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PROGETTOScuola-Museo - Regione Siciliana

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Sebastiano Tusa<br />

L’uomoeilmare<br />

<strong>PROGETTOScuola</strong>-<strong>Museo</strong><br />

Ippocampo Tecniche, strutture e ritualità della cultura del mare<br />

NELLA PREISTORIA<br />

Fin dalla preistoria il rapporto tra l’uomo ed il mare<br />

in Sicilia fu estremamente intenso e contraddistinto<br />

da vicissitudini di segno e carattere profondamente<br />

diverso a seconda dei periodi e dei popoli<br />

che lo hanno vissuto. Il primo vero contatto con<br />

il mare e con le sue risorse inizia soltanto dopo la<br />

fine del Pleistocene, con il Mesolitico, quando nelle<br />

grotte i depositi stratificati si colmano di valve di<br />

molluschi marini indicando un primo timido approccio<br />

verso le parti più accessibili del mare dove<br />

era possibile la raccolta da terra di patelle, trochi ed<br />

altri molluschi.<br />

Questo primo felice contatto tra uomo e mare costituisce<br />

il prologo di quanto avviene, non soltanto<br />

in Sicilia ma anche in altre zone del Mediterraneo,<br />

intorno al VII millennio a.C.; è allora che nel<br />

Mediterraneo si scopre la pesca e si inizia uno sfruttamento<br />

sensibile delle risorse marine non esclusivamente<br />

malacologiche, ma anche ittiche. È così<br />

che nasce la prima vera e propria attività lavorativa<br />

legata alla ricerca di risorse alimentari marine. Pur<br />

contribuendo non poco all’insorgenza agro-pastorale<br />

permettendo all’uomo di acquisire quella indispensabile<br />

sedentarietà che gli consentisse di sperimentare<br />

agricoltura e pastorizia, con l’avvento del-<br />

L’AFFRESCO DI THERA<br />

Una delle immagini più<br />

significative della preistoria<br />

mediterranea che ci suggerisce<br />

con immediata vitalità e<br />

suggestione come doveva essere<br />

vissuto il mare nei primi secoli del<br />

secondo millennio a.C. è il<br />

famosissimo affresco di Thera<br />

(Santorini), trovato su una delle<br />

3<br />

2<br />

4<br />

pareti della ben nota “Pompei”<br />

preistorica in corso di scavo<br />

sull’isola omonima dell’Egeo.<br />

L’accresciuta e irreale prospettiva<br />

che fa vedere il mare lambire una<br />

città turrita protesa sulle acque tra<br />

due foci di fiumi, e fa appiattire su<br />

di essa un corteo processionale di<br />

barche ondeggianti sui flutti, ci dà<br />

il senso di questo indissolubile<br />

connubio, altrimenti evidenziato<br />

dai dati archeologici. L’affresco di<br />

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