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Q2+kU/Nr4l4Ulsms3ylr+9qBMPKhbNp1x/IB4s6KEFk= MERCOLEDÌ 6. MARZO 2013 Il sindaco di Forlì chiede la testa di Pierluigi Bersani, segretario nazionale del Pd. “Ha fallito” Balzani vuol mangiarsi Gargamella L’EDITORIALE Il fascino che fa girare la testa Aiuto, mi gira la testa. Ma il fascino Camay, la saponetta che imperversava a Carosello, non c’entra. Tutta colpa dei grillini, invece. La fiducia la votano o no? Come dice quella filastrocca da bambini: “ninna-o la fiducia a chi la dò la daremo all’uomo nero”. Ma voi credete davvero che i grillini, che sia Bersani, Monti o Calimero, si possano fidare dell’uomo nero? Ma torniamo a bomba perché se ti distrai un attimo sei perduto. La sera sono tutti compatti per il governo tecnico, la mattina dopo già pronti alla smentita: o con noi o contro di noi. Santa incoerenza direte voi. E invece no. “Abituatevi” sgridano i giornalisti “a chi dice sì per dire sì, no per dire no ”. Una frase che, se non ricordo male, dovrebbe avere il copyright di Gesù e non di Casaleggio. Contro queste montagne russe c’è solo un antidoto: Grillo premier. Subito. E’ un tecnico: della risata. E’ superpartes: nel senso che le parti degli altri non le prende proprio in considerazione. Ma in cuor mio non ho rinunciato alla profezia del tre che è il numero perfetto. Ieri due dei tre, Renzi e Monti, si sono incontrati. Se il terzo non me lo arrestano ce la possiamo fare. Stefano Andrini ALL’INTERNO Forlì Campus e Campostrino Il nuovo centro La palestra Campostrino diventerà la “palestra” delle arti. Nella migliore delle ipotesi aprirà le porte al pubblico nella primavera del 2016. Insieme con la ristrutturazione della Palestra Campostrino si riqualificherà il parco dell’ex ospedale Morgagni, una porzione di verde nel contesto del Campus. A pagina 15 Cervia Medico forlivese condannato Impassibile. Con uno sguardo distaccato e gelido anche quando il collegio penale del tribunale di Ravenna lo ha condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione e 3 mila euro di risarcimento danni. E’ questa la sentenza che ha condannato Roberto Giovanni Rosario Ranieri, dietologo e naturopata. A pagina 25 Credo che un segretario che perde col suo progetto politico debba presentarsi dimissionario: è il minimo sindacale”. Il sindaco Roberto Balzani, ieri mattina, ai microfoni di Radio24, alla trasmissione “Nove in punto” ha chiesto la testa del segretario del Pd Pierluigi Bersani. D’altra parte, già appoggiando Matteo Renzi alle primarie, il Balzani pensiero sulla leadership del Pd era più che chiara. Sulla linea Bersani e, in particolare, sull’ipotesi di accordo con i Cinquestelle, Balzani lo crede “impossibile” perché - ha spiegato sempre a Radio24 - “dal punto di vista politologico il M5S è un classico partito antisistema e per questo l’accordo dal punto di vista organico è impossibile. Grillo cambierà sempre la posizione perché è nel suo interesse accentuare l’elemento competitivo con il sistema tradizionale e non attenuarlo”. “In questo quadro - ha aggiunto Balzani - l’unica strada è quella non di un governissimo, ma di un esecutivo tecnico per traguardare il paese alle elezioni”. Neri a pagina 13 PROCESSO FINISCE MALE LA STORIA TRA UNA 45ENNE E UN ALBANESE DI 23 ANNI Ricattata dal giovanissimo amante Estorsione, arrestato e condannato L’ insolita relazione tra una 45enne italiana e un 23enne albanese è finita nel peggiore dei modi. Il ragazzo è stato arrestato per estorsione e condannato per direttissima a un anno e otto mesi. Tutto si è svolto in un paese. La storia fra i due andava avanti da un po’ di tempo anche se non proprio alla luce del sole. La donna, durante uno degli ultimi incontri nell’abitazione del ragazzo, si era dimenticata una collanina Bambina azzannata da un cane Portata subito all’ospedale Esposto dei genitori A pagina 23 che ha poi chiesto indietro al giovane. Questi non l’ha voluta restituire. Anzi, ha detto alla donna che se la voleva doveva pagare. La richiesta è stata di 250 euro. Sulle prime la 45enne credeva che scherzasse, ma quello non era un gioco. Il ragazzo voleva i soldi. La 45enne, allora è andata dai carabinieri che hanno preparato una trappolla. L’albanese è stato arrestato lunedì sera e condannato ieri mattina. A pagina 17 Militari investiti Ubriaco al volante forza posto di blocco A pagina 21 CESENA DI ROMAGNA FORLÌ & CESENA 9 771720 203408 30306 Beare Icarus si può, falla nel sistema Il gigante a gennaio controlla tutti gli ingressi in centro a Cesena e che presto staccherà salate multe a quanti entrano nella zona a traco limitato senza permesso, è vulnerabile. C’è il modo di arrivare con l’auto in via Battisti - uno dei varchi che ha registrato il numero maggiore di irregolarità - e di lì alle vie limitrofe, senza farsi pizzicare. A pagina 19 Ho voglia di scaricarti. RiminiApp, tutta la città sul tuo smartphone. ANNO XVI N. 64 € 1 IL VASUMETTO di Andrea Vasumi
Q2+kU/Nr4l4Ulsms3ylr+ymr3TNp+jXrnDAszLGwXy4= FORLì Roberto Balzani Il sindaco di Forlì si era “schierato” con Renzi LA RICHIESTA NEL MIRINO IL VICESINDACO Il consigliere del Pdl Ragni chiedeva di rivedere gli equilibri della Giunta dopo l’uscita dell’Italia dei Valori dal Parlamento “Oggi non si tiene conto del voto degli elettori” AMMINISTRATORI IN BILICO POLITICA Il sindaco ai microfoni di Radio24 parla del “progetto politico perdente” del segretario del Pd: “le dimissioni sono il minimo sindacale” “Via Bersani”, Balzani fa il tifo per i tecnici Credo che un segretario che perde col suo progetto politico debba presentarsi dimissionario: è il minimo sindacale”. Il sindaco Roberto Balzani, ieri mattina, ai microfoni di Radio24, alla trasmissione “Nove in punto” ha chiesto la testa del segretario del Pd Pierluigi Bersani. D’altra parte, già appoggiando Matteo Renzi alle primarie e, subito dopo il voto, le posizioni del sindaco di Bologna Virginio Merola, il Balzani pensiero sulla leadership del Pd era più che chiara. Sulla linea Bersani e, in particolare, sull’ipotesi di accordo con i Cinquestelle o la ricerca dei voti Cinque Stelle, Balzani lo crede “impossibile” perché - ha spiegato sempre a Radio24 - “dal punto di vista politologico il M5S è un classico partito antisistema e per questo l’accordo dal punto di vista organico è impossibile; non ci sono le condizioni di praticabilità: Grillo cambierà sempre la posizione perché è nel suo interesse accentuare l’elemento competitivo con il sistema tradizionale e non attenuarlo”. “In questo quadro - ha aggiunto Balzani - l’unica strada è quella non di un governissimo, impraticabile per il Pd, e anche per una parte dei ‘montiani’, ma di un esecutivo tecnico per traguardare il paese alle “L’accordo con il M5S è impraticabile perché è un classico partito antisistema” elezioni, in un periodo nel quale in Germania, guardando a noi, stanno maturando, e in un ambito moderato, posizioni anti-euro pericolosissime. Noi quindi se vogliamo dare un segnale di rassicurazione all’Europa dobbiamo fare una scelta rapidamente su poche cose, tre o quattro punti, portate avanti da persone sulle quali ci sia il consenso, con il presidente della Repubblica a giocare un ruolo ancora di primo piano”. Insomma Balzani tifa per un governo tecnico perché - lo dice fuori dai microfoni - “l’unico convinto che si faccia il Governo Bersani è Bersani”. Diversa l’opinione del neo eletto deputato Marco Di Maio, segretario territoriale del Pd: “Bersani deve tentare di dare un governo al Paese. Ce la può fare, ma dobbiamo essere aperti: no a un governissimo col Pdl, no a un governo tecnico di cui, dopo Monti, diffido, ma a un governo che serva al Paese”. Certo, “visto il risultato elettorale deludente - aggiunge - nel Pd c’è bisogno di un cambio di passo generale: non penso che Bersani sia il problema, ma un modo di fare politica. Credo quindi sia naturale un avvicendamento alla segreteria del partito in tempi brevi ed è auspicabile anche nei territori”. Maria Neri Nessun rimpasto in Comune, l’Idv resta ELEZIONI Il primo cittadino respinge le richieste dell’opposizione dopo l’uscita dei dipietristi dal Parlamento. “La verifica del centrosinistra attuale ci sarà alle elezioni del 2014” Nessun rimpasto di Giunta ora, ma nel 2014 la verifica di quanto il centrosinistra conta ancora in città e nel territorio sarà inevitabile. Il sindaco Roberto Balzani ieri ha affrontato in Consiglio comunale il tema della tenuta della Giunta comunale dopo l’exploit elettorale a 5 Stelle ai danni del Partito Democratico. Balzani sceglie di rispondere in aula “per cortesia”, dice, ad un question time del consigliere del Pdl Fabrizio Ragni che la settimana scorsa aveva chiesto il rimpasto ricordando come il vicesindaco Giancarlo Biserna fosse un esponente dell’Italia dei Valori, Cambiare adesso senza un nuovo Consiglio non ha senso il partito “alleato” con la Rivoluzione Civile di Ingroia e uscito sconfitto dalle urne. “Pur non essendo materia da question time, rispondo, - ha detto Balzani -. Confermo la struttura della mia Giunta così come è stata costruita dopo le elezioni del 2009. Ovvio che, nel 2014, quando il Consiglio comunale andrà a scadenza, verificheremo la rappre- sentatività della maggioranza e dell’opposizione così come dei partiti che le formano. Valuteremo tutte le trasformazioni che l’opinione pubblica richiederà, ma cambiare ora la Giunta senza cambiare Provincia Tagli degli assessori, il presidente Bulbi voleva il silenzio La soluzione per salvare l’intera Giunta nei ‘contratti di solidarietà’ Ieri mattina alla lettura della “Voce di Romagna” sono rimasto allibito da come, brandelli di un ragionamento più ampio e in divenire, che ho fatto nella sede istituzionale propria, cioè il Consiglio Provinciale, siano stati utilizzati maldestramente per lanciarsi in spiacevoli illazioni e dare i numeri – letteralmente - sui nomi degli assessori tagliati. Ripeto, quindi, quanto detto in Consiglio; parole che un qualsiasi giornalista avrebbe potuto sentire dalla fonte diretta... Ho annunciato che, nel corso dell’anno, non potranno essere escluse, nelle more del futuro dell’ente, valutazioni che riguardino l’operatività della Giunta ed il lavoro del Consiglio, da discutere assieme ai partiti che compongono la maggioranza. Ho, poi, precisato che ciò sarà fatto anche in rapporto all’evoluzione della riforma delle Province e di come la Regione e lo Stato ripenseranno le deleghe ora in carico all’Ente; deleghe che si tramutano in servizi erogati ai cittadini. Non ho mai fatto nomi, né comunicazioni in Giunta; ogni altra illazione va, perciò, ad esclusivo merito delle eccezionali capacità divinatorie di chi l’ha messa sulla carta, che credo potranno, adesso, essere messe a disposizione di un ben più vasto pubblico, se s’indirizzeranno ai nomi del nuovo Papa e del nuovo Premier. Massimo Bulbi Presidente della Provincia Presidente, prendiamo atto, come Lei ci conferma, che i tagli ci saranno e proponiamo il contratto di solidarietà per la Giunta: tutti dentro a indennità ridotta. Speriamo, per chi lo auspica, che le nostre “capacità divinatorie” siano confermate. Fuor di metafora, la ringraziamo dei “complimenti”, ma abbiamo semplicemente fatto il nostro lavoro consultando non gli indovini, ma fonti qualificate. (m.n.) MERCOLEDÌ 6. MARZO 2013 il Consiglio - precisa - è una ipotesi destituita di fondamento e anche di buon senso politico”. Il consigliere Ragni ha replicato che “all’attuale maggioranza non interessa il voto degli elettori”. Balzani, invece, sostiene che l’amministrazione debba cambiare alla prova del voto. Già in molti stanno pensando a come si prefigura la tornata elettorale delle prossime amministrative dove, con i partiti in caduta libera, le liste civiche sembrano guadagnare ogni giorno più punti. Lega “Basta sketch Forlì sta aondando” Un’assemblea pubblica per discutere della città, basta videomessaggi. La Lega non ha gradito lo sketch del sindaco Roberto Balzani che con una maschera da lupo ieri sparava contro la gerontocrazia. Il segretario provinciale del Carroccio, Jacopo Morrone parla di “atteggiamento inadeguato di un sindaco che ha tra le mani una città bastonata e boccheggiante”. “Balzani getta la maschera - dice - e rivela il suo volto di amministratore. La cecità politica di Balzani lascia senza parole. Il Ridolfi chiude i battenti, la Ferretti fa le valigie, le società sportive sono abbandonate a se stesse, il centro storico prolifera di serrande abbassate, i quartieri lamentano scarsa sicurezza e presidio del territorio e le nostre famiglie sono strozzate dalla crisi. A queste emergenze non si può rispondere con un messaggio postato su facebook!” LA LETTERA I Circoli forlivesi al leader del Pd: “Con il Pdl mai” No in maniera netta e categorica all’ipotesi di un governissimo con una coalizione tra Pd e Pdl. E’ quanto si legge nella lettera che i segretari di circolo del Partito Democratico forlivese hanno inviato ieri al segretario nazionale Pierluigi Bersani e per conoscenza al segretario regionale Stefano Bonaccini, in vista della direzione nazionale di oggi. I segretari di sezione sollecitano a Bersani “un programma di breve termine, che includa “legge elettorale, taglio dei costi della politica e riduzione del numero dei parlamentari, conflitto di interessi, legge anticorruzione, riduzione spese militari, rimborso dei crediti vantati dalle aziende nei confronti dello Stato, esenzione Imu per la prima casa fino a 500 euro, interventi urgenti per l’occupazione e la crescita”. I militanti locali vogliono “una decisa iniziativa in particolare sui primi due punti: una riforma della legge elettorale che restituisca ai cittadini il diritto di eleggere direttamente i propri rappresentanti; una serie di provvedimenti sulla riduzione dei costi e dei privilegi della politica che dia il segno tangibile del cambiamento (di idee e non solo di persone) che vogliamo portare nella politica e nella società italiana”. Il neo eletto deputato alla Camera e segretario territoriale Marco Di Maio sottoscrive tutto e ribadisce: “Nessun sostegno al governissimo, che in ogni caso non avrà la mia fiducia come parlamentare”. “Non possiamo non comprendere - dice ancora Di Maio - il segnale arrivato dalle elezioni e pensiamo piuttosto a sostenere la linea che va nell’interesse del Paese: un programma asciutto, basato su pochi punti, da proporre all’intero parlamento. Serve un profondo cambiamento, nelle idee, nelle persone, nei modi di far politica. Cominciamo da qui”.
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