLI PD
FORLÌ. «Nessun sostegno al
governissimo, che in ogni caso
non avrà la mia fiducia come
parlamentare». Lo ha detto
Marco Di Maio, neo eletto alla
Camera dei deputati, incontrando
lunedì sera i referenti dei circoli
del Pd forlivese. «Non possiamo
non comprendere il segnale
arrivato dalle elezioni - ha
detto Di Maio - e pensiamo a sostenere
la linea che va nell’interesse
del Paese: un programma
asciutto, basato su pochi
punti, da proporre al Parlamen-
pa a ruggine. Sarà l’i mmagine
nella quale tutti
noi, con spirito patriottico,
ci identificheremo».
Della bandiera, recante
due bande orizzontali azzurra
e rossa, esiste un
unico esem-
plarecustodito, ma
non esposto,
al Museo
del Risorgimento
di Palazzo
Gaddi, ma se chi ne aveva
conoscenza sino a oggi
si poteva contare sulle
dita di una mano, d’ora
in poi l’immagine sarà
quella nella quale tutto il
Forlivese si potrà rispecchiare
e identificare.
Livia Tellus. Sempre in
consiglio comunale è stata
rinviata a martedì
prossimo, su richiesta di
Andrea Pasini dell’Udc
sposata dalla maggioranza,
la discussione sul
budget 2013 di “Livia Tellus”.
Lunedì le commissioni
consiliari si riuniranno
per approfondire
ulteriormente lo stato
contabile delle società
partecipate gestite dalla
holding.
Enrico Pasini
FORLÌ. Il principio della parità di genere
non solo è praticato dal Comune di
Forlì, ma da ieri è codificato nello Statuto
municipale. Con un voto unanime
del consiglio è stata introdotta la modifica
che garantisce nella composizione
delle future giunte una presenza almeno
pari al 40 per cento di persone appartenenti
al «sesso sottorappresentato».
Il riferimento implicito è a quello
femminile, ma come ha spiegato l’assessore
alle pari opportunità Maria Maltoni,
non va inteso come l’affermazione
CELEBRAZIONE
Una giornata per ricordare
tutti i Giusti della storia
FO RLÌ . L’anno scorso il Parlamento
europeo ha istituito la
“Giornata europea dei Giusti”, da
commemorare il 6 marzo di ogni
anno in ricordo di «coloro che si
sono opposti con responsabilità
individuale ai crimini contro l’umanità
e ai totalitarismi».
Il Comune celebrerà la ricorrenza
nella giornata di venerdì alle 18
in viale Matteotti 2/4 , all’“Avenida
Matta”, momento in cui l’assessore
alla pace e ai diritti Umani
Katia Zattoni interverrà alla cerimonia
di inaugurazione della seconda
tappa della mostra fotografica
“Prima in Marcia... poi in Most
ra”, dedicata alla Marcia della
pace di Forlì-Cesena. Sull’ar gomento
interviene anche il vice
presidente della Provincia, G uglielmo
Russo. «Mi preme sottolineare
la “rivoluziona rietà” di
quest’appuntamento che ci chiede
di fermarci a ragionare, anche solo
per un istante, sulle tante figure,
spesso anonime, che nel silenzio
e travolti da ideologie imperanti
hanno comunque fatto la loro
scelta controcorrente a difesa della
vita e della giustizia. I Giusti sono
coloro che si sono battuti per la
dignità dell’altro, persone che si
sono calate nei panni dell’altro e si
sono opposti, nel loro piccolo al dilagare
del male. Per la prima volta
si apre un processo di condivisione
delle memorie, che si fa fondamento
per la coscienza europea, da
trasmettere per costruire una Europa
dei popoli».
IL SINDACO LANCIA LA SFIDA
Balzani: «Bersani si dimetta»
Fiducia nelle scelte di Napolitano e un “governo tecnico”
Il sindaco Roberto Balzani
«Credo che un segretario
di partito che perde
nel suo progetto politico -
chiarisce Balzani intervistato
su Radio 24 - debba
presentarsi come dimissionario,
credo che sia il
minimo sindacale». Il sindaco
di Forlì, sempre più
dichiaratamente vicino a
Renzi dopo averlo votato
alle primarie Roberto
Balzani, ha risposto ieri
nella trasmissione “Nove
«No al governissimo col Pdl»
Secca presa di posizione del segretario Marco di Maio
Marco Di Maio deputato del Pd
La bandiera del 1922 pensata dal medico
poeta e politico Aldo Maria Spallicci
delle “quote rosa”: «In futuro sottorappresentati
potrebbero essere pure gli
uomini». Già ora lo Statuto «assicura»
la parità di genere, in consiglio 13 sono
le donne su 40 eletti e nelle società partecipate
la rappresentanza femminile è
superiore al 30 per cento di legge. La
giunta, che ieri il sindaco Roberto Balzani
ha confermato di non volere modificare
sulla base dei nuovi assetti , rimandando
il problema della rappresentanza
alle amministrative 2014, è già divisa
a metà tra uomini e donne. (e.p.)
FORLÌ. Il sindaco di Forlì Roberto Balzani interviene
nella rubrica “Alle 9 in punto” su Radio 24 e
sottolinea come sia preferibile che Bersani si dimetta
da segretario nazionale del Pd e che ritiene
che Napolitano sceglierà un governo tecnico.
to. Serve un cambiamento, nelle
idee, nelle persone, nei modi di
far politica. Si comincia da qui».
La riunione si è conclusa con una
nota inviata al segretario nazionale
Pierluigi Bersani e al regionale
Stefano Bonaccini, in
vista della Direzione nazionale
di oggi. «A seguito del risultato
elettorale e della situazione in
cui si trova il Paese, pensiamo
sia da escludere in maniera categorica
l’ipotesi di un “governissimo”
con una coalizione tra
Pd e Pdl. Riteniamo che si debba
in punto”, su Radio 24. E
sull’ipotesi di un alleanza
con il M5S Balzani è critico:
«Il Movimento 5 Stelle
dal punto di vista politologico
è un classico partito
anti-sistema, l’accordo
con loro da un punto di
vista organico - continua
il sindaco forlivese è impossibile.
Questo perchè
non ci sono le condizioni
di praticabilità. Beppe
Grillo cambierà sempre
posizione perchè è nel
suo interesse farlo. In
questo quadro l’u n ic a
strada per dare un governo
al Paese credo sia quella
di un esecutivo tecnico
percorrere la strada indicata di
proporre al parlamento nella
sua interezza, un programma di
breve termine, che includa i seguenti
otto punti: 1) Legge elettorale,
2) Taglio dei costi della
politica e riduzione del numero
dei parlamentari, 3) Conflitto di
interessi, 4) Legge anticorruzione,
5) Riduzione spese militari,
6) Rimborso crediti vantati dalle
aziende nei confronti dello
Stato 7) Esenzione Imu prima
casa fino a 500 euro, 8) Interventi
su occupazione e crescita.
condotto da personalità
di grande prestigio». «Un
governissimo col Pdl del
resto è impossibile per il
Pd ma difficile anche per
una parte della lista Monti».
Roberto Balzani lancia
ance la sua ricetta per
non perdere ulteriore credibilità
in Europa: «L’unica
strada è un esecutivo
tecnico con tre-quattro
cose da fare per poi traguardare
il Paese alle
nuove elezioni. In Germania
stanno maturando in
ambito moderato posizioni
anti-euro, questo è pericolosissimo.
Se vogliamo
dare un segnale di rassicurazione
all’Eu ro pa ,
dobbiamo fare questa
scelta subito: poche cose
portate avanti da persone
di consenso, sotto la
guida del presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano,
uomo di grande
buon senso e soprattutto
di questi tempi di grande
equilibrio». (pi.car.)