Università degli Studi di Roma “La Sapienza” - Padis
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simili: mentre nel parlato le forme convenzionali sono utilizzate e organizzate sequenzialmente<br />
secondo modalità prestabilite, nell’attività gestuale l’espressione è più libera <strong>di</strong> creare<br />
continuamente nuove regole che non sempre rispondono a regole stabilite.<br />
La comunicazione nell’interazione sociale ha <strong>di</strong> per sé una funzione <strong>di</strong> tipo persuasivo: è<br />
attraverso il <strong>di</strong>scorso che si tenta, in qualche modo, <strong>di</strong> convincere e/o influenzare i propri<br />
interlocutori. L’interesse si concentra dunque sul ruolo della comunicazione non verbale e della<br />
gestualità delle mani in particolare nelle proprietà persuasorie della comunicazione.<br />
1.3 I gesti delle mani nella comunicazione persuasiva e nella dominanza interattiva<br />
In psicologia sociale, lo stu<strong>di</strong>o della persuasione riguarda le variabili e i processi che<br />
governano la formazione e il cambiamento <strong>di</strong> atteggiamenti (Chaiken, Wood, Eagly, 1996). Nel<br />
trattare il tema della persuasione, oltre alla persuasione basata sul messaggio comunicativo,<br />
spesso sono presi in considerazione anche altri ambiti <strong>di</strong> ricerca come, ad esempio, l’influenza<br />
dei comportamenti in<strong>di</strong>viduali e dei messaggi sugli atteggiamenti, gli effetti dell’influenza sociale<br />
in contesti <strong>di</strong> gruppo, gli effetti sull’atteggiamento dell’esposizione all’oggetto<br />
dell’atteggiamento, nonché gli effetti selettivi <strong>degli</strong> atteggiamenti sull’elaborazione delle<br />
informazioni. Nella maggior parte delle interazioni sociali, in quanto situazione <strong>di</strong> comunicazione<br />
fra persone e fra gruppi, sono presenti intenzioni ed effetti persuasivi impliciti o espliciti.<br />
Tipicamente la comunicazione <strong>di</strong> tipo persuasivo è considerata lo strumento privilegiato per<br />
esercitare influenza sulle opinioni e sulle scelte comportamentali dei propri interlocutori.<br />
Nella ricerca psicologico-sociale, la comunicazione persuasiva è stata spesso analizzata<br />
dal punto <strong>di</strong> vista del suo aspetto contestuale e del suo aspetto verbale, sia orale sia scritto. Infatti,<br />
i primi stu<strong>di</strong>, condotti allo scopo <strong>di</strong> comprendere il potere della propaganda (sia pubblicitaria, sia<br />
politica) sui cambiamenti <strong>di</strong> atteggiamento del pubblico, si sono de<strong>di</strong>cati all’analisi sistematica<br />
delle caratteristiche dell’emittente, dei canali che trasmettono il messaggio, del destinatario e del<br />
contesto entro cui avviene la ricezione (cfr. Hovland, Janis, Kelley, 1953).<br />
Altre ricerche hanno preso in considerazione l’aspetto cognitivo dell’elaborazione,<br />
deco<strong>di</strong>fica ed interpretazione delle informazioni dei messaggi persuasivi, come quelle condotte<br />
da McGuire (1972), il quale sottolinea il carattere attivo <strong>di</strong> tali processi cognitivi. Petty e<br />
Cacioppo (1986) focalizzano l’attenzione su due fattori della persuasione, le risposte cognitive,<br />
fonte <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione tra il messaggio e la sua accettazione, e il coinvolgimento motivazionale<br />
personale nel processo <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> comunicazioni. Solo poche ricerche hanno invece tentato <strong>di</strong><br />
analizzare il fenomeno della comunicazione persuasiva tenendo conto anche <strong>di</strong> aspetti non<br />
verbali: alcuni stu<strong>di</strong> sono stati condotti, <strong>di</strong> recente, sul ruolo del tono dell’umore sui processi <strong>di</strong><br />
persuasione, o su fenomeni <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio (Petty, Wegener, White, 1998; Petty, Wegener, 1995,<br />
1998).<br />
Se parlare è fare o agire, come i più recenti modelli psicologico-sociali sostengono (cfr.<br />
De Grada, Bonaiuto, 2002), la comunicazione persuasiva <strong>di</strong>viene sicuramente il prototipo della<br />
comunicazione (Amerio, 1995).<br />
Un esempio <strong>di</strong> situazione ove si manifesta un processo <strong>di</strong> persuasione si ha quando si<br />
verifica un fenomeno <strong>di</strong> influenza sociale. L’influenza sociale è un fenomeno che si manifesta<br />
secondo modalità le più <strong>di</strong>verse e che può produrre effetti estremamente <strong>di</strong>fferenziati, ma in<br />
generale è un fenomeno pervasivo sotteso a qualsiasi tipo <strong>di</strong> relazione o comunicazione. Anche<br />
Moscovici (1987), che ha trattato estesamente questo tema, sostiene che tale fenomeno è molto<br />
potente quanto variegato. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tale fenomeno affronta l’articolarsi dei legami sociali e<br />
riguarda le procedure attraverso le quali i processi mentali e sociali, i comportamenti e le<br />
emozioni in<strong>di</strong>viduali o <strong>di</strong> gruppi vengono mo<strong>di</strong>ficati da azioni reali o simboliche <strong>di</strong> altri in<strong>di</strong>vidui<br />
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