A DAY IN MATERDEI COSMO-RUSHDIE FUORI ORARIO - Urban
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LIBRI<br />
DI MARTA TOPIS<br />
PICCANTE METROPOLITANO<br />
LA LOLITA DEL RAJASTHAN<br />
In una città che ribolle<br />
lenta, la maliziosa<br />
Babyji s’invaghisce di<br />
India, seduce Rani e<br />
attira Sheela<br />
BABYJI<br />
Abha Dawesar<br />
Feltrinelli, I Canguri, 2005<br />
330 pp., 15 euro<br />
“Delhi è una città in cui le cose<br />
accadono in segreto. Una città<br />
in cui l’orizzonte è coperto da<br />
una coltre di particelle inquinanti<br />
e le giornate sono calde.<br />
Una città priva di sentimento<br />
ma ricca di passione. Vi chiederete<br />
come è possibile che esista<br />
passione senza sentimento: nello<br />
stesso modo in cui è possibile<br />
che esista sesso senza vita<br />
notturna. Delhi ribolle lenta, di<br />
nascosto. Ciò che ne emerge è<br />
un senso di urgenza.<br />
Nella Delhi in cui sono cresciuta<br />
succedeva di tutto. Donne sposate<br />
si innamoravano di ragazzine<br />
pubescenti, ragazzi si arrampicavano<br />
sui tubi di scarico<br />
per congiungersi alle mogli del<br />
vicino e studenti lo prendevano<br />
in bocca al professore di scienze<br />
nel laboratorio. Ma nessuno<br />
ne parlava mai.<br />
Io allora ero innocente, spinta<br />
unicamente dall’ambizione di<br />
fare qualcosa di importante<br />
per il mio paese, qualcosa che<br />
c’entrasse con la fisica. La mia<br />
conoscenza dei fatti della vita<br />
derivava esclusivamente dalla<br />
lettura, e per giunta di libri<br />
pudichi. Leggevo i classici del<br />
diciannovesimo secolo, George<br />
Eliot ed Emily Brontë. Quei libri<br />
non si addentravano mai nei<br />
particolari. Per porvi rimedio<br />
decisi di leggere il Kamasutra,<br />
cosa che dovetti fare in piedi<br />
nel garage per i motorini,<br />
trasformato in ripostiglio. Vi<br />
sgattaiolavo, munita di torcia<br />
elettrica, dopo che i miei genitori<br />
si erano addormentati. Il<br />
Kamasutra che mandai giù a<br />
forza sembrava appartenere in<br />
toto a un altro mondo, estraneo<br />
e assurdo. Dopo averlo letto,<br />
però, nella mia vita cominciaro-<br />
no ad accadere cose magiche.<br />
In particolare conobbi una donna.<br />
Ci incontrammo per la prima<br />
volta a scuola. Era venuta<br />
per partecipare a una riunione<br />
tra genitori e insegnanti. Io ero<br />
prefetto capo”.<br />
Immaginatevi l’adolescente<br />
Lolita di Nabokov che indossa<br />
un colorato sari ed è una studentessa<br />
alquanto secchiona di<br />
fisica che vive nell’utopia di fare<br />
qualcosa di grande per il suo<br />
paese. Poi osservatela mentre<br />
legge il Kamasutra e… oplà,<br />
galeotto fu il libro… la giovane<br />
Anamika scopre le gioie del<br />
sesso. Non solo con i compagni<br />
di banco, anzi le compagne<br />
come Sheela, considerata la<br />
più gettonata della sua scuola,<br />
ma con i grandi e per di più<br />
femmine, come la quarantenne<br />
India, sfacciata fumatrice<br />
che conosce a una riunione<br />
scolastica per genitori, e la<br />
domestica di casa, l’umile Rani,<br />
che viene picchiata dal marito<br />
ubriaco. Il racconto si srotola<br />
nelle strade di Dehli, città scura<br />
e resa pesante dalla polvere,<br />
sullo sfondo di matrimoni combinati<br />
alla Monsoon Wedding e<br />
di altre convenzioni sociali cui<br />
Anamika, che le amanti chiamano<br />
Babyji, si rifiuta di sottostare.<br />
Tra una pagina e l’altra<br />
spuntano stralunate (per chi<br />
non le capisce) annotazioni di<br />
fisica e meccanica quantistica,<br />
interrotte da una noiosissima<br />
lezione scolastica di educazione<br />
sessuale e dai racconti piccanti<br />
di ciò che succede nelle<br />
alcove inventate di volta in volta<br />
dalla furbissima Babyji. Fino<br />
a quando andrà all’università.<br />
IL GIORNALISTA E IL COMMISSARIO<br />
Due fratelli, l’arresto del padre e un serial-killer che insacchetta donne bionde senza lasciare tracce di sé<br />
SANGUE MARCIO<br />
Antonio Manzini<br />
Fazi Editore, 2005<br />
182 pp., 12,50 euro<br />
Ancora una scoperta per Fazi<br />
Editore, che questo anno festeggia<br />
dieci anni di nuovi talenti<br />
scovati con cura nella narrativa<br />
contemporanea. Parlando di<br />
libri Antonio Manzini è infatti<br />
un nome nuovo, ma sul grande<br />
schermo ha già messo la sua<br />
firma insieme a un altro scrittore,<br />
Nicolò Ammaniti, sulla<br />
sceneggiatura dell’ultimo film di<br />
Infascelli, Il siero della vanità. In<br />
Sangue marcio leggete di due<br />
fratelli, Pietro e Massimo, la cui<br />
vita cambia radicalmente il 12<br />
ottobre 1976 quando il padre<br />
viene improvvisamente arrestato,<br />
ed è il più piccolo, Pietro, a raccontarlo,<br />
con le parole e gli occhi<br />
di un bambino ricco della sua<br />
età. I due crescono, ognuno va<br />
per la sua strada. Pietro diventa<br />
giornalista, Massimo ispettore<br />
capo. Nel 2002 un killer seriale<br />
che insacchetta donne bionde<br />
con gli occhi azzurri cucendone<br />
la vulva con un filo di nylon li fa<br />
immagine tratta dalla copertina di: Babyji, Abha Dawesar, Feltrinelli, 2005<br />
rincontrare e una cinta di cuoio<br />
porta a galla terribili verità rimaste<br />
sepolte per anni…<br />
In Pietro forse troverete qualcosa<br />
del bambino di Ammaniti<br />
protagonista di Io non ho paura,<br />
l’uno alle prese con un arresto<br />
dei grandi, l’altro con un sequestro…<br />
ma qui la storia cresce<br />
insieme ai suoi personaggi e<br />
prende una piega completamente<br />
diversa, e poi, anche se fosse,<br />
il far pensare a un personaggio<br />
riuscito così bene a noi è parso<br />
unicamente un pregio. Provare<br />
per credere.<br />
SHORT<br />
Ancora in viaggio,<br />
tornati in città<br />
LATO B<br />
Gabriele Gobitti<br />
Lampi di Stampa, 2005<br />
153 pp., 10 euro<br />
Lorenzo e Luca, due storie,<br />
due vite parallele: quella di<br />
Luca, timido ragazzino delle<br />
elementari alle prese con una<br />
rocambolesca fuga, che penetra<br />
e si espande a macchia<br />
d’olio in quella di Lorenzo,<br />
venticinquenne, in viaggio<br />
verso la Spagna di Denia per<br />
il matrimonio di un amico, tra<br />
camioncini aerografati, notti<br />
brave in discoteca e l’incontro<br />
con Silvia, ispanica con<br />
piercing. Ma Lorenzo pensa<br />
ancora a Chiara e tornerà<br />
a casa, mentre Luca vuole<br />
solo Ilaria, la compagna dagli<br />
occhi blu. Dieci capitoli<br />
numerati al contrario, che si<br />
chiudono con una compilation<br />
musicale, opera di un<br />
vulcanico quasi-trentenne<br />
che la musica la ascolta davvero<br />
e da poco ha messo un<br />
piede nel mondo di Mtv.<br />
VIAGGIATORI <strong>IN</strong>TELLIGENTI<br />
Christian Carosi<br />
Edizioni Sonda, 2005<br />
115 pp., 9,50 euro<br />
L’avrete riconosciuto, lui è<br />
uno di quelli che racconta<br />
storie urbane sulle pagine<br />
del nostro giornale, qui nella<br />
speciale veste del viaggiatore<br />
con sale in zucca. Il suo è un<br />
agile manualetto che prima<br />
di un viaggio tutti dovrebbero<br />
leggere, per imparare la<br />
differenza che esiste tra un<br />
traveller, un nuovo nomade e<br />
un turista di massa e magari<br />
scoprire qualcosa di più sul<br />
fare vacanze responsabili e<br />
sostenibili. Buono da tenere<br />
presente… per le vacanze di<br />
Natale.<br />
URBAN 57