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(Perca fluviatilis) nel Lago di Varese - Dote Regione Lombardia

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volta possono influenzare negativamente la sopravvivenza e lo sviluppo delle biocenosi<br />

acquatiche. Una ridotta concentrazione <strong>di</strong> P potrebbe tuttavia comportare una riduzione<br />

della produzione planctonica con una conseguente ridotta crescita <strong>di</strong> alcune specie<br />

ittiche.<br />

Il <strong>Lago</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> è stato segnalato tra i primi casi <strong>di</strong> eutrofizzazione sul territorio italiano.<br />

Sono del 1960 le prime segnalazioni <strong>di</strong> Volleweider sul problema, tuttavia alla fine degli<br />

anni '70 la qualità delle acque lacustri era ulteriormente peggiorata. Il costante<br />

incremento demografico delle aree circostanti, la conseguente forte antropizzazione del<br />

bacino imbrifero, l‘assenza <strong>di</strong> un'adeguata gestione dei carichi organici inquinanti in<br />

ingresso <strong>nel</strong> <strong>Lago</strong> (Canziani e Crosa, 2005), erano all‘origine del problema.<br />

Nel 1967 venne presentato un progetto <strong>di</strong> intervento che prevedeva la costruzione <strong>di</strong> due<br />

rami <strong>di</strong> un collettore circumlaquale, dove dovevano essere convogliati tutti i reflui urbani<br />

e industriali prodotti <strong>nel</strong> bacino imbrifero, raggiungendo così l'impianto <strong>di</strong> depurazione<br />

previsto sul Comune <strong>di</strong> Bardello. Tale progetto fu realizzato soltanto <strong>nel</strong> 1986 e l'attivazione<br />

del sistema <strong>di</strong> collettamento, per altro non ancora del tutto completato, è avvenuta solo<br />

quando il <strong>Lago</strong> aveva ormai raggiunto una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> forte ipertrofia. Le elevate<br />

concentrazioni <strong>di</strong> nutrienti sono ancora depositate sul fondo del bacino, ma in ogni caso,<br />

il monitoraggio del fosforo <strong>di</strong>sciolto <strong>nel</strong>le acque mostra da alcuni anni una progressiva<br />

<strong>di</strong>minuzione.<br />

Come riportato da Arpa, le concentrazioni <strong>di</strong> ortofosfato (P-PO4) e fosforo totale (PT) tra<br />

<strong>di</strong>cembre e febbraio sono pressoché costanti in tutta la colonna d‘acqua con una<br />

concentrazione me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 86,1 μg l -1 (PT). Nei mesi successivi, una volta iniziata la<br />

stratificazione delle acque, si osserva una significativa variazione delle concentrazioni <strong>di</strong><br />

fosforo tra zona eufotica e zona fotica. Con l‘aumento dell‘attività fotosintetica, infatti, la<br />

concentrazione <strong>di</strong> fosforo tende a <strong>di</strong>minuire <strong>nel</strong>l‘epilimnio, mentre a causa del rilascio <strong>di</strong><br />

ortofosfato dal se<strong>di</strong>mento dovuto alle basse concentrazioni <strong>di</strong> ossigeno ed all‘attività <strong>di</strong><br />

batteri che degradano la materia organica si osserva, <strong>nel</strong>l‘ipolimnio, un forte aumento<br />

delle concentrazioni con un massimo <strong>di</strong> 329 μg l -1 <strong>nel</strong> mese <strong>di</strong> ottobre (Figura 1.7). Il <strong>Lago</strong> è<br />

pertanto ancora da catalogarsi, per via delle sue concentrazioni <strong>di</strong> fosforo (80-100 µg P l -1 )<br />

in uno stato <strong>di</strong> eutrofia. La causa delle concentrazioni ancora elevate <strong>di</strong> fosforo è da<br />

in<strong>di</strong>viduare <strong>nel</strong>le fognature ancora esistenti e <strong>nel</strong> rilascio dai se<strong>di</strong>menti. Infatti quando<br />

l‘ossigeno sul fondo scende al <strong>di</strong> sotto del 10% <strong>di</strong> saturazione, si verifica un rilascio <strong>di</strong><br />

fosforo dai se<strong>di</strong>menti argillosi che è stimato in 3-5 ton<strong>nel</strong>late / anno.<br />

Confrontando la situazione attuale con quella pregressa, si riscontra tuttavia un netto<br />

miglioramento; infatti lo stato <strong>di</strong> ipertrofia in cui si trovava il <strong>Lago</strong> negli anni passati è ormai<br />

contenuto in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> eutrofia. L‘obiettivo finale calcolato secondo la meto<strong>di</strong>ca<br />

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