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PROGETTOScuola-Museo - Regione Siciliana

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fasce vivacemente colorate e decorate talvolta con<br />

ornati geometrici.<br />

Ogni tipo di imbarcazione, a seconda della funzione<br />

per cui era utilizzata, prediligeva alcune figurazioni<br />

piuttosto che altre. Ogni unità selezionata<br />

occupava una posizione precisa sulle parti della barca<br />

interessate dalla decorazione, il dritto e l’opera<br />

morta di prua e di poppa.<br />

I soggetti venivano realizzati da un pincisanti, o da<br />

un pitturi, che eseguivano generalmente i soggetti<br />

sacri, mentre ad un pescatore particolarmente abile<br />

veniva affidata l’esecuzione degli altri motivi.<br />

Figurazioni sacre e profane<br />

Dalle testimonianze dei pescatori sembrerebbe emergere<br />

la tendenza a distinguere, quasi rigidamente,<br />

GabriellaD’Agostino Isimbolidellebarche<br />

popolo siciliano, in apertura al<br />

capitolo dedicato alla pesca – ci<br />

allontana dalla illustrazione<br />

ordinaria e ci riporta all’arido<br />

notamento di cose con qualche<br />

breve descrizione” (Pitrè 1913,<br />

p. 393). In realtà la varietà dei<br />

motivi presenti sulle barche era<br />

molto più ampia di quanto Pitrè<br />

documenti. Sull’opera morta di<br />

prua, oltre alla sirena, era<br />

frequente la raffigurazione del<br />

cavalluccio marino, dell’occhio,<br />

della stella, mentre sul dritto di<br />

poppa ricorreva la Madonna,<br />

come Addolorata o<br />

nell’articolazione di culti locali,<br />

Madonna del Carmine, del Lume,<br />

di Loreto, e i due santi medici<br />

che Pitrè individua a prua.<br />

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