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LINEE GUIDA IN TEMA DI ABUSO SUI MINORI Revisione ... - Sinpia

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gravemente conflittuali interne al nucleo familiare o conseguenti a provvedimenti dell’Autorità<br />

Giudiziaria.<br />

Si tratta di uno spazio relazionale protetto, nell’ambito del quale la presenza di un operatore assume<br />

anche la funzione di sostegno emotivo al bambino, facilitando il concretizzarsi delle condizioni per<br />

un incontro positivo. Esso si propone quindi come un contenitore “qualificato”, un luogo terzo, uno<br />

spazio e un tempo intermedi, lontani dal quotidiano, in grado di offrire ed implementare risorse e<br />

possibilità più che di ingiungere meccanismi di controllo rivolti alla famiglia.<br />

Lo Spazio Neutro si qualifica come intervento relativamente breve, mirato a verificare la<br />

possibilità che il processo di riavvicinamento possa evolvere e proseguire in ambiti più naturali,<br />

comunque supportato dal lavoro degli operatori territoriali. In caso contrario, preso atto<br />

dell’impossibilità di contribuire ad attivare per il bambino condizioni adeguate di relazione, i<br />

Servizi proposti dovranno ipotizzare una prosecuzione d’intervento di tutela con risorse diverse.<br />

I bambini interessati appartengono a nuclei sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria<br />

(alla quale si è tenuti a riferire) e sono a carico sia ai Servizi Sociali del Comune sia ai Servizi<br />

Socio-sanitari. La molteplicità degli interventi impone l’individuazione di un percorso<br />

d’intervento che tenga conto della necessità della collaborazione tra i diversi Servizi e istituzioni<br />

in termini funzionali all’obiettivo comune: far emergere le potenzialità di sviluppo di una sana<br />

relazione tra minori e adulti di riferimento. Il focus è posto sul riconoscimento del bisogno del<br />

bambino di veder protetta, per quanto e fin quando possibile, la relazione affettiva ed educativa<br />

con entrambi i genitori, al di là delle vicende che potrebbero impedirne la continuità, come<br />

condizione che maggiormente garantisce una prospettiva di crescita sana ed equilibrata e<br />

l’acquisizione di un’identità adulta adeguata.<br />

Principale destinatario dell’intervento è il bambino e il diritto del bambino stesso “separato da<br />

uno o da entrambi i genitori a mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare<br />

con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino” (ONU,<br />

Convenzione sui diritti del fanciullo, art. 9, New York 1989).<br />

La tipologia di questo tipo di intervento va dalle situazioni familiari multiproblematiche, in<br />

presenza di decreti gravemente limitativi della potestà genitoriale, con interventi sostitutivi al<br />

nucleo d’origine, a situazioni che presentano una pesante conflittualità di coppia dovuta quasi<br />

esclusivamente al processo di elaborazione della separazione coniugale. Nel caso di minori in<br />

affido eterofamiliare, la complessità e le difficoltà relazionali tra le famiglie può esigere, per gli<br />

incontri tra bambini e famiglia d’origine, un accompagnamento, un supporto e un luogo<br />

fisicamente diverso dalle rispettive dimore. Un’altra area d’intervento specifica è quella del<br />

mantenimento della relazione tra bambino e genitore in carcere o con provvedimenti limitativi la<br />

libertà personale conseguenti a procedimenti penali in seguito a violenze sui minori.<br />

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