MANGIARE & BERE | NAPOLI NELL'ERA POSTSUSHI ECCO IL TRADIZIO-MENU DI RITORNO Nippo esausti? Riprovate le melanzane ai funghetti o gli ziti al ragù Napoli, la City, pomeriggio in un interno ancora assolato. Fine luglio. Il telefono squilla. Una lei: “Uè, ciao, sei già al lavoro?”. Un lui, soddisfatto, risponde: “Sì, già preso anche il caffè”. Lei: “Sei stato al giapponese col capo?”. E lui, quasi orgoglioso: “Sei scema!?. Altro che. Sono stato con Giovanna, sai, te la ricordi, a mangiare in quella nuova trattoria che ti dicevo”. Lei, macbethiana: “Ah. (Pausa). Sì, buona idea. E che si mangia? Le solite cose immagino, che p....”. Lui, paziente, come sempre: “Che bello, sì, proprio le solite cose. Io ho preso una pasta e fagioli... Mitica! Gio’ gli ziti al ragù. Poi abbiamo avuto tutt’e due polpette al sugo, buonissime, e, non so, avevamo proprio fame oggi, abbiamo assaggiato anche le melanzane ai funghetti e le zucchine alla scapece... Ci hanno offerto il mirto e avevamo pure preso un po’ di vino della casa... Insomma, ci abbiamo dato dentro”. Lei, di contro, tradita nel sushi più che nell’orgoglio, perentoria: “Povero, chissà quanto avrai speso...”. E lui, stavolta prontissimo: “Otto euro. Otto fantastici euro. A persona, però”. Poi, a voce un po’ più alta: “Vero che abbiamo mangiato benissimo, Giovi? Pronto. Pronto?”. Tu... tu... tu... La linea telefonica cade. Peccato. La vendetta è un piatto che si consuma freddo. Come il sashimi, è vero. Ma pure come la mozzarella. O il polpo all’insalata. E la nascita di una nuova trattoria, con cibi geneticamente tipici, con le solite ricette, due piccole salette, pochi tavoli ideali per due, le tovagliette a quadretti, due arzille settantenni, donna Mena e donna Maria, che cucinano come se lo facessero per i nipoti, le mattonelle che ammiccano ai vitigni del Chiostro di Santa Chiara, i grappoli d’uva di vetro che nascondono le lampadine, gli specchi appena in diagonale, l’odore di pulito, i servizi in perfetto ordine, i fornelli a vista, le paste (imperdibile quella con patate “a crudo”) sempre perfettamente al dente, il bianco e il rosso di Villaricca, l’Asprinio di Caserta, le falanghine limitrofe, il menu che si recita solo per tradizione orale, quell’infinità di contorni che ti fanno acquolina già solo a pensarci, la simpatia e i modi semplici e gentili di tutti quelli che ci lavorano, il dolce della casa semifreddo che trovi solo la sera, piazza Plebiscito a due passi, il parterre giovane o adulto ma frizzante, il limoncello ghiacciato e quegli otto euro... TRATTORIA GUSTO E SIMPATIA via Gennaro Serra, 29 tel. 081-7647860 sempre aperto SANTA LUCIA AMA LE NEWS Pizza-chic, chef americanapoletano di nuovo a casa, Totò e gli altri: questo e altro ancora, tutto in un’unica via VESI 081-7649749 Dopo il successo della piccola sede in pieno centro antico, sul decumano maggiore, ecco la replica chic & anche open air di una tra le pizzerie più apprezzate in town. Lungo il boulevard più elegante della città, tavoli all’aperto protetti da inconfondibili ombrelloni giallonapoli, sala interna di buon gusto e, naturalmente, nonsolomargherita! Via Santa Lucia, 145 Chiuso martedì sera BELLA GENTE 081-2452374 Gli americani in visita alla città pare impazziscano per lui. Il cuoco, ovviamente. Il quale, dopo aver cucinato per anni in the USA, se n’è tornato nella sua Santa Lucia luntana con l’idea di una trattoria a due passi dai grandi alberghi e dal lungomare. Menzione speciale per gli antipasti e nominescion per i primi. Non carissimo. Bella... sorpresa! Via Santa Lucia, 115 Sempre aperto ATTORI E SPETTATORI 081-7642661 DI CIRO CACCIOLA Il locale è un omaggio a Totò, Eduardo e Sofia, il menu è saporito: tubettoni con dadolata di pesce spada e tocchetti di melanzane fritte, riso con peperoni verdi, asparagi e gamberetti, pizzelle ripiene di ricotta o ricoperte di pomodoro. Il rischio è che accendano il televisore, specie nei giorni festivi. Tavoli anche all’aperto. Da 30 euro in su. Via Santa Lucia, 21 Sempre aperto OSTERIA DEGLI ANTICHI SAPORI Extension di una storica salumeria adusa (che forbiti!) alla preparazione di cibi napoletani da consumare in pausa pranzo o da portare a casa, la simpatica osteria on the road (i tavoli migliori sono tutti all’aperto) ostenta un “very cooking Naples” che stimola la fantasia e l’appetito divertito di molti stranieri. Spendi poco e mangi molto. Very, very. Via Santa Lucia, 20 Chiuso domenica illustrazione: Ilaria Faccioli_due mani non bastano PRIMA&DOPO CAFFETTERIA CARRATURO 081-2457022 Ogni tanto pare che vi ordini un espresso anche quel caffettiero di Antonio Bassolino (gli uffici regionali sono proprio qui). Ma la piacevolezza della nuova sede di una delle premiate ditte pasticciere napoletane sta anche nella tranquillità dell’area pedonale, negli sfiziosi snack semprefreschi e tendenzialmente mediterranei, oltre che negli aperitivi tardivi after work. I cornetti, poi... Via Santa Lucia, 71 Sempre aperto PUTIPU’ 081-7646528 “Nipote” del ben noto ristorante “Rosolino” e “figlio” del più disinvolto e pizzesco “Posto Accanto”, questa nuova appendice con vista su mare, Vesuvio e Penisola Sorrentina è una delle new entry più piacevoli del 2005. Due piani dal buon disegno, dominati dall’avorio e dalle tonalità biancolatte/beige, aria condizionata, tende a specchio funzionali per i giochi di luce e per i lumi di candela al profumo di vaniglia, angolo bar per i più sbrigativi e tanti tavoli per due (la vocazione è romantica, soprattutto all’ora di cena), offre una serie di occasioni per stare insieme, in modo anche dichiaratamente gossip (“inciuciamo insieme”, dalle 17 alle 19) o più easy (l’happy hour va in onda dalle 12 alle 13.30 e, in replica, dalle 19 alle 20), e una carta che spazia dalla cotoletta dell’ortolano con emmenthal e verdure grigliate all’insalata “casamicciola” ischitana. Il tono generale è glam (al bar c’è sempre un cachepot con champagne), la musica è down beat, italiano e straniero, molto Novanta. Di sera, consumazione obbligatoria per almeno 8 euro. Via Lucilio, 21 Sempre aperto URBAN 77
© Rainer Drexel/Bilderberg/Grazia Neri UNURBAN l'altrove che avete sempre inseguito Miraggio con servizi Forse, dopo il mare, il deserto è uno luoghi più mentali con cui confrontarsi: una distesa infinita di sabbia, incendiata dal sole, in cui il vento scompone e ricompone gigantesche dune. Basta però anche solo un assaggio di Sahara per riempire un’idea astratta di contenuti concreti: oltre alle dune si incontrano rocce o montagne, la sabbia può essere di tanti tipi e, nonostante l’asprezza del clima, anche questo ambiente conta i suoi abitanti. Insomma, l’esperienza sul campo insegna come talvolta anche il deserto non sia poi così deserto. In questa estrema varietà di situazioni, uno tra i luoghi più suggestivi del Sahara pare proprio sia quella porzione di deserto nota come l’Erg Chebbi nel Marocco meridionale, poco distante dall'oasi di Merzouga. A seconda delle ore del giorno, ma soprattutto all’alba e al tramonto, le dune della sabbia più fine del mondo assumono i colori più diversi, dal giallo al blu, passando per il rosa. Un tale spettacolo naturale non lascia insensibili ma, come si sa, anche l’emozione più eterea non riesce mai a elevare tanto da liberare delle esigenze corporee più banali… URBAN 79