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A DAY IN MATERDEI COSMO-RUSHDIE FUORI ORARIO - Urban

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TEATRO<br />

DI IGOR PR<strong>IN</strong>CIPE<br />

PERFORMANCE <strong>IN</strong> LIBERTÀ<br />

Tanti spettacoli in<br />

esclusiva nazionale, per<br />

un festival ormai di culto<br />

ROMA<br />

Romaeuropa Festival 2005<br />

A volerne indovinare un filo<br />

conduttore, ci si convince che<br />

lo è proprio la sua assenza.<br />

Dal 1986 – anno in cui a Villa<br />

Medici si tenne la sua prima<br />

edizione – il festival romano ha<br />

sempre considerato la totale<br />

libertà d’espressione come l’unico<br />

vero comandamento nella<br />

costruzione del programma.<br />

Questa ventesima edizione continua<br />

a obbedirvi, articolandosi<br />

lungo 28 spettacoli distribuiti<br />

tra i principali luoghi cittadini:<br />

dal teatro Palladium al Parco<br />

della Musica, passando per<br />

l’Accademia di Santa Cecilia e<br />

l’ippodromo di Tor di Valle. Qui<br />

è prevista l’apertura, affidata a<br />

Bartabas e alla sua compagnia<br />

Zingaro: Loungta, les chevaux<br />

de vents racconta il buddismo e<br />

le atmosfere del Tibet attraverso<br />

Amore e relativa faida<br />

familiare in una pizzeria<br />

anni Cinquanta<br />

TOR<strong>IN</strong>O<br />

Romeo e Giulietta<br />

Il classico di Shakespeare apre<br />

la stagione del teatro Stabile di<br />

MILANO<br />

Tablò<br />

È il racconto di un gioco di seduzione<br />

tra l’artista e la propria<br />

ispirazione, per dare vita a una<br />

Musa onirica e inseguirla tra i<br />

luoghi mitici dell’immaginario<br />

romantico: il Moulin Rouge, il<br />

Titanic, il balcone di Giulietta.<br />

Nato dall’incontro tra il regista<br />

Serge Denoncourt, il costumista<br />

François Barbeau e il protagonista<br />

Gaetano Triggiano, questo<br />

musical ha nel forte impatto<br />

visivo il suo elemento di spicco<br />

e arriva a Milano dopo aver debuttato<br />

in luglio alla Versiliana.<br />

Teatro Smeraldo<br />

Dal 27 settembre<br />

le evoluzioni di 25 destrieri.<br />

Il loro è un ritorno al Festival<br />

dopo quindici anni. Altre rentrée<br />

sono quelle di Lloyd Newson<br />

e i Dv8, che in Just for Show<br />

danzeranno il significato dell’apparenza<br />

nel mondo contemporaneo,<br />

e della Socìetas Raffaello<br />

Sanzio di Romeo Castellucci,<br />

con l’episodio X della Tragedia<br />

Endogonidia, Marseille.<br />

Libertà d’espressione significa<br />

sempre più incontro tra i linguaggi<br />

dell’arte. Tony Oursler<br />

e la musicista Kim Gordon si<br />

sono uniti in Perfect partner<br />

per mostrare il valore simbolico<br />

delle auto nella cultura americana,<br />

mentre Katarzyna Kozyra<br />

si rivolge alla multimedialità per<br />

affrontare i temi più spinosi della<br />

contemporaneità. È invece storia<br />

l’apartheid, e il Festival celebra<br />

i dieci anni dalla sua fine con i<br />

nove cortometraggi di William<br />

Kentridge e con le danze della<br />

giovane compagnia sudafricana<br />

Via Katlehong Dance. Mentre<br />

gli esperimenti dello psicologo<br />

americano Stanley Milgram sull’inclinazione<br />

alla violenza e la<br />

Torino. Ma definirlo “classico”,<br />

in questo caso, è un azzardo. La<br />

rilettura che ne propone Oskaras<br />

Korsunovas, trentaseienne regista<br />

lituano, deraglia dal binario<br />

della storia d’amore tra i due<br />

giovinetti per indagare la vicenda<br />

di Montecchi e Capuleti come<br />

una questione di guerra. Che si<br />

svolge non in case nobiliari e tra<br />

i relativi balconi, ma tra le pen-<br />

ROMA<br />

Progetto Thierry Salmon<br />

Il progetto, nato due stagioni fa<br />

come scuola di teatro itinerante<br />

diretta da Franco Quadri, presenta<br />

al pubblico il risultato dei<br />

workshop estivi. Quest’anno li<br />

hanno guidati due giganti della<br />

scena: Carlo Cecchi e Rodrigo<br />

Garcia. Il primo è ritornato sul<br />

Don Giovanni di Molière, da lui<br />

affrontato senza soddisfazione<br />

nel 1978. L’altro ha riflettuto<br />

sull’inclinazione degli uomini a<br />

complicarsi la vita in Alzate la<br />

testa, coglioni! Sulla scena, per<br />

ogni pièce, 15 giovani stagisti.<br />

Teatro Valle, Teatro Quirino<br />

14/15 settembre<br />

subordinazione agli ordini ispirano<br />

L’alba di un torturatore, degli<br />

italiani Teatrino Clandestino.<br />

tole, i tegami e i tavoli infarinati<br />

di quella che pare una pizzeria<br />

degli anni Cinquanta.<br />

Pluripremiato, lo spettacolo ha<br />

debuttato nel 2003 all’Hebbel<br />

Theater di Berlino e incentra<br />

se stesso sull’inimicizia tra le<br />

famiglie: non se ne conosce l’origine,<br />

ma determina l’amore, la<br />

ribellione e la tragedia dei protagonisti.<br />

Korsunovas ne prende<br />

TOR<strong>IN</strong>O<br />

TorinoDanza<br />

Settembre è il mese del Focus 9,<br />

ovvero della nona tappa in cui si<br />

articola quello che pare essere<br />

un festival permanente (il Focus<br />

1 risale al 2003). L’apertura<br />

(il 6) è per Sylvie Guillem, protagonista<br />

con Michael Nunn e<br />

William Trevitt di Rise and Fall. A<br />

seguire, tutte prime per l’Italia,<br />

alcune delle quali in esclusiva.<br />

Come Koerper, di Sasha Waltz<br />

(il 10), e Kazahana di Saburo<br />

Teshigawara. Chiude Akram Khan<br />

Company, con Zero degrees.<br />

Teatri Regio, Nuovo e Limone<br />

Fonderie Teatrali<br />

Dal 6 settembre al 26 ottobre<br />

Dal 30 settembre<br />

al 27 novembre<br />

www.romaeuropa.net<br />

SHAKESPEARE VERSIONE PIZZA PIE<br />

spunto per condurre un’indagine<br />

complessa sulla natura umana,<br />

rivelandone caratteristiche desolanti.<br />

Come quella di mantenere<br />

vivo l’odio verso un nemico sulla<br />

base di una tradizione di cui, alla<br />

lunga, si perde cognizione.<br />

Teatro Carignano<br />

29/30 settembre<br />

www.teatrostabiletorino.it<br />

MITI, WORKSHOP E POI... FOCUS!<br />

PALERMO<br />

Murale<br />

Mahmud Darwish è il poeta<br />

più letto nel mondo arabo ed è<br />

l’autore di un testo che racconta<br />

la fine della civiltà con le parole<br />

di un uomo malato, cui tocca<br />

assistere all’Intifada del 2000 a<br />

Gerusalemme. Privo di retorico<br />

nazionalismo e ispirato dall’incontro<br />

tra culture, questo poema<br />

diventa teatro grazie alla regia di<br />

Federico Tiezzi. Sul palco, l’italiano<br />

di Sandro Lombardi si unisce<br />

all’arabo dello stesso Darwish,<br />

in una città emblematica per la<br />

storia dell’Islam in Italia.<br />

Teatro Garibaldi<br />

17/18 settembre<br />

© Dv8<br />

MILANO<br />

FESTIVAL<br />

MilanOltre<br />

Dietro il titolo Migrazioni: di<br />

paese in paese, di corpo in corpo,<br />

il festival milanese nasconde<br />

l’insidioso dubbio su come vivere<br />

la contemporaneità. Ovvero:<br />

mutare pelle, paese e cultura o<br />

radicarsi in una dimensione che<br />

vede nell’altro un potenziale<br />

nemico? In questa edizione<br />

– la diciannovesima – si cerca<br />

una risposta, per esempio,<br />

nelle espressioni artistiche di<br />

un paese drammaticamente<br />

investito dalla frizione tra quei<br />

due atteggiamenti. È l’Olanda<br />

di Theo Van Gogh, che porta a<br />

Milano i Made in da shade con<br />

Scarfaced, riscrittura rap del film<br />

di De Palma, e Il colore del diavolo,<br />

storia di colonialismo firmata<br />

da Walraven e Borreman.<br />

Tra le altre presenze, gli inglesi<br />

Tim Crouch e Russel Bar e il<br />

brasiliano Eduardo de Paiva<br />

Souza, che con Ulrike Quade<br />

presenta la favola gotica Angel.<br />

Teatri dell’Elfo, Litta e<br />

Leonardo<br />

Dal 20 settembre<br />

al 16 ottobre<br />

MILANO<br />

Tramedautore<br />

Dal caldo Brasile alla glaciale<br />

Scandinavia, la V edizione della<br />

rassegna ideata da Outis esamina<br />

il rapporto tra uomo e storia<br />

alla luce della drammaturgia<br />

contemporanea. Il complesso<br />

mondo brasiliano sarà di scena<br />

al teatro Grassi con le pièce<br />

di Marcos Barbosa e Flavio de<br />

Souza, cui seguiranno i lavori di<br />

Peter Asmussen e Jon Fosse, in<br />

cui si raccontano le tensioni tra<br />

i meccanismi sociali dei paesi<br />

nordeuropei e il desiderio di<br />

indipendenza personale dei<br />

loro cittadini. Non mancherà<br />

uno spazio per le voci critiche<br />

del teatro italiano – tra tutti,<br />

Antonio Tarantino e un omaggio<br />

a Raffaello Baldini – e per<br />

il teatro in versi, partendo dai<br />

lavori di Nevio Spadoni.<br />

Teatri Grassi, Arsenale e Out Off<br />

Dal 10 al 18 settembre<br />

URBAN 63

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