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LINEE GUIDA IN TEMA DI ABUSO SUI MINORI Revisione ... - Sinpia

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Il bambino presenta dei sintomi fittizi indotti dalla madre, ma la frequenza degli episodi di abuso è<br />

bassa e il confronto con il medico spesso la induce a comunicare i suoi problemi quali ansia e<br />

depressione e ad accettare un sostegno psicoterapeutico.<br />

5)Abuso chimico<br />

Con questo termine si indica l'anomala e aberrante somministrazione di sostanze farmacologiche o<br />

chimiche al bambino per determinare la sintomatologia e ottenere il ricovero ospedaliero. Tale<br />

abuso va sospettato quando i sintomi non sono spiegabili sulla base delle consuete indagini di<br />

laboratorio e soprattutto se tali sintomi si accentuano o insorgono ogni volta che la madre ha un<br />

contatto con il bambino (cfr. la Sindrome di Munchausen per procura).<br />

6) Sindrome da indennizzo per procura<br />

Si tratta di quei casi in cui il bambino presenta i sintomi riferiti dai genitori, in situazioni in cui è<br />

previsto un indennizzo economico. Il quadro clinico segue spesso un trauma cranico e si presenta<br />

con sintomi che variano a seconda delle conoscenze mediche della famiglia (cefalea, vertigini,<br />

difficoltà di concentrazione, astenia, disturbi della memoria). La motivazione si lega<br />

inconsapevolmente al risarcimento e la sindrome si risolve con la totale e improvvisa guarigione<br />

una volta ottenuto il risarcimento stesso.<br />

4. Fattori di rischio e protettivi<br />

4.1 Criteri generali di definizione del rischio<br />

Si possono distinguere fattori protettivi e di rischio individuali, riguardanti la maggiore o minore<br />

vulnerabilità personale allo stress (mediata da fattori neurobiologici, temperamentali, affettivi,<br />

cognitivi), ed ambientali, legati a variabili quali la qualità delle relazioni di attaccamento alle figure<br />

genitoriali, gli stress ed i life events precedenti, gli interventi psicosociali di sostegno e di supporto.<br />

La ricerca psicosociale ha individuato gli indicatori di rischio (intesi come “campanelli di allarme”<br />

che segnalano un rischio relativo alla salute mentale del bambino ma non lo causano direttamente)<br />

ed i mediatori di rischio (fattori coinvolti direttamente nel processo causale). Le condotte abusanti,<br />

maltrattanti e trascuranti rientrano tra questi ultimi. I mediatori di rischio comprendono le influenze<br />

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