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(Perca fluviatilis) nel Lago di Varese - Dote Regione Lombardia

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settembre per poi <strong>di</strong>minuire fino alla completa isotermia durante i mesi invernali (Figura<br />

1.3).<br />

Figura 1.3: Andamento della temperatura delle acque del <strong>Lago</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> <strong>nel</strong> 2008 (Arpa, 2009).<br />

- Ossigeno<br />

Uno dei prinicipali problemi legati all‘eutrofizzazione è la scarsità <strong>di</strong> ossigeno presente<br />

negli strati profon<strong>di</strong> con presenza <strong>di</strong> sacche anossiche che spesso possono interessare<br />

anche strati <strong>di</strong> acqua prossimi alla superficie. La concentrazione <strong>di</strong> ossigeno <strong>di</strong>sciolto <strong>nel</strong><br />

<strong>Lago</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>, è strettamente regolata dal regime termico del corpo idrico. Dopo la<br />

formazione del termoclino, da maggio a novembre, <strong>nel</strong>lo strato epilimnico l‘ossigeno<br />

<strong>di</strong>sciolto può raggiungere <strong>di</strong> giorno concentrazioni molto elevate, con frequenti fenomeni<br />

<strong>di</strong> sovrassaturazione (fino al 150%), dovuti a massive fioriture algali. Al contrario, negli strati<br />

profon<strong>di</strong>, si verificano frequenti con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> anossia totale con percentuali <strong>di</strong> saturazione<br />

inferiori al 10% per tutto il periodo estivo in cui è presente il termoclino. Durante il periodo<br />

invernale in tutta la colonna d‘acqua, la concentrazione <strong>di</strong> ossigeno non supera<br />

comunque il 70% del valore <strong>di</strong> saturazione, a causa del rimescolamento degli strati<br />

ipolimnici con quelli epilimnici (Zaccara et al., 2007). I dati raccolti mostrano, durante la<br />

stratificazione, un sensibile calo della concentrazione <strong>di</strong> ossigeno a partire da 4 metri <strong>di</strong><br />

profon<strong>di</strong>tà (Figura 1.4). Secondo i dati ARPA già alla fine del mese <strong>di</strong> maggio si osserva<br />

una forte <strong>di</strong>fferenza tra le concentrazioni <strong>di</strong> ossigeno dello strato epilimnico ed ipolimnico<br />

(16,2 mg l -1 pari ad una sovrassaturazione del 164% fino a 4 metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà mentre sul<br />

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