A DAY IN MATERDEI COSMO-RUSHDIE FUORI ORARIO - Urban

AUTENTICI TEMPLI DEL KITSCH, OGNUNO DIVERSO DALL’ALTRO, CON UN PROPRIO NOME E TANTI DISEGNI
più trendy della città. Alija “Il punto G del tuo palato” sta
scritto sulla lista prima di elencare tutte le delicatessen
che vengono servite. L’idea è geniale: a prima vista, da
lontano, potrebbe apparire come un comunissimo baracchino
ma avvicinandosi l’avventore si troverà sempre più
immerso in un’atmosfera da (perduta) spiaggia. Quando
poi leggerà la lista delle vivande avrà già perso l’aria
stanca del milanese e allentando la cravatta si sarà pentito
di non essersi portato dietro i bermuda o il costume
da bagno.
L’altra sorpresa è che qui non si servono i soliti panini
ma anche piattini degni di un ristorante coi fiocchi (visto
che Lele è uno chef di primo livello). Si può spaziare
da una tartare di cernia a una mousse di prosciutto
di Vignola con ananas oppure a un’insalata di pere
Williams, soncino e semi di girasole. Poi, potrebbe essere
la volta di un assaggio di lardo d’Arnad, salame felino
oppure ci si può buttare sul sushi con possibilità anche
di asporto. I dolci, invece, sono di Ernest Knam, ben
noto a tutti i golosi. Se ancora tutto ciò non bastasse,
martedì sera il massaggio shiatsu è compreso nel prezzo
dell’aperitivo (dalle 18 alle 21)! E se poi vi sembra
che l’estate stia finendo, niente paura perché anche Alija
è aperto tutto l’anno.
Assolutamente da non trascurare nei nostri viaggi
notturni è anche lo storico Sergio e Efisio di corso
Sempione, all’altezza del numero 32. È uno dei baracchini
più antichi, nato nell’85 dall’idea di due fratelli
sardi che in pieno periodo “paninaro” (anche loro confessano
di esserlo stati e senza neanche vergognarsene!)
decidono di rilevare un chiosco squallido e scalcinato
per trasformarlo in qualcosa di nuovo e alla moda.
Nel giro di poco tempo, complice Radio Deejay che lo
cita spesso all’interno dei propri programmi radiofonici,
diventa famoso e si riempie di gente a qualsiasi ora.
Merito anche della Rai, che si trova proprio lì di fronte.
Da provare la spianata sarda, la carta da musica o le
irresistibili pizzette.
Se poi ci si riesce a sottrarre alla forza gravitazionale del
centro per orbite più defilate e periferiche (e qualche
volta più temerarie) si scoprono alcune “situazioni” un
po’ meno fighette, ma forse ancora più sorprendenti.
In via Elia, di fronte al 9, ad attrarre l’attenzione sono le
luci di un chiosco al centro del quale scoppietta un vero,
grande fuoco a legna con un delizioso profumo di carne
alla brace. Intorno, ci sono alcuni latino-americani e la
cucina è quella tipica dell’Uruguay: churrasco asado, pollo
speziato. Aperto dalle 20 alle 6, forse però è meglio
andarci in compagnia…
I più divertenti, comunque, restano i baracchini su ruote.
Autentici templi del kitsch, ognuno diverso dall’altro,
con un proprio nome e tanti disegni che spesso lo richiamano,
come “The spaces sandwiches”con raffigurazioni
di stelle e pianeti. Una delle location più frequenti
è lo spartitraffico davanti a via Farini, ma potrebbero
essere ovunque. Davide, che così ci campa, dice di
sentirsi il padrone della notte e il fatto di poter andare
dove vuole lo fa sentire libero e non solo: dice di essere
la salvezza di molti giovani perché quando escono dai
locali pieni di alcol hanno bisogno di mangiare qualcosa
prima di mettersi al volante. Forse è per questo che
si fa pagare caro e, in effetti, ammette di gonfiare un
po’ i prezzi, ma soprattutto con le persone che non gli
piacciono: in questo modo, forse, è sicuro che non torneranno
più!
Per chi invece vuole solo divertirsi un po’ con tanta musica
a palla e drink americani di tutti i tipi è aperto dal
’96 un altro ormai famosissimo chiosco: Il Chiringuito,
proprio davanti all’Ippodromo di San Siro. Meta di centinaia
di giovani amanti del Sex on the beach.
Ma forse è ora di fermarsi qui. Continuando a vagabondare
per le strade accompagnati da una luna piena
quasi africana, ci accorgiamo che i nostri dromedari di
lamiera sono un po’ ovunque, tutti uguali e comunque
unici. Pronti a sparire in un batter d’occhio, come dei
veri miraggi!
URBAN 19