Università degli Studi di Roma “La Sapienza” - Padis
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Prefazione<br />
Perché quando parliamo spesso muoviamo le braccia e le mani? Quale tipo <strong>di</strong> forma e<br />
significato assumono questi movimenti? A quale scopo vengono utilizzati dai parlanti? E dagli<br />
interlocutori? Hanno funzioni specifiche all’interno del <strong>di</strong>scorso? E dell’interazione? Quale ruolo<br />
hanno nella comunicazione a scopo persuasivo?<br />
Nella comunità scientifica, l’interesse per i gesti delle mani è molto antico, tuttavia la<br />
rilevanza dello stu<strong>di</strong>o scientifico per questo aspetto della comunicazione è piuttosto recente (cfr.<br />
Kendon, 1995, per una rassegna storica), facendo emergere una quantità <strong>di</strong> questioni teoriche.<br />
Molti stu<strong>di</strong> hanno in<strong>di</strong>cato che i gesti, prodotti durante il parlato, giocherebbero un importante<br />
ruolo nella trasmissione e comunicazione d’informazioni semantiche a chi ascolta (cfr., tra gli<br />
altri, Alibali, Flevares, Gol<strong>di</strong>n-Meadow, 1997; Beattie, Shovelton, 2002a; Graham, Argyle, 1975;<br />
Kelly, Church, 1998). Altri stu<strong>di</strong> hanno suggerito che i gesti potrebbero essere utili anche per<br />
alcuni scopi del parlante: come, ad esempio, per facilitare la produzione linguistica e sintattica<br />
del parlato (cfr., Krauss, Chen, Chawla, 1996; Rimé, Shiaratura, 1991) o per influenzare,<br />
persuadere e procurarsi consensi (Burgoon, Birk, Pfau, 1990; Carli, LaFleur, Loeber, 1995).<br />
Ispirandosi ai risultati non del tutto definitivi <strong>di</strong> tali stu<strong>di</strong>, il lavoro <strong>di</strong> tesi qui presentato,<br />
svolto nell'arco dei tre anni del corso <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca in psicologia sociale, ha come intento<br />
principale quello <strong>di</strong> rispondere ai quesiti posti all’inizio, attraverso stu<strong>di</strong> osservativi,<br />
correlazionali e sperimentali.<br />
Il punto <strong>di</strong> partenza è stato l’interesse per l’interazione comunicativa nei suoi aspetti verbali<br />
e non verbali. In particolare l’interesse si basa sul legame <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione tra aspetti verbali e<br />
aspetti gestuali della comunicazione orale.<br />
Allo scopo <strong>di</strong> pervenire a tali obiettivi, la tesi si è articolata in tre stu<strong>di</strong>: il primo<br />
approfon<strong>di</strong>sce le tecniche della metodologia osservativa per la co<strong>di</strong>fica dei gesti delle mani<br />
durante l’interazione, il secondo la relazione tra i gesti e alcuni aspetti linguistico-<strong>di</strong>scorsivi della<br />
comunicazione orale e il terzo l’efficacia persuasiva <strong>di</strong> tale relazione. La stesura della tesi è<br />
strutturata nel modo seguente:<br />
Il primo capitolo presenta una rassegna <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> presenti in letteratura psicologico-sociale<br />
comprensiva dei principali para<strong>di</strong>gmi teorici attualmente <strong>di</strong> riferimento nel settore della<br />
comunicazione non verbale in generale e dei gesti delle mani in particolare, privilegiando quelli<br />
<strong>di</strong> matrice psicologico-sociale, senza però trascurare quelli a matrice psicolinguistica spesso<br />
utilizzati in tale ambito.<br />
Il secondo capitolo illustra gli obiettivi che hanno guidato il lavoro <strong>di</strong> ricerca in generale e i tre<br />
stu<strong>di</strong> in particolare.<br />
Il terzo capitolo presenta il primo stu<strong>di</strong>o che ha come obiettivo la descrizione strutturale dei gesti<br />
e l’approfon<strong>di</strong>mento delle problematiche metodologiche legate allo stu<strong>di</strong>o dei gesti delle mani in<br />
contesti d’interazione sociale.<br />
Il quarto capitolo illustra dettagliatamente il secondo stu<strong>di</strong>o, partendo da un’introduzione teorica<br />
sulle ricerche empiriche, per lo più qualitative, svolte sul legame tra gesti delle mani e aspetti<br />
verbali della comunicazione: la comprensione <strong>di</strong> tale legame è infatti lo scopo delle indagini<br />
quantitative correlazionali <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o.<br />
Il quinto capitolo presenta il terzo stu<strong>di</strong>o sperimentale, il quale, rifacendosi ad altre ricerche che<br />
hanno associato alcuni aspetti verbali e non verbali della comunicazione alla persuasione, ha<br />
come obiettivo quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare l’efficacia persuasiva della coor<strong>di</strong>nazione tra gesti delle mani<br />
e aspetti retorico-<strong>di</strong>scorsivi del linguaggio.<br />
Il sesto capitolo intende essere una sorta <strong>di</strong> conclusione non definitiva a cui si è arrivati con i<br />
risultati <strong>di</strong> questa ricerca.<br />
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