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MERCOLEDÌ 6 MARZO 2013<br />

LA BUFERA NEL PD<br />

LEADER MatteoRenzial teatroBonci.A fianco:GabrieleBorghetti<br />

“<br />

“<br />

CESENAPRIMOPIANO<br />

AL PRIMO TURNO DELLE PRIMARIE<br />

RENZI PREVALSE SU BERSANI<br />

IN 11 COMUNI DEL CESENATE SU 15<br />

I renziani rialzano la testa: «È ora di cambiare»<br />

I sostenitori del sindaco di Firenze pronti a farsi sentire ai vertici del Pd<br />

di ANDREA ALESSANDRINI<br />

GIÀ IERI pomeriggio si sono fatti sentire<br />

nella segreteria politica del Pd cesenate<br />

(era presente Gabriele Borghetti, candidato<br />

alle primarie), ma sarà soprattutto lunedì<br />

sera che i renziani cesenati prenderanno<br />

la parola alla direzione del partito che si terrà<br />

nella sede di viale Bovio per dire — papale<br />

papale — che adesso l’unica speranza è<br />

Matteo Renzi e che serve una svolta nella<br />

politica del partito. I renziani sono in fibr<strong>il</strong>lazione,<br />

sentono che <strong>il</strong> loro tempo si sta avvicinando.<br />

«MA non per surrogare Bersani adesso, né<br />

per guidare un governo tecnico — dice Federico<br />

Bracci, studente di Giurisprudenza<br />

coordinatore del comitato pro Renzi di <strong>Cesena</strong><br />

alle primarie — Renzi vuole e deve essere<br />

votato. È pronto perché molto presto<br />

toccherà a lui, se non si scioglierà questa<br />

impasse. Molti si stanno mangiando le mani<br />

per non aver puntato su di lui, l’unico in<br />

grado di battere Gr<strong>il</strong>lo giocando anche sul<br />

terreno del comico». Il migliaio di simpatizzanti<br />

che durante le primarie si sono acquartierati<br />

negli undici comitati comprensoriali<br />

che sostenenevano <strong>il</strong> sindaco di Firenze<br />

stanno uscendo di nuovo allo scoperto<br />

con l’entusiasmo della famosa notte di fine<br />

novembre, quando in una zona storicamente<br />

rossa e con l’establishment del partito<br />

solidamente bersaniano Renzi prese nel<br />

<strong>Cesena</strong>te <strong>il</strong> 45,38% dei voti (contro <strong>il</strong><br />

43,60% del segretario Pd), primeggiando<br />

FEDERICO<br />

BRACCI<br />

In molti dentro <strong>il</strong> partito<br />

si stanno mangiando<br />

le mani per non aver capito<br />

che solo Matteo poteva<br />

sfidare e battere Gr<strong>il</strong>lo<br />

in 11 comuni su 15, tranne che a <strong>Cesena</strong>,<br />

<strong>Cesena</strong>tico, Bagno di Romagna e Montiano.<br />

«Tanti in questi giorni si sono rammaricati<br />

per <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> Pd non ha capito che solo<br />

Renzi poteva intercettare i voti dei moderati,<br />

dei giovani e dei delusi — aggiunge Bracci<br />

—: quella sera al teatro Bonci Matteo dis-<br />

GABRIELE<br />

BORGHETTI<br />

Il Pd deve cambiare linea<br />

al congresso: Renzi non<br />

può togliere le castagne<br />

dal fuoco ora, la prossima<br />

volta però tocca a lui...<br />

SEGRETERIA POLITICA SULLE ELEZIONI<br />

DanieleZoffoli:«Labasenonvuole<br />

sentirparlaredialleanzaconBerlusconi»<br />

IERI ALLE 17.30 <strong>il</strong> Pd ha tenuto<br />

una segreteria politica, <strong>il</strong><br />

primo momento di confronto<br />

dopo la vittoria di Pirro alle elezioni<br />

politiche del 24 e 25 febbraio,<br />

dove a <strong>Cesena</strong> <strong>il</strong> 26% degli<br />

elettori ha dato <strong>il</strong> voto al<br />

Movimento Cinque Stelle.<br />

«Il partito è unito — dice <strong>il</strong> segretario<br />

di Federazione Daniele<br />

Zoffoli — e Gr<strong>il</strong>lo non va ricorso<br />

ma va sfidato. Quello<br />

che ci chiede la base è assolutamente<br />

di non allearci col Pdl,<br />

perchè si tratterebbe di una<br />

mossa suicida per <strong>il</strong> Pd, ma soprattutto<br />

per <strong>il</strong> Paese. Renzi<br />

sta dimostrando grande responsab<strong>il</strong>ità,<br />

sta lavorando per<br />

<strong>il</strong> partito e ha detto chiaramente<br />

che non c’è spazio nel nostro<br />

se chiaramente che i gr<strong>il</strong>lini andavano combattuti<br />

togliendo i priv<strong>il</strong>egi alla casta e riducendo<br />

i costi della politica. Aveva visto giusto,<br />

gli altri no. Ma ora è chiaro a tutti che<br />

la volta prossima dovrà toccare a Matteo,<br />

che lui è l’unica possib<strong>il</strong>ità, per noi era già<br />

solare nei giorni in cui si formavano i comitati<br />

e Renzi si dimostrava capace di coagula-<br />

“<br />

3<br />

partito per gli sciacalli del giorno<br />

dopo. La nostra intenzione<br />

adesso — dice Zoffoli — è di<br />

rivolgerci con Bersani al Parlamento<br />

con un pacchetto di proposte<br />

su legge elettorale, taglio<br />

dei costi della politica, conflitto<br />

d’interessi, legge anticorruzione,<br />

interventi urgenti<br />

sull’occupazione. Tutte misure<br />

— aggiunge Zoffoli — che<br />

ci permetterebbero di recuperare<br />

un rapporto con <strong>il</strong> Paese,<br />

rimettendoci in sintonia con<br />

gli italiani. Sono punti del nostro<br />

programma vicini al sentire<br />

dei cittadini ed anche compatib<strong>il</strong>i<br />

con le richieste del Movimento<br />

5 Stelle, cui dobbiamo<br />

rivolgerci come interlocutori<br />

responsab<strong>il</strong>i».<br />

Con i ‘duri e puri’<br />

non si va avanti: bisogna<br />

allargare l’area dei<br />

consensi e lavorare<br />

di più anche localmente<br />

••<br />

re tanti simpatizzanti. Poi c’è stata la chiusura<br />

del partito, come regole delle primarie<br />

che hanno guardato dentro piuttosto che<br />

fuori, come invece si doveva fare, se non altro<br />

per essere fedeli alle istanze che hanno<br />

fatto nascere questo partito».<br />

I RENZIANI si incontreranno martedì sera<br />

alle 21 per la prima volta nella sede di<br />

viale Bovio e questo, per certi versi, può essere<br />

un nuovo segnale di uscita allo scoperto.<br />

Ci sarà anche Damiano Zoffoli — ieri<br />

impegnato in commissione regionale — e<br />

Gabriele Borghetti, candidato alle primarie<br />

per <strong>il</strong> Parlamento vinte da Lattuca, suona<br />

la carica: «Il problema è prima di tutto<br />

politico. Per passare a Renzi occorre prima<br />

una svolta politica nel Pd che deve essere<br />

sancita dal congresso. Bersani ha una linea,<br />

Renzi un’altra. C’è ancora chi nel Pd si richiama<br />

all’unità della sinistra, ma con i ‘duri<br />

e puri’ non si va avanti. E c’è chi è favorevole<br />

al finanziamento ai partiti, noi invece<br />

no. Renzi — prosegue Borghetti — è stato<br />

responsab<strong>il</strong>e, si è messo a disposizione, si è<br />

speso per <strong>il</strong> partito. Dobbiamo anche guardare<br />

al territorio — aggiunge — dove i gr<strong>il</strong>lini<br />

sono davanti in quattro-cinque comuni<br />

cesenati e non ce n’è uno che adesso non<br />

sia contendib<strong>il</strong>e. Il Pd deve cambiare in<br />

fretta per provare a intercettare attraverso<br />

un cambio di linea politica, fatto come Dio<br />

comanda, nuovi consensi. Nel frattempo<br />

Renzi non può intervenire a togliere le castagne<br />

dal fuoco in una situazione creata da<br />

altri, che non gli appartiene».<br />

GABRIELE<br />

BORGHETTI

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