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PROGETTOScuola-Museo - Regione Siciliana

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Ignazio E. Buttitta, Francesca P. Armilli, Rita Jocolano<br />

Unmaredifeste<br />

Aspetti rituali della cultura del mare<br />

<strong>PROGETTOScuola</strong>-<strong>Museo</strong><br />

Ippocampo Tecniche, strutture e ritualità della cultura del mare<br />

IL CICLO ANNUALE DELLE FESTE<br />

Icalendari sono prodotti culturali che nella loro articolazione<br />

esprimono esigenze di tipo economico e<br />

socio-politico più o meno esplicitamente e immediatamente<br />

correlate sia alle scadenze stagionali e alla organizzazione<br />

delle attività produttive, sia alla valenza<br />

sacra a queste attribuita. Nelle culture agro-pastorali e<br />

marinare, ove la vita stessa delle comunità dipende dalla<br />

quantità e qualità del raccolto, dal benessere e dalla<br />

fecondità degli armenti, dalla abbondanza e tipologia<br />

del pescato, dall’andamento meteorologico, questi fatti<br />

si manifestano con particolare evidenza. Il regolare<br />

svolgimento dei processi di generazione e accrescimento<br />

di piante e animali e l’andamento dell’annata sono<br />

considerati come dovuti all’intervento delle entità divine<br />

che così manifestano il loro potere. Dagli dèi dipendono<br />

la germinazione dei semi, il raccolto abbondante<br />

e i parti degli animali, il periodico ritorno dei<br />

pesci. Eventi questi che vanno celebrati, anno dopo<br />

anno, nel corso di grandi feste di ringraziamento e a<br />

un tempo di auspicio che riassumendo le vicende mitiche<br />

della fondazione dell’ordine cosmico ne prefigurano<br />

auguralmente la ripetizione.<br />

Non solo esorcizzazione delle forze oscure<br />

Ma le “feste”, tanto più le feste contemporanee, non<br />

IDEOLOGIA MAGICO-RELIGIOSA<br />

ED ATTIVITÀ PRODUTTIVE<br />

La comprensione dei significati e<br />

delle funzioni di una cerimonia<br />

religiosa tradizionale richiede che<br />

questa sia osservata, in primo<br />

luogo, in rapporto ai cicli della<br />

produzione e alle altre scadenze<br />

del calendario rituale. Ciascun<br />

evento festivo può essere cioè<br />

decodificato in prima istanza<br />

quando: a) messo in relazione alle<br />

attività produttive (pastorali,<br />

agrarie, marinare, etc.)<br />

concomitanti e immediatamente<br />

precedenti e successive l’arco<br />

temporale in cui si celebra; b)<br />

ricondotto entro il sistema di<br />

significazione del calendario<br />

cerimoniale governato da<br />

un’esplicita logica di<br />

relazioni/opposizioni; c) osservato<br />

come un discorso le cui unità di<br />

significato sono i simboli rituali,<br />

cioè le parole, i suoni, le azioni, gli<br />

oggetti, i cibi e gli spazi e i tempi<br />

all’interno dei quali questi sono<br />

detti, prodotti, agiti, utilizzati,<br />

consumati da coloro che a diverso<br />

sono e non sono mai state solo consolidate strategie<br />

utili a governare i cicli naturali e a ottenere buoni<br />

raccolti e pesche regolari e abbondanti, esorcizzando<br />

le forze oscure del male attraverso il costante<br />

dialogo con le divinità tutelari (nel nostro caso il<br />

Cristo, la Madonna, i Santi). Sono anche molto altro:<br />

veicolo di comunicazione sociale, momento di<br />

riappropriazione di spazi e ruoli individuali e di<br />

gruppo, autorappresentazione e riaffermazione comunitaria.<br />

Sono marcatura di scadenze critiche, momento<br />

di sovversione e a un tempo riproposizione<br />

di rapporti, gerarchie e sistemi di valori, valvola di<br />

sfogo a desideri inespressi e altrimenti inesprimibili,<br />

luogo di accesso al sacro e soddisfacimento di esigenze<br />

irresolubili nella prassi. E oggi sono divenute<br />

anche oggetto e strumento del consumo, spettacolo<br />

desacralizzato, prodotto da vendere.<br />

Processioni di rami di alloro,<br />

falò cerimoniali, balli e corse di fercoli<br />

Si potrebbe pensare che la funzione delle feste quali<br />

tecniche magico-rituali di propiziazione di un’armonica<br />

vicenda stagionale sia diventata sempre più<br />

marginale: da fatto collettivamente agito esse tendono<br />

a trasformarsi in occasioni di spettacolo in cui la<br />

partecipazione della collettività è semplicemente passiva.<br />

Tuttavia questa non è “tutta la realtà”. L’appa-<br />

titolo partecipano alla cerimonia.<br />

Riconoscere l’intima relazione tra<br />

ideologia magico-religiosa ed<br />

attività produttive consente, tra<br />

l’altro, di guardare con<br />

consapevolezza al fatto che, sia<br />

sul piano morfologico che su<br />

quello funzionale, esistono<br />

molteplici similitudini e analogie<br />

tra le espressioni mitiche e rituali<br />

delle culture del Mediterraneo<br />

antico e tra queste e quelle delle<br />

comunità odierne.<br />

RECENTI PROCESSI<br />

DI TRASFORMAZIONE<br />

Diversi processi hanno influenzato<br />

variamente la permanenza, la<br />

scomparsa o la trasformazione di<br />

riti o di singoli elementi rituali: le<br />

vicende storiche, particolari e<br />

generali, attraversate dalle singole<br />

comunità, il mutare dei tipi di<br />

produzione e delle tecniche<br />

produttive, il depauperamento<br />

stesso delle risorse, l’intervento di<br />

autorità religiose e politiche, le<br />

diverse modalità di integrazione

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