A DAY IN MATERDEI COSMO-RUSHDIE FUORI ORARIO - Urban
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URBAN DREAMS<br />
LA CITTÀ CHE NON C’È<br />
Non c’è più spazio<br />
per inventare niente,<br />
la metropoli è piena<br />
come un uovo sodo.<br />
Eppure, per una piazza<br />
dall’altra parte del mondo<br />
come per la strada sotto<br />
casa, qualcuno continua<br />
a immaginare qualcosa<br />
di nuovo...<br />
di Daniele Coppi<br />
UNA CITTÀ NELLA CITTÀ<br />
Guadalajara, Messico – Nell’idea di Iodice Architetti per la<br />
nuova sede della Biblioteca pubblica dello Stato di Jalisco,<br />
una sequenza di sale e piazze coperte si intrecciano su piani<br />
differenti all’interno di un padiglione gigantesco e squadrato.<br />
L’ambizione è quella di dar vita a un luogo nevralgico<br />
della città, dove convivano diverse realtà: un piano di accesso,<br />
sospeso sul suolo a quattro metri di altezza, ospita, infatti,<br />
oltre al catalogo principale, il banco prestiti, un teatro,<br />
una conference room, la sala proiezioni e le sale espositive.<br />
Ai piani superiori, invece, quattro livelli di sale di lettura<br />
con relativi archivi e un ultimo piano per gli uffici. I libri e i<br />
luoghi di consultazione sono separati da un grande vuoto<br />
illuminato zenitalmente e attraversato da rampe di collegamento.<br />
L’esterno, quasi cieco e muto, rivestito di pietra,<br />
contrasta con l’interno fortemente illuminato, mentre sulla<br />
copertura un sistema di faglie e modanature convogliano<br />
aria fresca nelle corti, creando così un sistema di ventilazione<br />
naturale.<br />
ERBA, VETRO<br />
E ALLUM<strong>IN</strong>IO<br />
Nijmegen, Olanda – Sarà di gran lunga l’edificio più alto della zona il nuovo<br />
Philips Business Innovation Centre, progettato dal brillante gruppo olandese<br />
Mecanoo Architecten. Ottantasei metri di altezza, 70mila metri quadrati di<br />
superficie, ospiterà 4mila dipendenti impegnati nella ricerca sui nuovi sviluppi<br />
tecnologici nel campo dei semiconduttori. Il centro è all’interno di un vasto<br />
masterplan per un complesso multifunzionale che comprende uffici, negozi,<br />
ristoranti, spazi di intrattenimento, parcheggi, nuove strade e, in futuro, una<br />
stazione da cui sarà possibile raggiungere il centro cittadino. Il collegamento<br />
con il paesaggio – a nord si trova il Goffert Park – attraverso una copertura inclinata<br />
su cui cresce l’erba, crea il supporto per la torre, per il centro congressi<br />
che può ospitare 500 persone, per l’hotel e per gli appartamenti. All’interno<br />
della torre, oltre ai due noccioli centrali per ascensori e servizi, si trovano gli<br />
spazi per gli uffici e per i laboratori che occupano 17 piani e che godono della<br />
massima scomponibilità e flessibilità. L’esterno, invece, è rivestito di vetro e<br />
alluminio con un disegno particolare di aperture orizzontali alternate.<br />
ERA POSTCONDOM<strong>IN</strong>IALE<br />
Milano, Italia – Edilizia pubblica: no grazie? A sfidare il binomio squallore/residenze popolari ci ha<br />
provato il concorso Abitare a Milano: nuovi spazi urbani per gli insediamenti di edilizia sociale. Tra<br />
i progetti più interessanti, quello che propone la riqualificazione della zona di via Ovada. Il fulcro<br />
del lavoro è un complesso residenziale di edilizia convenzionata, un edificio sospeso dal suolo in<br />
cui dimensione pubblica e privata si inseguono costantemente, mentre tagli e aperture regolano<br />
i salti di quota, presenti nell’area di progetto, e collegano zone differenti con il parco retrostante.<br />
Questa visione “urbana e non condominiale dell’intervento” fa sì che verde e costruito si fondano<br />
in un unicum architettonico. Il rivestimento degli edifici, completamente vetrato, prevede poi ampie<br />
verande con sistemi di ventilazione con controllo bioclimatico. Autori del progetto il gruppo<br />
Biancardi, Carrer, Garretto, Zaramella.<br />
URBAN 11