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PROGETTOScuola-Museo - Regione Siciliana

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44<br />

Gabriella D’Agostino<br />

Isimbolidellebarche<br />

<strong>PROGETTOScuola</strong>-<strong>Museo</strong><br />

Ippocampo Tecniche, strutture e ritualità della cultura del mare<br />

Nell’area mediterranea da sempre le comunità impegnate<br />

nell’attività marinara hanno utilizzato<br />

un repertorio di segni per decorare le barche da pesca<br />

che rimandano a diversi significati simbolici e a<br />

forme di organizzazione della vita e del lavoro rimaste<br />

intatte nei loro caratteri essenziali.<br />

I continui contatti tra porti e centri marinari hanno<br />

consentito la diffusione di credenze, usi, costumi,<br />

che ritroviamo nelle<br />

decorazioni degli scafi<br />

rappresentati in un linguaggio<br />

iconografico che<br />

si è mantenuto costante<br />

nel tempo.<br />

L’uso di rappresentare<br />

determinate figurazioni,<br />

ancora direttamente osservabile<br />

sino agli anni<br />

Cinquanta del XX secolo,<br />

oggi è quasi scomparso.<br />

Ragioni di ordine diverso<br />

stanno all’origine<br />

della progressiva perdita<br />

di tale costume.<br />

Era molto stretto il rapporto<br />

che ogni pescatore<br />

stabiliva con la sua im-<br />

LE BARCHE NELLE<br />

DESCRIZIONI DEL PITRÈ<br />

Secondo quanto attesta Pitrè, sul<br />

dritto di prua (campiuni) del<br />

gozzo comune venivano<br />

raffigurati i santi Cosma e<br />

Damiano, su quello di poppa<br />

(campiuni o acidduzzu i puppa) S.<br />

Michele Arcangelo, sull’opera<br />

morta di prua la sirena.<br />

Sulla varca di palangaru (un<br />

gozzo di grosse dimensioni<br />

destinato alla pesca di fondo con<br />

il palangrese) la parte rivolta<br />

barcazione, fonte di reddito spesso unica per il sostentamento<br />

del proprio nucleo familiare. L’uso di<br />

decorare la barca, nel passato, attestava il profondo<br />

legame affettivo tra l’individuo e il suo strumento di<br />

lavoro. Se per la manutenzione della barca si doveva<br />

procedere al rinnovo periodico della pittura, causando<br />

la cancellazione degli elementi figurativi, questi<br />

venivano riproposti puntualmente, poiché si riteneva<br />

che anche da essi dipendesse<br />

il buon esito delle<br />

attività lavorative.<br />

Dal dopoguerra in poi,<br />

le migliorate condizioni<br />

economiche e la possibilità<br />

di ricorrere a contributi<br />

ed agevolazioni finanziarie<br />

pubbliche hanno<br />

modificato questo rapporto,<br />

rendendo meno<br />

forte il legame tra il pescatore<br />

e il suo mezzo.<br />

Oggi persiste soltanto<br />

il costume di dipingere<br />

l’opera morta, la parte<br />

esterna dell’imbarcazione<br />

al di sopra della linea<br />

di galleggiamento, con<br />

verso l’interno della base del<br />

dritto di prua era occupata<br />

dall’immagine di un santo o di<br />

una santa, il dritto di poppa<br />

dall’ostensorio, l’opera morta da<br />

teorie di festoni di fiori e di frutta,<br />

uccelli ed angeli.<br />

È noto il tipo di interesse che<br />

Pitrè ha riservato allo studio<br />

delle barche e del mondo<br />

connesso con l’attività marinara.<br />

“L’indole del presente capitolo –<br />

scriveva il folklorista<br />

palermitano nel volume La<br />

famiglia, la casa, la vita del

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